di Nicola Zuccaro - Sale a 18, con l'ingresso di Antonio Buccoliero, il numero dei consiglieri che compongono il Gruppo
Consiliare del Partito Democratico. Dopo un percorso centrista al quale è seguito un periodo di permanenza nei ranghi
del "Misto" di Via Capruzzi, Buccoliero non solo in virtù della lunga relazione e amicizia politica nata nel 2005 con il collega
Pino Romano, approda al Pd anche per il cambio di rotta impresso dall'attuale segretario nazionale Matteo Renzi in termini
di apertura verso un orizzonte progressista.
Una scelta che oltre a procurare viva soddisfazione sia nel capogruppo Romano e nel segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, contribuisce a rendere la stessa formazione politica più vicina alle criticità della Puglia.
In primis sullo sviluppo economico e sul lavoro; temi strettamente legati alla sicurezza e dell'ordine pubblico.
Su queste criticità , Buccoliero ha evidenziato la necessità di privilegiare la prevenzione anzichè la repressione. Intervenire su quest'ultima rappresenta una sconfitta. Inoltre, incalzato dal notes del Gdp sul tema dell'immigrazione a poche ore dal dibattito in Consiglio Regionale sugli sbarchi dei migranti a Taranto, Buccoliero, da Carabiniere, sostiene che, per fronteggiare questa emergenza, il buonismo non basta: dietro le ondate migratorie, potrebbero nascondersi pericolosi intrecci criminosi.
Una scelta che oltre a procurare viva soddisfazione sia nel capogruppo Romano e nel segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, contribuisce a rendere la stessa formazione politica più vicina alle criticità della Puglia.
In primis sullo sviluppo economico e sul lavoro; temi strettamente legati alla sicurezza e dell'ordine pubblico.
Su queste criticità , Buccoliero ha evidenziato la necessità di privilegiare la prevenzione anzichè la repressione. Intervenire su quest'ultima rappresenta una sconfitta. Inoltre, incalzato dal notes del Gdp sul tema dell'immigrazione a poche ore dal dibattito in Consiglio Regionale sugli sbarchi dei migranti a Taranto, Buccoliero, da Carabiniere, sostiene che, per fronteggiare questa emergenza, il buonismo non basta: dietro le ondate migratorie, potrebbero nascondersi pericolosi intrecci criminosi.