Nella sede dell’Università degli studi di Bari, a Palazzo Ateneo, ne hanno parlato in mattinata il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari, l’amministratore delegato del Pastificio Divella Vincenzo Divella, l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia, il direttore generale del Consorzio Melinda Luca Granata, l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni e l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese, coordinati dai giornalisti di Repubblica Stefano Costantini e Roberto Mania. Chiuderà il forum l’intervento del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
Non è un caso che il primo forum di Osserva Italia si tenga in Puglia, una regione che meglio di altre ha saputo fronteggiare la crisi facendo dell’agricoltura un fattore di sviluppo, ma che ha anche bisogno di politiche più attente alla crescita dei comparti produttivi più tradizionali.
Eccellenze alimentari ed efficienza della filiera saranno raccontate attraverso il contenuto del carrello della spesa dei consumatori, in cui modernità e tradizione sono declinate nelle scelte quotidiane di consumo dei pugliesi.
Osserva Italia è il punto di incontro tra il gruppo editoriale L’Espresso, uno dei principali in Italia e il maggiore editore di periodici – tra cui la Repubblica –, Nielsen Italia, società leader nelle informazioni di marketing e nella rilevazione dei dati sui consumi e sull’utilizzo dei media, e Conad, la più ampia organizzazione di imprenditori dettaglianti indipendenti associati in cooperativa presente in tutte le regioni italiane. Tre punti di vista diversi, per monitorare e fotografare trend di mercato, ma anche nuove abitudini di consumo. In questo modo il portale svolge un ruolo di osservatorio, che consente agli operatori della filiera agroalimentare italiana di cogliere tutti i segnali del mercato e, di conseguenza, sviluppare offerte mirate, anticipare nuove tendenze di consumo e cogliere nuove opportunità di sviluppo.
Osserva Italia si presenta come una voce autorevole sull’andamento dei consumi per gli operatori del settore, la business community, i media, ma anche per quei cittadini che si interessano a cosa sta dietro quanto portano in tavola. Un obiettivo certamente ambizioso, ma che va perseguito con convinzione se si vuole dare vita a una “cultura dei consumi” – oggi del tutto assente in Italia – cercando di capire che impatto possano avere scelte produttive, prodotti e offerte commerciali. Così come per comprendere l’evoluzione consumerista della società e il suo sviluppo.
