di Luigi Laguaragnella - Alle 13 di oggi, venerdì 6 giugno, c’è da fermare ogni attività lavorativa, scolastica, d’ufficio per un solo minuto. Un minuto di preghiera per la pace. Non è una notizia, ma un piccolo impegno che coinvolge la sensibilità individuale di ogni fedele per fare silenzio e pregare secondo la propria fede islamica, ortodossa o cattolica. Anche se si è per strada è necessario stoppare corpo e mente e chinare il capo. Se la pace non c’è, almeno invocarla per un minuto è un segno.
L’idea è stata accolta dall’Azione Cattolica Italiana da quella Argentina successivamente la viaggio in Terra Santa di papa Francesco che lì aveva invitato a Roma i premier di Israele e Palestina, Shimon Peres e Abu Mazen. I due leader saranno in Vaticano domenica 8 giugno per dialogare con il papa e con Bartolomeo I il patriarca di Costantinopoli invitato proprio da Bergoglio. E’ necessario invocare la pace per questo incontro storico e proprio la preghiera potrebbe essere la vera mediatrice per un processo di rinascita.
Tutti i fedeli sono invitati al minuto di silenzio di venerdì. Non è un caso che sia stato scelto questo giorno, come è scritto nel comunicato: “È un venerdì, il 6 giugno, giorno di preghiera per l’Islam, vigilia del tempo di preghiera per l’ebraismo. Occasione speciale di preghiera, di riflessione; e messaggio ai credenti nelle comuni radici di Abramo, per essere insieme e invocare dal Signore il dono della pace”.
E’ un minuto che accompagna la storia. E’ un minuto: un segnale attraverso cui ogni uomo e donna di buona volontà, con il proprio silenzio, entra in sintonia con il mondo.
Tutti i fedeli sono invitati al minuto di silenzio di venerdì. Non è un caso che sia stato scelto questo giorno, come è scritto nel comunicato: “È un venerdì, il 6 giugno, giorno di preghiera per l’Islam, vigilia del tempo di preghiera per l’ebraismo. Occasione speciale di preghiera, di riflessione; e messaggio ai credenti nelle comuni radici di Abramo, per essere insieme e invocare dal Signore il dono della pace”.
E’ un minuto che accompagna la storia. E’ un minuto: un segnale attraverso cui ogni uomo e donna di buona volontà, con il proprio silenzio, entra in sintonia con il mondo.