BARI - "Un grave errore da impedire assolutamente". È così che il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, definisce l'introduzione dell'immunità che il testo del governo sulla riforma del Senato, riserva ai nuovi inquilini di palazzo Madama. Per Romano, "l’immunità appare come la volontà della classe dirigente dagli attacchi della magistratura in un Paese in cui, piuttosto che sentirsi perseguitati dai giudici, bisognerebbe metterli nelle condizioni di fare bene il loro lavoro".
"L'esenzione dalla conseguenza delle proprie azioni - sottolinea il capogruppo Pd - non deve riguardare nessuno, soprattutto chi le leggi le fa e deve rispettare". "Quindi - conclude Romano - così come ero e sono ancora iscritto al partito delle preferenze nella legge elettorale, allo stesso modo resto iscritto al partito di chi vuole eliminare sul nascere questa nuova, inutile e ingiusta immunità parlamentare".
"Si parla - rileva Romano - di tutela del potere legislativo, e allora non si capisce perché il legislatore nazionale debba essere al riparo da conseguenze a suoi eventuali errori, mentre il legislatore regionale, ad esempio, debba perdere ogni diritto di rappresentanza anche quando è solo sospettato di un reato".
"L'esenzione dalla conseguenza delle proprie azioni - sottolinea il capogruppo Pd - non deve riguardare nessuno, soprattutto chi le leggi le fa e deve rispettare". "Quindi - conclude Romano - così come ero e sono ancora iscritto al partito delle preferenze nella legge elettorale, allo stesso modo resto iscritto al partito di chi vuole eliminare sul nascere questa nuova, inutile e ingiusta immunità parlamentare".