BARI - “Adesso è chiaro a tutti: Vendola e il centrosinistra non hanno mai considerato l’idea di ridurre le tasse con cui stanno tartassando i pugliesi”. Lo dichiara in una nota il Vicepresidente della Commissione consiliare al Bilancio, Erio Congedo (PdL-Forza Italia).
“160 milioni di euro da poter spendere nella manovra di assestamento – prosegue - eppure la riduzione della pressione fiscale regionale non rientra nell’agenda delle priorità di questa Giunta. Tasse che sono arrivate ad 1,865 miliardi di euro ed inutilmente, da anni, cerchiamo di spiegare a Vendola e al Pd che non è prelevando soldi dalle tasche dei cittadini che si dà un input alla crescita e ai consumi, crollati negli ultimi 7 anni in Puglia così come certifica l’indagine del Sole 24 ore.
Stavolta però, non c’erano più alibi per ridurle. Basti pensare che oltre ai 160 milioni (120 di avanzo e 40 milioni non più necessari per colmare il disavanzo delle Asl), si aggiungono gli oltre 200 milioni derivanti dall’uscita del Piano di Rientro. Insomma, Vendola aveva una forbice non larghissima, ma abbastanza ampia per consentirgli di dare un segnale alla cittadinanza. Invece, questa manovra pare fatta per soddisfare la fame delle società partecipate dalla Regione e speriamo che le risorse non vengano anche utilizzate per pagare le prebende in vista della prossima campagna elettorale”.
“Noi ci batteremo fin da subito in Commissione e poi in Consiglio regionale per la riduzione del prelievo fiscale – conclude Congedo - ma ad oggi non possiamo non constatare di aver avuto ragione: Vendola e la sua maggioranza fanno parte di una sinistra che ama aumentare le tasse senza neppure offrire in cambio dei servizi adeguati ai cittadini”.
“160 milioni di euro da poter spendere nella manovra di assestamento – prosegue - eppure la riduzione della pressione fiscale regionale non rientra nell’agenda delle priorità di questa Giunta. Tasse che sono arrivate ad 1,865 miliardi di euro ed inutilmente, da anni, cerchiamo di spiegare a Vendola e al Pd che non è prelevando soldi dalle tasche dei cittadini che si dà un input alla crescita e ai consumi, crollati negli ultimi 7 anni in Puglia così come certifica l’indagine del Sole 24 ore.
Stavolta però, non c’erano più alibi per ridurle. Basti pensare che oltre ai 160 milioni (120 di avanzo e 40 milioni non più necessari per colmare il disavanzo delle Asl), si aggiungono gli oltre 200 milioni derivanti dall’uscita del Piano di Rientro. Insomma, Vendola aveva una forbice non larghissima, ma abbastanza ampia per consentirgli di dare un segnale alla cittadinanza. Invece, questa manovra pare fatta per soddisfare la fame delle società partecipate dalla Regione e speriamo che le risorse non vengano anche utilizzate per pagare le prebende in vista della prossima campagna elettorale”.
“Noi ci batteremo fin da subito in Commissione e poi in Consiglio regionale per la riduzione del prelievo fiscale – conclude Congedo - ma ad oggi non possiamo non constatare di aver avuto ragione: Vendola e la sua maggioranza fanno parte di una sinistra che ama aumentare le tasse senza neppure offrire in cambio dei servizi adeguati ai cittadini”.