LONDRA - Il gruppo britannico Vodafone, la seconda societa' mondiale di telefonia mobile, ha denunciato che le agenzie governative di alcuni paesi in cui il gruppo opera hanno accesso diretto alla sua rete e possono ascoltare le telefonate dei suoi utenti. "In un limitato numero di paesi - si apprende nel 'disclosure report' di Vodafone - le legge prevede che alcune specifiche agenzie e autorita' debbano avere accesso diretto alla rete di un operatore, bypassando qualsiasi forma di controllo operativo sulle intercettazioni legali da parte dell'operatore stesso".
Nel rapporto, Vodafone precisa che in molti dei 29 paesi in cui opera le agenzie governative hanno bisogno di un mandato legale per intercettare le comunicazioni, ma in alcuni paesi la procedura e' piu' semplice e diretta. La società britannica non intende fornire le richieste che ha ricevuto, perche' diffondere queste informazioni e' illegale, e non ha neanche fornito la lista dei Governi che hanno accesso diretto alla rete, ma ha chiesto che dove cio' avviene la legislazione venga modificata. Dopo le rivelazioni di Edward Snowden sui controlli della Nsa, molti Paesi hanno deciso una stretta sulla possibilita' di acquisizione delle informazioni e di intercettazione da parte di agenzie governative. I programmi di sorveglianza statunitensi e britannici comprendevano l'accesso da parte di agenzie governative a comunicazioni telefoniche ed elettroniche.
L'Italia risulterebbe uno tra i paesi piu' spiati nel network di Vodafone. Questo emerge dall'analisi delle tabelle pubblicate questa mattina dal Guardian, che hanno come fonti l'azienda stessa e i report governativi. Tuttavia, questa mattina, il gigante delle comunicazioni non ha rivelato se anche in Italia siano in vigore le intercettazioni "ad accesso diretto" di cui tanto si parla nelle ultime ore.
Nel rapporto, Vodafone precisa che in molti dei 29 paesi in cui opera le agenzie governative hanno bisogno di un mandato legale per intercettare le comunicazioni, ma in alcuni paesi la procedura e' piu' semplice e diretta. La società britannica non intende fornire le richieste che ha ricevuto, perche' diffondere queste informazioni e' illegale, e non ha neanche fornito la lista dei Governi che hanno accesso diretto alla rete, ma ha chiesto che dove cio' avviene la legislazione venga modificata. Dopo le rivelazioni di Edward Snowden sui controlli della Nsa, molti Paesi hanno deciso una stretta sulla possibilita' di acquisizione delle informazioni e di intercettazione da parte di agenzie governative. I programmi di sorveglianza statunitensi e britannici comprendevano l'accesso da parte di agenzie governative a comunicazioni telefoniche ed elettroniche.
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