OSTUNI (BR) - Proseguono gli eventi culturali nella Città Bianca: partirà questa sera, a partire dalle ore 21 nel chiostro di Palazzo San Francesco, la nuova edizione della rassegna "Un'emozione chiamata libro" con la scrittrice Eva Cantarella, autrice del libro dal titolo “Perfino Catone scriveva ricette. I greci, i romani e noi” edito da Feltrinelli editore. L’iniziativa è curata direttamente dal neo assessore alla cultura Pierangelo Buongiorno in collaborazione con la Regione Puglia e con la Bottega del Libro.
Gli autori che si confronteranno con i loro lettori sui temi scelti per la rassegna: “Vecchio e nuovo: generazioni a confronto”, “Plurale femminile” e “I cieli dell’avventura”.
Per quanto riguarda Eva Cantarella, è un’importante studiosa, specializzata in Diritto romano e greco di cui è stata ordinario all’università Statale di Milano. Ma il rigore dei suoi studi non ha certo frenato la sua curiosità per la vita privata dei nostri antenati, che ha indagato negli aspetti più intimi in testi divulgativi, molto godibili.
Dopo i saluti del sindaco e l’introduzione dell’Assessore alla Cultura, Pierangelo Buongiorno e di Ettore Catalano, l’autrice dialogherà con Francesca Lamberti e Loredana De Vitis.
Come nei precedenti, anche in quest’ultimo libro Cantarella pone particolare attenzione alla vita e alla condizione delle donne, considerate dai romani una sorta di male necessario, rivali in amore degli efebici giovinetti ai quali contendevano le attenzioni degli uomini. Donne comuni, delle quali descrive usi e costumi, trucchi e parrucchi. Donne celebri come Messalina, mitiche come Medea, sconosciute come Budicca, moglie di Prasutago re degli iceni, che guidò la più importante rivolta anti romana delle tribù di Britannia. Non mancano i poeti, i filosofi, gli imperatori, le loro passioni e le loro debolezze.
Cibo e sesso, amore e matrimonio, diritti e doveri, feste e superstizioni, miti, fatti e misfatti, personaggi autentici, dei e semidei. È un mondo tutto da scoprire e da rileggere quello raccontato dall’autrice in poco più di duecento svelte pagine.
Nella recensione al libro si legge: “Come frequentare la cultura dei greci e dei romani, in un’epoca di polverizzate nozioni e di frantumate informazioni? Eva Cantarella, che ha intrapreso da una decina d’anni un’opera di appassionata e intelligente divulgazione, sembra rispondere che la frantumazione non lavora necessariamente contro la conoscenza. E dunque abilmente seziona, isola in microracconti un mondo altrimenti confinato nei testi accademici: attinge al materiale immenso dei suoi studi e delle sue predilezioni per consegnarci il mosaico della vita degli antichi, con l’intento dichiarato di farceli sentire “nostri contemporanei”. Come vivevano, greci e romani, i sentimenti dentro e fuori la famiglia? Com’era organizzato l’istituto famigliare? A quali immagini affidavano la loro identità? La cucina andava di moda a Roma come da noi?
Procedendo per segmenti, per narrazioni, aneddoti, considerazioni morali e politiche, Eva Cantarella ci svela i più diversi aspetti della vita pubblica e privata nell’antichità classica: cibo e banchetti, bellezza e cura del corpo, giochi e sport, superstizione e magia, politica e diritto, nascita e morte. Questi frammenti di vita vissuta offrono il ritratto vivo e palpitante di uomini e donne a noi vertiginosamente vicini, i cui sogni, paure, speranze, aspettative, desideri sono spesso gli stessi che attraversano la mente e il cuore di noi che li guardiamo da una distanza di quasi duemila anni”.
"Un’emozione chiamata libro giunge quest’anno alla diciottesima edizione e diventa maggiorenne" hanno dichiarato Gianfranco Coppola e Pierangelo Buongiorno "E, come per tutti i giovani, il traguardo della maggiore età costituisce un banco di prova, una ventata di freschezza, l’apertura di una nuova finestra sul mondo. In queste direzioni si indirizza il cartellone estivo della rassegna letteraria ostunese, con i suoi elementi di novità. Ma con un interrogativo costante eppur tuttavia da declinare (anche) secondo nuove logiche: quante emozioni regala un libro?".
In parallelo alla rassegna è stata realizzata un’applicazione per smartphone e tablet, cioè un sito web ottimizzato e compatibile da tutti i browsers su tutti i dispositivi portatili (Iphone,Blackberry, Windows Phone), cliccando sul sito www.librostuni.it. Una app per tutti i dispositivi Android, scaricabile dal Play Store.
Con riferimento, infine, all’evento social, a margine della kermesse saranno raccolti libri usati, favorendo un fenomeno di bookcrossing, allo scopo di creare delle ceste librarie da donare alle istituzioni sociali presenti sul territorio (case famiglia, centri anziani, centri di riabilitazione etc). Chi donerà un libro riceverà un braccialetto Made in Carcere. I dettagli verranno illustrati nella presentazione del primo appuntamento con Un’emozione chiamata libro.
