Emergenze caldo e solitudine: presentato il Piano Operativo al Comune di Bari

di Nicola Zuccaro - Dopo il primo tavolo convocato lo scorso 15 luglio, dalla neo Assessora Comunale al Welfare, Francesca Bottalico, la rete cittadina e solidale, composta dalle istituzioni e dalle associazioni operanti in Bari, ha presentato alla stampa il Piano Operativo per l'Estate 2014.

La funzione di questo strumento sarà quella di contrastare l'emergenza caldo a tutela degli anziani e delle persone fragili. In prima linea saranno operativi i servizi socio-sanitari della ASL e i servizi sociali professionali dei 5 Municipi cittadini.

Il servizio svolto non sarà solo riservata all'emergenza meramente sanitaria ma sarà finalizzato ad individuare e fronteggiare quei casi di solitudine che maggiormente affiorano durante la stagione estiva. La rete del sociale-comunale estenderà il campo dei propri interventi ai poveri e ai senza fissa dimora.

Per questi ultimi sarà predisposto un immobile a ridosso della Stazione Ferroviaria di Bari Centrale concesso dalla Regione Puglia - in comodato d'uso alle Ferrovie dello Stato - ma gestito dal Caps.

Questa struttura alleggerirà il carico emergenziale del Centro di accoglienza della Croce Rossa Italiana allestito in Viale di Maratona. Una soluzione che contribuirà a ridare decoro allo scalo ferroviario di Bari e per il quale resta alto il livello di guardia, sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica. La Rete solidale si occuperà anche del servizio mense.

La chiusura di quelle parrocchiali - dettata dalle attività formative in corso nei mesi di luglio e agosto - comporterà l'utilizzo di strutture "laiche" quali in primo luogo il Centro Diurno "Area 51" sito in Corso Italia 81. In occasione della corposa presentazione, l'Assessora Bottalico ha invitato i soggetti impegnati a evitare sovrapposizioni mentre dal Direttore della Caritas Diocesana, Don Vito Piccinonna, è pervenuta l'esortazione ad intensificare il senso dell'accoglienza in una città che denota dei cenni di razzismo.

L'auspicio - secondo Antonio Decaro - è che la rete, nell'insieme dei soggetti del volontariato laico-cattolico, rappresenti quel solido ed efficace braccio operativo per le Istituzioni locali.