Brindisi: il Monumento al Marinario è del Comune

BRINDISI - Grandi novità nella città di Brindisi: in questi giorni, presso gli Uffici dell’Agenzia del Demanio di Bari, la Marina Militare ha restituito all’Agenzia il Monumento al Marinaio d’Italia che contestualmente è stato consegnato al Comune di Brindisi. L’operazione amministrativa di cessione fu avviata nel marzo del 2013 quando il Comune di Brindisi richiese al Ministero della Difesa, Direzione dei Lavori e del Demanio, l’acquisizione del Compendio demaniale conosciuto come “Monumento al Marinaio” onde attuare un progetto afferente la realizzazione di giardini pubblici in “water front”.

Il Ministero della Difesa, prendendo atto della richiesta, determinò la dismissione definitiva dell’immobile demaniale al fine di soddisfare le esigenze avanzate dal Comune di Brindisi.

La cessione dell’immobile prevede, nelle clausole, l’impegno da parte del Comune di Brindisi di assicurare la manutenzione ed il decoro del monumento nonché di garantire alla Marina Militare la facoltà di continuare a svolgere le proprie attività istituzionali di rappresentanza.

Per quanto riguarda il “Monumento al Marinaio d’Italia”, vide le sue origini nella volontà di realizzare un monumento celebrativo in memoria delle gesta e dei valori di quei marinai caduti durante la Grande Guerra. Data l’importanza del suo porto, per le vittorie in mare e per il dominio sull’Adriatico durante il primo conflitto mondiale, l’allora Ammiraglio Thaon de Revel fece ricadere la sua scelta sulla città di Brindisi. I primi passi furono mossi nel 1924 con lo stanziamento dei primi fondi; nel 1932 la Lega Navale organizzò un concorso a livello nazionale per la scelta del progetto indispensabile alla realizzazione di tale monumento in cui l’Arch. Brunati con lo Scultore Bartoli si classificarono primi. Il 28 ottobre del 1932 iniziarono i lavori di costruzione dell’opera che fu inaugurata il 4 novembre del 1933.

Il Monumento è alto 54 metri dal piazzale superiore e 68 metri dal piazzale sottostante; richiama nelle sue linee architettoniche il timone di una nave e contiene una cripta votiva realizzata ad arcate ogivali con navata centrale ad otto nicchie al cui interno vi è sistemata la statua in bronzo della Madonna Stella Maris.

Sulle pareti sono incisi i nomi dei 5922 marinai caduti durante la Grande Guerra e nel 1968 fu posizionata la campana di bordo della Corazzata “Benedetto Brin” affondata nel porto di Brindisi nel 1915 e ritrovata nel 1968 durante i lavori di dragaggio del porto.

Ai lati del Monumento trovano posto due cannoni appartenenti a sommergibili austro-ungarici, risalenti sempre alla prima guerra mondiale, mentre alla base trovano posto le ancore delle corazzate austriache “Viribus Unitis” e “Teghetoff”.

Nella nicchia sita in cima al Monumento, nel dicembre 1955 fu posta una statua della Madonna del peso di circa 10 tonnellate.



Daniele Martini

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