FOGGIA - “La paventata decisione dello Zuccherificio del Molise di non aprire l’impianto, l’unico al sud dei quattro nazionali, dopo aver fatto seminare dai bieticoltori - per gran parte della provincia di Foggia - 5.200 ettari di prodotto e anche e soprattutto dopo il mancato saldo delle spettanze maturate nella precedente campagna 2013, rischia di aggiungere la beffa al danno, oltre che di certificare il crollo di un intero comparto che pur rappresentava e ancora rappresenta un’eccellenza di assoluto rilievo, su scala interregionale e nazionale. La grave crisi derivante dal crollo del prezzo del prodotto” per Giannicola De Leonardis, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra e presidente della VII Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, “non può e non deve ricadere esclusivamente sulle spalle dei produttori e dei lavoratori. Per questo l’Assessore alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni deve usare toni perentori e convincenti, e mettere a disposizione risorse all’altezza dell’emergenza, nell’incontro di domani, 15 luglio, convocato a Roma presso il Ministero, per scongiurare uno stop che azzererebbe automaticamente i bilanci delle imprese e i redditi delle famiglie impiegate nel comparto anche attraverso l’indotto, con effetti deleteri. Occorre un atteggiamento ben diverso da parte dei vertici dello stabilimento e della Regione Molise, e l’intervento diretto del Governo nazionale, per affrontare e superare un’emergenza diventata ormai cronica” conclude De Leonardis.