BARI - “Nel Piano regionale dei rifiuti è stato inserito il sito delle cave di Grottelline come discarica, tra la preoccupazione dei cittadini per il pericolo di rifiuti pericolosi interrati. Eppure, non era Vendola ad abbracciare la filosofia “rifiuti zero, zero discariche”?”. Lo dichiara in una nota il Capogruppo del Pdl-Fi in Consiglio regionale, Ignazio Zullo.
“Nel sito di Grottelline – prosegue l’esponente di Forza Italia - già interessato dall’azione della magistratura, incombe il giustificato sospetto che sia stato utilizzato per rifiuti pericolosi. Una triste storia di inefficienze regionali che hanno smentito le promesse vendoliane che, se mantenute, non avrebbero potuto che incontrare il nostro favore. Il punto, però, è che risulta impossibile parlare di rifiuti zero quando la raccolta differenziata in Puglia è ferma e l’ecotassa continua ad insistere sui Comuni con i cittadini a farne le spese come sempre. Fin dal febbraio 2007, Vendola lanciò una scommessa per la Puglia: accantonare l’idea che dai rifiuti potesse prodursi energia, con la termovalorizzazione, puntando sul recupero di materie. Questa è stata, con ogni evidenza, una scommessa persa considerando anche gli obiettivi di raccolta differenziata prefissati e mai raggiunti. Per coerenza al ‘Vendola pensiero’ sarebbe stato opportuno eliminare dal Piano discariche come quella di Grottelline e Corigliano. Invece, il filo rosso è come sempre l’inefficienza di questo governo: sullo sfondo, infatti, c’è pure la mancata attuazione della legge regionale 24/2012 con la disomogenea realizzazione degli Aro sul territorio ed il mancato avvio di gare uniche per ambito territoriale ottimale di raccolta.
Se non si dovesse invertire presto la rotta – conclude Zullo - la Puglia potrebbe diventare una discarica a cielo aperto, ma sotto la protezione dei sigilli della magistratura”./comunicato
“Nel sito di Grottelline – prosegue l’esponente di Forza Italia - già interessato dall’azione della magistratura, incombe il giustificato sospetto che sia stato utilizzato per rifiuti pericolosi. Una triste storia di inefficienze regionali che hanno smentito le promesse vendoliane che, se mantenute, non avrebbero potuto che incontrare il nostro favore. Il punto, però, è che risulta impossibile parlare di rifiuti zero quando la raccolta differenziata in Puglia è ferma e l’ecotassa continua ad insistere sui Comuni con i cittadini a farne le spese come sempre. Fin dal febbraio 2007, Vendola lanciò una scommessa per la Puglia: accantonare l’idea che dai rifiuti potesse prodursi energia, con la termovalorizzazione, puntando sul recupero di materie. Questa è stata, con ogni evidenza, una scommessa persa considerando anche gli obiettivi di raccolta differenziata prefissati e mai raggiunti. Per coerenza al ‘Vendola pensiero’ sarebbe stato opportuno eliminare dal Piano discariche come quella di Grottelline e Corigliano. Invece, il filo rosso è come sempre l’inefficienza di questo governo: sullo sfondo, infatti, c’è pure la mancata attuazione della legge regionale 24/2012 con la disomogenea realizzazione degli Aro sul territorio ed il mancato avvio di gare uniche per ambito territoriale ottimale di raccolta.
Se non si dovesse invertire presto la rotta – conclude Zullo - la Puglia potrebbe diventare una discarica a cielo aperto, ma sotto la protezione dei sigilli della magistratura”./comunicato