BARI - Si é svolta il 18 giugno 2014 una riunione plenaria della Conferenza Provinciale Permanente nel corso della quale è stato esaminato l’istituto del cosiddetto “Rating di legalità”.
All’incontro, presieduto dal Prefetto Nunziante, hanno partecipato l’Assessore Regionale alla Trasparenza, l’Assessore Provinciale alla Legalità, il Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato, il Direttore della Banca d’Italia, rappresentanti dell’ABI, del Comune di Bari e di altri Enti Locali, delle Amministrazioni pubbliche del territorio, nonché delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate.
Il rating di legalità, introdotto dalla legge 27/2012, può essere attribuito alle imprese, con sede nel territorio nazionale, aventi un fatturato minimo di due milioni di euro ed iscritte da almeno due anni nel registro delle imprese, ai fini della concessione di finanziamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni e di accesso al credito bancario.
Le modalità attuative per l’attribuzione del rating sono disciplinate dal regolamento del 24 novembre 2012, adottato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in raccordo con i Ministeri dell’Interno e della Giustizia e dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 20/02/214, n. 57 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2014.
Il cosiddetto rating è, sostanzialmente, uno strumento volto alla promozione ed all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un giudizio sul rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, sul grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.
Al riconoscimento di un sufficiente rating di legalità, convenzionalmente misurato in “stellette”, l’Ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici ed agevolazioni per l’accesso al credito.
Le Amministrazioni pubbliche erogatrici (Stato, Regioni ed Enti Locali) dovranno entro il 7 agosto 2014 adeguare provvedimenti e bandi riguardanti l’eventuale concessione di finanziamenti, tenendo conto di tale sistema di premialità.
Per gli istituti bancari, si tratta, invece, di indicazioni non vincolanti per l’erogazione del credito, anche se in tal caso dovranno inviare, entro il 30 aprile di ogni anno, un’apposita relazione giustificativa alla Banca d’Italia
Il Prefetto Nunziante ha evidenziato l’importanza di una tempestiva e puntuale applicazione della normativa in questione, che esalta ulteriormente il valore della legalità, anche in ambito aziendale, al pari di altri istituti normativi (si pensi, ad esempio, alle “white list”) e riconosce specifiche “corsie preferenziali” in sede di concessione di finanziamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni e di accesso al credito bancario.
Il Prefetto ha assicurato, altresì, che si procederà al monitoraggio dell’osservanza delle disposizioni in questione da parte delle Pubbliche Amministrazioni per le opportune valutazioni.
Nel sito di questa Prefettura, al link della Conferenza Permanente, saranno pubblicate le relazioni dei Direttori della Ragioneria Territoriale dello stato e della Banca d’Italia.
All’incontro, presieduto dal Prefetto Nunziante, hanno partecipato l’Assessore Regionale alla Trasparenza, l’Assessore Provinciale alla Legalità, il Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato, il Direttore della Banca d’Italia, rappresentanti dell’ABI, del Comune di Bari e di altri Enti Locali, delle Amministrazioni pubbliche del territorio, nonché delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate.
Il rating di legalità, introdotto dalla legge 27/2012, può essere attribuito alle imprese, con sede nel territorio nazionale, aventi un fatturato minimo di due milioni di euro ed iscritte da almeno due anni nel registro delle imprese, ai fini della concessione di finanziamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni e di accesso al credito bancario.
Le modalità attuative per l’attribuzione del rating sono disciplinate dal regolamento del 24 novembre 2012, adottato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in raccordo con i Ministeri dell’Interno e della Giustizia e dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 20/02/214, n. 57 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2014.
Il cosiddetto rating è, sostanzialmente, uno strumento volto alla promozione ed all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un giudizio sul rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, sul grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.
Al riconoscimento di un sufficiente rating di legalità, convenzionalmente misurato in “stellette”, l’Ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici ed agevolazioni per l’accesso al credito.
Le Amministrazioni pubbliche erogatrici (Stato, Regioni ed Enti Locali) dovranno entro il 7 agosto 2014 adeguare provvedimenti e bandi riguardanti l’eventuale concessione di finanziamenti, tenendo conto di tale sistema di premialità.
Per gli istituti bancari, si tratta, invece, di indicazioni non vincolanti per l’erogazione del credito, anche se in tal caso dovranno inviare, entro il 30 aprile di ogni anno, un’apposita relazione giustificativa alla Banca d’Italia
Il Prefetto Nunziante ha evidenziato l’importanza di una tempestiva e puntuale applicazione della normativa in questione, che esalta ulteriormente il valore della legalità, anche in ambito aziendale, al pari di altri istituti normativi (si pensi, ad esempio, alle “white list”) e riconosce specifiche “corsie preferenziali” in sede di concessione di finanziamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni e di accesso al credito bancario.
Il Prefetto ha assicurato, altresì, che si procederà al monitoraggio dell’osservanza delle disposizioni in questione da parte delle Pubbliche Amministrazioni per le opportune valutazioni.
Nel sito di questa Prefettura, al link della Conferenza Permanente, saranno pubblicate le relazioni dei Direttori della Ragioneria Territoriale dello stato e della Banca d’Italia.