Ancora brutte notizie per le famiglie italiane. In Italia il reddito dei nuclei familiari si e' contratto ininterrottamente dal 2009 al 2013. Lo si apprende nel bollettino mensile della Bce. I paesi dell'Eurozona "non sottoposti a tensioni (ossia Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria e Finlandia) hanno registrato una robusta crescita del reddito disponibile delle famiglie dal 2010", si legge nel bollettino, "mentre nei paesi soggetti a tensioni (ossia Italia, Spagna, Grecia, Irlanda, Portogallo e Slovenia) si e' verificato un protratto calo del reddito dal 2009 fino al terzo trimestre del 2013".
"Di recente il reddito disponibile delle famiglie nei paesi soggetti a tensioni ha dato segni di stabilizzazione", prosegue Francoforte, "la stabilizzazione alla fine del 2013 e' scaturita da un rallentamento significativo del calo dell'occupazione e da un aumento dei salari nominali". "L'Italia accresca gli sforzi per il risanamento" Per l'Italia e' "importante accrescere gli sforzi di risanamento del paese per assicurare sufficienti progressi verso l'obiettivo di bilancio di medio termine e l'osservanza del parametro per il debito, con la priorita' di imprimere uno stabile andamento discendente al cospicuo debito in rapporto al Pil" raccomanda la Bce.
Facendo presente che l'Italia e' uno dei membri dell'Eurozona che ha "conseguito una correzione sostenibile dei disavanzi eccessivi" insieme a Finlandia, Germania e Lettonia, la Bce sottolinea come Roma abbia "rinviato il conseguimento dell'obiettivo di bilancio di medio termine dal 2014 al 2016".
"Di recente il reddito disponibile delle famiglie nei paesi soggetti a tensioni ha dato segni di stabilizzazione", prosegue Francoforte, "la stabilizzazione alla fine del 2013 e' scaturita da un rallentamento significativo del calo dell'occupazione e da un aumento dei salari nominali". "L'Italia accresca gli sforzi per il risanamento" Per l'Italia e' "importante accrescere gli sforzi di risanamento del paese per assicurare sufficienti progressi verso l'obiettivo di bilancio di medio termine e l'osservanza del parametro per il debito, con la priorita' di imprimere uno stabile andamento discendente al cospicuo debito in rapporto al Pil" raccomanda la Bce.
Facendo presente che l'Italia e' uno dei membri dell'Eurozona che ha "conseguito una correzione sostenibile dei disavanzi eccessivi" insieme a Finlandia, Germania e Lettonia, la Bce sottolinea come Roma abbia "rinviato il conseguimento dell'obiettivo di bilancio di medio termine dal 2014 al 2016".
"Nel 2014 l'intervento strutturale pianificato e' inferiore ai requisiti stabiliti dal meccanismo preventivo del Patto di Stabilita' e Crescita", osserva Francoforte, "mentre sarebbe sostanzialmente conforme nel 2015".