BARI - “Vorrei rivolgere un appello appassionato alle forze politiche e ai parlamentari affinché si capisca che la questione, ormai al centro del dibattito nazionale relativa al Patto di Stabilità, assume caratteri di urgenza e immediatezza assolutamente drammatici”.
Lo ha detto questa mattina il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa “Puglia Taste & Bike” e in vista della Giunta straordinaria convocata per il pomeriggio con all’ordine del giorno proprio la questione legata al Patto di stabilità.
“Siamo alla fine di una storia – ha aggiunto Vendola - lo abbiamo raccontato in questi anni, ma oggi concretamente la Regione Puglia, che ancora al 31 di maggio ha offerto i dati migliori d’Italia per quanto riguarda la rendicontazione dei fondi comunitari, è solo in grado di corrispondere gli stipendi, pagare le rate dei mutui e adempiere ai propri doveri. La Regione non è più in grado di spendere risorse per il cofinanziamento della spesa comunitaria”.
“Se non ci liberano da questa pietra sepolcrale – ha proseguito il Presidente – la Puglia non ha più futuro. Se non cambia qualcosa nelle prossime settimane, noi, puniti mentre siamo stati i più bravi di tutti nella spesa, saremo costretti a restituire soldi a Bruxelles. Questo è un fatto che non può essere scoperto domani da chi non si è accorto di come stanno le cose oggi”.
L’appello di Vendola “è affinché subito intervengano dei fatti concreti. L’ho detto nei giorni scorsi e lo ripeto: noi non vogliamo fiori, ma opere di bene. I fiori servono per fare le corone per i morti, noi non vogliamo essere celebrati in quanto morti. Vogliamo vivere e vogliamo essere liberati da questo cappio che si stringe attorno al collo dei pugliesi.
“Oggi tocca alla Regione Puglia – ha concluso Vendola - perché i più bravi sono i primi ad essere penalizzati, ma domani a ruota seguiranno tutte le altre regioni. Allora si faccia qualcosa, non si diano pacche sulle spalle, non ci si dica che abbiamo ragione, ma si cambino le cose”.
Lo ha detto questa mattina il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa “Puglia Taste & Bike” e in vista della Giunta straordinaria convocata per il pomeriggio con all’ordine del giorno proprio la questione legata al Patto di stabilità.
“Siamo alla fine di una storia – ha aggiunto Vendola - lo abbiamo raccontato in questi anni, ma oggi concretamente la Regione Puglia, che ancora al 31 di maggio ha offerto i dati migliori d’Italia per quanto riguarda la rendicontazione dei fondi comunitari, è solo in grado di corrispondere gli stipendi, pagare le rate dei mutui e adempiere ai propri doveri. La Regione non è più in grado di spendere risorse per il cofinanziamento della spesa comunitaria”.
“Se non ci liberano da questa pietra sepolcrale – ha proseguito il Presidente – la Puglia non ha più futuro. Se non cambia qualcosa nelle prossime settimane, noi, puniti mentre siamo stati i più bravi di tutti nella spesa, saremo costretti a restituire soldi a Bruxelles. Questo è un fatto che non può essere scoperto domani da chi non si è accorto di come stanno le cose oggi”.
L’appello di Vendola “è affinché subito intervengano dei fatti concreti. L’ho detto nei giorni scorsi e lo ripeto: noi non vogliamo fiori, ma opere di bene. I fiori servono per fare le corone per i morti, noi non vogliamo essere celebrati in quanto morti. Vogliamo vivere e vogliamo essere liberati da questo cappio che si stringe attorno al collo dei pugliesi.
“Oggi tocca alla Regione Puglia – ha concluso Vendola - perché i più bravi sono i primi ad essere penalizzati, ma domani a ruota seguiranno tutte le altre regioni. Allora si faccia qualcosa, non si diano pacche sulle spalle, non ci si dica che abbiamo ragione, ma si cambino le cose”.