28 luglio 1943: Via Nicolò Dell'Arca, una strage da non dimenticare

di Nicola Zuccaro - Fiori deposti sulle pietre d'inciampo per non dimenticare chi, in nome degli ideali di democrazia e libertà, pagò con il sangue per un'Italia più giusta e libera. La Civica Amministrazione unitamente alla cittadinanza barese ha così rinnovato l'omaggio alle vittime della Strage di Via Nicolò Dell'Arca. La mattina del 28 luglio 1943, un gruppo di manifestanti, in prevalenza giovani studenti e lavoratori, mentre si recavano verso il Carcere per accogliere i detenuti politici, scagionati a pochi giorni dalla Caduta del Fascismo, furono oggetto di un'improvvisa quanto feroce fucilazione ; quest'ultima ad opera di soldati dell'Esercito italiano, in parte ricostruito sotto il Comando di Pietro Badoglio. I colpi provvennero dalla sede del Fascio ubicata nell'omonima strada, a pochi passi da Piazza Umberto, dove a tutt'oggi è ubicata la Stele che ricorda il terribile agguato. Superati i 70 anni, dello stesso, restano ancora delle zone d'ombra e in attesa che si faccia definitivamente luce, le autorità cittadine intervenute alla cerimionia commemorativa svoltasi nell'odierna mattinata, invitano, nel contempo a non dimenticare. Un invito da condividere affinchè sia dopo il 28 luglio 1914 - data di inizio del Primo Conflitto Mondiale e del quale oggi ricorre il 100mo Anniversario - che dopo il 28 luglio 1943, non ci sia un altro 28 luglio, sanguinoso e dalla violenza efferata.