di Mauro Guitto - Sabato 7 Giugno 2014 si è tenuto in provincia di Bari, il terzo appuntamento della Rassegna Culturale Adelfia denominata Libro Aperto in occasione dei 280 anni dalla battaglia di Bitonto.
L'Evento è stato organizzato dalla Pro Loco Adelfia e dall'Associazione culturale "La Compagnia del Borgo" con la collaborazione delle Associazioni "Il Melograno", "Dioniso" e "Ars Adelfia" con il patrocinio di Gal Conca Barese, del Comune di Adelfia e di Puglia Events.
E' stata l'occasione per discutere di Meridionalismo nella bella cornice medievale di Piazza Galtieri ad Adelfia e sono intervenuti Luigi Angiuli autore nel 2011 di "Briganti e Piemontesi", Pino Aprile autore de "Il Sud puzza" (2013) dopo i successi di "Terroni" (2010), "Giù al Sud" (2011) e "Mai più terroni" (2012) e il prof. Gennaro De Crescenzo presidente dell'Associazione Neoborbonica per la difesa della memoria storica del Sud e autore de "Il SUD. Dalla Borbonia Felix al Carcere di Fenestrelle" (2014) e "I peggiori 150 anni della nostra storia" (2012).
L'incontro è iniziato sulle note degli Inni nazionali, quello del Regno delle due Sicilie "Inno al Re" di G. Paisiello e "Il Canto degli italiani" di G. Mameli e M. Novaro suonati da Vito De Simini (chitarra) e la professoressa Serena Antonacci (violino).
Pino Aprile nel suo intervento ha esaltato il desiderio riscoperto dei meridionali di riscoprire e far conoscere a tutti le verità sulle origini dell'unità d'Italia, su come sia stata imposta con la forza e con le violenze ai danni di un Sud che fino ad allora (1861) con il regno Borbonico, prima del dominio dei Savoia, era ricco
Aprile dice che finalmente qualcosa sta cambiando non solo in Italia ma nel mondo. L'avvento della tecnologia e di internet sta ribaltando la situazione negativa e l'errata "consapevolezza di inferiorità" del sud imposta dalla repressione ideologica, materiale, umana ed economica del nord
Al Sud con l'associazionismo, continua Aprile, sono nate realtà incredibili grazie a gente che ha ottenuto risultati mai raggiunti fino a poco tempo fa dal lassismo e dal menefreghismo delle varie istituzioni locali e statali che ritiene tutte colpevoli della crisi e dei problemi meridionali. E cita gli esempi dei 100 mila scesi in piazza a Napoli e della gente di Taranto martoriata da oltre 50 anni dai gravi problemi ambientali e sanitari causati dal siderurgico (si riferisce alle associazioni Cittadini liberi e pensanti, Peacelink, Fondo antidiossina, Leamjionici per citarne alcuni).
Ha invitato dunque a proseguire con l'associazionismo perché fa paura ai poteri forti del nord che vorrebbero invece continuare a indurre al silenzio il Sud e alla sbagliata convinzione del meridionale dell'essere inferiore
Il Sud puzza (titolo del suo ultimo libro) perché la puzza non è del Sud ma è quella provocata dagli altri e adesso che i meridionali si sono svegliati e se ne sono accorti, non la sopportano più e se ne vergognano anche e lo fanno unendosi
Il prof. De Crescenzo ha ricordato che dal 1870 in poi il fenomeno dell'emigrazione dei meridionali in terra d'America aumentò in maniera esponenziale causato dalla povertà e dalle razzie inflitte dalla dominazione.
Ha invitato il Sud a ritrovare le radici e a continuare ad acquisire la consapevolezza dell'essere borbonici.
Luigi Angiuli ha chiuso il dibattito, prima dei saluti finali del Sindaco, interpretando in un momento coinvolgente la IV scena del suo libro dedicata al coraggioso rifiuto del "brigante" borbonico Sergente Romano di Gioia del Colle a giurare fedeltà a un altro Re (quello Piemontese).
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