Il prossimo incontro è previsto per sabato 12 luglio, alle ore 21, nel chiostro San Francesco col libro: “Il Custode del Museo delle cere” (Rizzoli) di Raffaele Nigro che presenterà il suo ultimo lavoro e dialogherà con Attilio Romita e Ettore Catalano.
Daniele Martini
Gli autori che si confronteranno con i loro lettori sui temi scelti per la rassegna: “Vecchio e nuovo: generazioni a confronto”, “Plurale femminile” e “I cieli dell’avventura”.
Per quanto riguarda Eva Cantarella, è un’importante studiosa, specializzata in Diritto romano e greco di cui è stata ordinario all’università Statale di Milano. Ma il rigore dei suoi studi non ha certo frenato la sua curiosità per la vita privata dei nostri antenati, che ha indagato negli aspetti più intimi in testi divulgativi, molto godibili.
Dopo i saluti del sindaco e l’introduzione dell’Assessore alla Cultura, Pierangelo Buongiorno e di Ettore Catalano, l’autrice dialogherà con Francesca Lamberti e Loredana De Vitis.
Come nei precedenti, anche in quest’ultimo libro Cantarella pone particolare attenzione alla vita e alla condizione delle donne, considerate dai romani una sorta di male necessario, rivali in amore degli efebici giovinetti ai quali contendevano le attenzioni degli uomini. Donne comuni, delle quali descrive usi e costumi, trucchi e parrucchi. Donne celebri come Messalina, mitiche come Medea, sconosciute come Budicca, moglie di Prasutago re degli iceni, che guidò la più importante rivolta anti romana delle tribù di Britannia. Non mancano i poeti, i filosofi, gli imperatori, le loro passioni e le loro debolezze.
Cibo e sesso, amore e matrimonio, diritti e doveri, feste e superstizioni, miti, fatti e misfatti, personaggi autentici, dei e semidei. È un mondo tutto da scoprire e da rileggere quello raccontato dall’autrice in poco più di duecento svelte pagine.
Nella recensione al libro si legge: “Come frequentare la cultura dei greci e dei romani, in un’epoca di polverizzate nozioni e di frantumate informazioni? Eva Cantarella, che ha intrapreso da una decina d’anni un’opera di appassionata e intelligente divulgazione, sembra rispondere che la frantumazione non lavora necessariamente contro la conoscenza. E dunque abilmente seziona, isola in microracconti un mondo altrimenti confinato nei testi accademici: attinge al materiale immenso dei suoi studi e delle sue predilezioni per consegnarci il mosaico della vita degli antichi, con l’intento dichiarato di farceli sentire “nostri contemporanei”. Come vivevano, greci e romani, i sentimenti dentro e fuori la famiglia? Com’era organizzato l’istituto famigliare? A quali immagini affidavano la loro identità? La cucina andava di moda a Roma come da noi?
Procedendo per segmenti, per narrazioni, aneddoti, considerazioni morali e politiche, Eva Cantarella ci svela i più diversi aspetti della vita pubblica e privata nell’antichità classica: cibo e banchetti, bellezza e cura del corpo, giochi e sport, superstizione e magia, politica e diritto, nascita e morte. Questi frammenti di vita vissuta offrono il ritratto vivo e palpitante di uomini e donne a noi vertiginosamente vicini, i cui sogni, paure, speranze, aspettative, desideri sono spesso gli stessi che attraversano la mente e il cuore di noi che li guardiamo da una distanza di quasi duemila anni”.
"Un’emozione chiamata libro giunge quest’anno alla diciottesima edizione e diventa maggiorenne" hanno dichiarato Gianfranco Coppola e Pierangelo Buongiorno "E, come per tutti i giovani, il traguardo della maggiore età costituisce un banco di prova, una ventata di freschezza, l’apertura di una nuova finestra sul mondo. In queste direzioni si indirizza il cartellone estivo della rassegna letteraria ostunese, con i suoi elementi di novità. Ma con un interrogativo costante eppur tuttavia da declinare (anche) secondo nuove logiche: quante emozioni regala un libro?".
In parallelo alla rassegna è stata realizzata un’applicazione per smartphone e tablet, cioè un sito web ottimizzato e compatibile da tutti i browsers su tutti i dispositivi portatili (Iphone,Blackberry, Windows Phone), cliccando sul sito www.librostuni.it. Una app per tutti i dispositivi Android, scaricabile dal Play Store.
Con riferimento, infine, all’evento social, a margine della kermesse saranno raccolti libri usati, favorendo un fenomeno di bookcrossing, allo scopo di creare delle ceste librarie da donare alle istituzioni sociali presenti sul territorio (case famiglia, centri anziani, centri di riabilitazione etc). Chi donerà un libro riceverà un braccialetto Made in Carcere. I dettagli verranno illustrati nella presentazione del primo appuntamento con Un’emozione chiamata libro.
Il prossimo incontro è previsto per sabato 12 luglio, alle ore 21, nel chiostro San Francesco col libro: “Il Custode del Museo delle cere” (Rizzoli) di Raffaele Nigro che presenterà il suo ultimo lavoro e dialogherà con Attilio Romita e Ettore Catalano.
Daniele Martini