BARI - “Dott. Elia, realizzi quanto ha annunciato: restituisca gli Eurostar alla ferrovia Adriatica e rimuoveremo insieme gli striscioni dal palazzo del Consiglio regionale della Puglia”. Il presidente Onofrio Introna accoglie con interesse le dichiarazioni del nuovo amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Michele Elia, pugliese, di Castellana Grotte, cha aprono ad un ragionevole ottimismo sul futuro dei collegamenti ferroviari di lunga percorrenza in Puglia. Da mesi, com’è noto, due scritte gemelle, “Vogliamo treni veloci al Sud”, campeggiano sulla facciata della sede di via Capruzzi, proprio davanti ai binari della stazione centrale del capoluogo. E un altro striscione, “La Puglia non è un binario morto”, ha lungamente rappresentato una chiara protesta contro l’esclusione dei convogli più rapidi e moderni, decisa nel 2011 dalle Ferrovie sulle tratte pugliesi.
Gli Eurostar 500 torneranno a correre sulla Linea Adriatica, riducendo sensibilmente i tempi di viaggio per raggiungere il Centro Nord o tornare. Al più tardi a fine 2015, saranno previste nuove coppie di treni moderni da Torino-Milano alle stazioni dei capoluoghi, ha assicurato Elia in occasione di un recente convegno a Bari, proprio sul tema i “binari giusti”. Ed ha fornito altre indicazioni sul sistema dei trasporti ferroviari pugliesi, dall’Alta Capacità sulla Napoli-Foggia, alla velocizzazione dei percorsi sull’Adriatica, al raddoppio della strozzatura molisana fino a Vasto e lo spostamento della stazione passante di Bari verso la periferia orientale, col recupero ad altro uso della strada ferrata che ora taglia la città a metà".
“Non moriremo di inedia ferroviaria, abbiamo qualche confortante indicazione sulla soluzione, sebbene in tempi lunghi, dei problemi che hanno fatto temere un autentico default dei trasporti ferroviari nel Mezzogiorno adriatico”, commenta il presidente Introna, che ricorda le ragioni del sostegno offerto dall’intero Consiglio regionale pugliese ai quotidiani “La Gazzetta del Mezzogiorno” e “Corriere del Mezzogiorno”. “Si tratta di vere battaglie, più che campagne di stampa, perché non possiamo permetterci di dividere la penisola in due, con treni ‘avanti tutta’ nel Nord e ‘adagio, lento moto’ nel Sud”.
La dorsale tirrenica gode dell’Alta Velocità fino a Napoli, per il resto i collegamenti diventano di Serie B. In questo modo, “si pregiudica il diritto alla mobilità di milioni di viaggiatori del Sud e viene eretto un autentico muro, che ostacola lo sviluppo economico del territorio, frenando la circolazione delle persone, delle merci, dei prodotti ed anche dei turisti, non va dimenticato”.
La sensibilità dell’AD delle Ferrovie conforta quindi il presidente del Consiglio regionale. Quanto all’ipotesi di “bypassare Foggia per guadagnare qualche minuto e solo per qualche convoglio al giorno tra Benevento e Bari-Lecce, l’opportunità e i benefici andranno attentamente considerati. Al momento, la priorità delle priorità su quella linea non può che restare l’Alta Capacità ferroviaria”, conclude Introna.
Gli Eurostar 500 torneranno a correre sulla Linea Adriatica, riducendo sensibilmente i tempi di viaggio per raggiungere il Centro Nord o tornare. Al più tardi a fine 2015, saranno previste nuove coppie di treni moderni da Torino-Milano alle stazioni dei capoluoghi, ha assicurato Elia in occasione di un recente convegno a Bari, proprio sul tema i “binari giusti”. Ed ha fornito altre indicazioni sul sistema dei trasporti ferroviari pugliesi, dall’Alta Capacità sulla Napoli-Foggia, alla velocizzazione dei percorsi sull’Adriatica, al raddoppio della strozzatura molisana fino a Vasto e lo spostamento della stazione passante di Bari verso la periferia orientale, col recupero ad altro uso della strada ferrata che ora taglia la città a metà".
“Non moriremo di inedia ferroviaria, abbiamo qualche confortante indicazione sulla soluzione, sebbene in tempi lunghi, dei problemi che hanno fatto temere un autentico default dei trasporti ferroviari nel Mezzogiorno adriatico”, commenta il presidente Introna, che ricorda le ragioni del sostegno offerto dall’intero Consiglio regionale pugliese ai quotidiani “La Gazzetta del Mezzogiorno” e “Corriere del Mezzogiorno”. “Si tratta di vere battaglie, più che campagne di stampa, perché non possiamo permetterci di dividere la penisola in due, con treni ‘avanti tutta’ nel Nord e ‘adagio, lento moto’ nel Sud”.
La dorsale tirrenica gode dell’Alta Velocità fino a Napoli, per il resto i collegamenti diventano di Serie B. In questo modo, “si pregiudica il diritto alla mobilità di milioni di viaggiatori del Sud e viene eretto un autentico muro, che ostacola lo sviluppo economico del territorio, frenando la circolazione delle persone, delle merci, dei prodotti ed anche dei turisti, non va dimenticato”.
La sensibilità dell’AD delle Ferrovie conforta quindi il presidente del Consiglio regionale. Quanto all’ipotesi di “bypassare Foggia per guadagnare qualche minuto e solo per qualche convoglio al giorno tra Benevento e Bari-Lecce, l’opportunità e i benefici andranno attentamente considerati. Al momento, la priorità delle priorità su quella linea non può che restare l’Alta Capacità ferroviaria”, conclude Introna.