Standard&Poor's non dà fiducia all'Italia: l'agenzia di rating, come nelle attese, ha confermato la 'tripla B' per il nostro Paese. Ma l'outlook - e qui forse qualcosa in piu' si sperava - resta 'negativo'. Il perche' lo spiegano gli analisti dell'agenzia statunitense: "Le intenzioni del governo Renzi sono incoraggianti" ma e' ancora "troppo presto" per valutare la sua azione. Non una bocciatura, dunque, ma neanche una promozione come quella dell'Irlanda, il cui rating balza da 'BBB+' ad 'A-', due gradini sopra l'Italia.
Il giudizio appare dunque sospeso.
Si attende di vedere in che misura l'ambizioso programma del nuovo esecutivo insediatosi a Palazzo Chigi potra' essere realizato, e in che tempi. Per il resto, a pesare sulla pagella di Standar&Poor's ci sono le considerazioni di sempre: un debito sempre troppo elevato, delle riforme strutturali ancora insufficienti e una crescita economica che resta impalpabile.
Si attende di vedere in che misura l'ambizioso programma del nuovo esecutivo insediatosi a Palazzo Chigi potra' essere realizato, e in che tempi. Per il resto, a pesare sulla pagella di Standar&Poor's ci sono le considerazioni di sempre: un debito sempre troppo elevato, delle riforme strutturali ancora insufficienti e una crescita economica che resta impalpabile.