Antonio Decaro |
Il Sindaco riconoscendo l’importanza dell’esperienza del Tavolo Tecnico comunale LGBTQI, ha assicurato l’impegno dell’amministrazione nel proseguire le attività programmate nei mesi scorsi dai partecipanti al tavolo.
Nello specifico si intende dare seguito al percorso di formazione ai dipendenti comunali (che avverrà sulla base dei risultati del questionario presentato a maggio scorso) alla formazione specifica sulle questioni di genere degli operatori sociali nei consultori direttamente gestiti dal Comune e al percorso di riconoscimento dei diritti e dei doveri dei cittadini senza differenza di genere, razza e orientamento sessuale.
É noto, infatti, che il Comune di Bari ha istituito su proposta del Tavolo LGBTQI il registro delle unioni civili, iniziativa dal forte valore simbolico e politico, per consentire anche alle coppie di fatto, sia etero che omosessuali di essere riconosciute sotto il profilo giuridico ed economico, oltre che sociale.
In questo senso, il Comune ha già disposto il riconoscimento di pari diritti nella partecipazione ai bandi comunali per l’assegnazione delle case popolari alle famiglie anagrafiche, ossia a tutte le famiglie registrate all’anagrafe non solo sul vincolo del matrimonio, ma anche su legami affettivi, di sostegno e di solidarietà , a prescindere dal sesso dei componenti, così come disciplinate dal regolamento anagrafico nazionale.
Il Sindaco, infine, prenderà in considerazione due importanti istanze proposte dal Tavolo: la trascrizione presso il Comune di Bari, così come avvenuto in altri Comuni in Italia, dei matrimoni contratti all'estero tra persone dello stesso sesso e la modifica della modulistica comunale per le diciture “madre/padre” con la formula “genitore/i”.
La città di Bari continuerà quindi nel suo percorso di apertura alle differenze e di inclusione sostanziale di tutti e tutte, senza alcuna discriminazione per il proprio orientamento sessuale o per la propria identità di genere.