Cittadella della Giustizia: dal responso giudiziario alla futura sede di Bari

(Foto: la Cittadella della Giustizia in un rendering)
di Nicola Zuccaro - E' tutto da rifare. La celebra frase pronunciata, dal compianto Gino Bartali, fa al caso della Cittadella della Giustizia di Bari. A due giorni di distanza dal parere espresso dall'Alta Corte di Giustizia Europea secondo cui è il Consiglio di Stato a dover dirimere il contenzioso che oppone l'Impresa Pizzarotti al Comune di Bari sulla costruzione del nuovo complesso giudiziario (da edificare nei pressi dello Stadio San Nicola) Antonio De Caro e Michele Emiliano gioiscono, unitamente al collegio difensivo composto dagli avv.ti Aldo Loiodice, Renato Verna, Bianca Laura Capruzzi e Rossana Lanza, volgendo lo sguardo all'immediato futuro. Quest'ultimo potrebbe essere rappresentato dalla richiesta, da parte della Ditta Pizzarotti dell'udienza, che porrebbe fine alla spinosa vicenda che si trascina da più di un decennio.

+ DECARO, PROBLEMA CHE NON C'E' PIU'

Di contro, però, il Comune di Bari potrebbe, per legge, riformulare un bando di gara pubblico per l'affidamento dell'appalto ad una Ditta e/o Impresa che fosse interessata. Si eviterebbe così - come ha evidenziato l'ex Sindaco di Bari, Emiliano - di ricorrere alla ricerca di mercato ; essa avrebbe potuto riservare dei costi esorbitanti per l'intera cittadinanza barese.

Alla luce dei recenti sviluppi - che recuperano la legittimità della giustizia italiana, sotto il profilo decisionale - resta però aperta, la questione della futura e definitiva ubicazione. In virtù del collegamento stradale dell'Asse Nord-Sud torna alla ribalta il progetto di Corso Carboneria che potrebbe contribuire a riqualificare anche socialmente il Quartiere Libertà.

In attesa di una definizione, resta però da risolvere la questione legata alla sede del Giudice di Pace, attualmente ubicata al San Paolo. Per quest'ultima il sindaco di Bari, Antonio Decaro ha preannunciato che la settimana prossima sarà a Roma per proporre delle soluzioni - rientranti nel demanio militare - al Sottosegretario della Difesa, per una provvisoria e più comoda ubicazione in vista di quella definitiva. Dopo il nodo ferroviario si potrà scrivere la parola fine anche per il polo giudiziario?

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