BARI - Si è parlato di Expo 2015 anche alla Fiera del Levante, dove nel corso di un incontro con le aziende agroalimentari del territorio, il presidente Ugo Patroni Griffi l’ha definita “una unica e grande opportunità per dare visibilità alle Aziende del Mediterraneo”.
Una tavola rotonda organizzata da Med & Food una società Spin-Off dell’Università degli Studi di Bari, che ha come obiettivo, tra l’altro, quello di favorire la visibilità delle PMI agroalimentari di qualità del Mediterraneo.
Nell’ambito dell’incontro si è parlato anche della possibilità di dar vita, durante la prossima 78° edizione della Fiera del Levante, ad un padiglione riservato alle eccellenze del Mediterraneo e che abbia come tema proprio l’Expo 2015.
“Una eventualità –ha detto Patroni Griffi – che stiamo valutando insieme al prof. Gaetano Celano, presidente di Med & Food”.
Gaetano Celano, dal suo canto, ha sottolineato, quanto “la mission della Med & Food, sia quella di consolidare, sviluppare e valorizzare sistemi produttivi del territorio incentivando l’innovazione di processo e di prodotto, la ricerca applicata, la sostenibilità e l’etica imprenditoriale per una cultura dell’internazionalizzazione. “Fare Impresa-cultura e non solo Impresa-business, dovrebbe essere un imperativo – ha affermato - per questo, non dobbiamo attendere che altri organizzino per noi”. Ed ha rilanciato la sfida preannunciando “un evento scientifico – vetrina commerciale da realizzarsi in anteprima ad Expo 2015”.
In video conferenza, è intervenuta anche Claudia Sorlini, presidente del comitato tecnico scientifico Expo 2015: “milioni di visitatori, oltre che dai padiglioni di Expo, saranno attratti –ha detto– da location esterne all’esposizione. L’Unioncamere di Milano, infatti, ha messo a disposizione spazi esterni riservati alle PMI, ma che saranno inseriti nel circuito ufficiale di Expo. Le Università, invece, potranno sfruttare il padiglione Italia per la divulgazione scientifica e culturale.
Gli altri interventi hanno riguardato la sicurezza alimentare ed i controlli ufficiali come strumento per valorizzare la qualità delle produzioni agroalimentari e tutelare la salute dei consumatori.
Stefano Occhiogrosso, dell’ANCI, metterà a punto un format replicabile in tutte le regioni d’Italia dal titolo “15 ore ANCI per Expo”. Ha sottolineato, inoltre, la necessità di incrementare il consumo di prodotti di qualità del territorio negli appalti di fornitura delle mense.
Claudia Balzaretti dell’Università di Milano ha chiarito che “non sempre è possibile differenziare prodotti del territorio di qualità con tracciabilità garantita ed “EXPO 2015” – ha affermato – “rappresenta una grande rete per le PMI a patto che la qualità delle produzioni non solo sia dichiarata ma anche certificata da dati tecnico-scientifici affidabili. Diventa, quindi, importante – ha concluso - lo strumento della Rete Med&Food per dare valore aggiunto ai prodotti e garanzie al consumatore”.
A moderare il dibattito il giornalista Davide Carlucci. Ha evidenziato come il Med & Food si sia rivelato “uno strumento in grado di coagulare i fermenti e le iniziative che partono dal territorio, trasformandoli in un progetto coerente e concreto per conferire valore aggiunto alle produzioni agroalimentari del Mediterraneo. La Rete Med&Food può essere considerata, a giusta ragione, l’anello di collegamento fra territorio, imprese ed istituzioni per creare sinergie e valore aggiunto alle produzioni.”
Una tavola rotonda organizzata da Med & Food una società Spin-Off dell’Università degli Studi di Bari, che ha come obiettivo, tra l’altro, quello di favorire la visibilità delle PMI agroalimentari di qualità del Mediterraneo.
Nell’ambito dell’incontro si è parlato anche della possibilità di dar vita, durante la prossima 78° edizione della Fiera del Levante, ad un padiglione riservato alle eccellenze del Mediterraneo e che abbia come tema proprio l’Expo 2015.
“Una eventualità –ha detto Patroni Griffi – che stiamo valutando insieme al prof. Gaetano Celano, presidente di Med & Food”.
Gaetano Celano, dal suo canto, ha sottolineato, quanto “la mission della Med & Food, sia quella di consolidare, sviluppare e valorizzare sistemi produttivi del territorio incentivando l’innovazione di processo e di prodotto, la ricerca applicata, la sostenibilità e l’etica imprenditoriale per una cultura dell’internazionalizzazione. “Fare Impresa-cultura e non solo Impresa-business, dovrebbe essere un imperativo – ha affermato - per questo, non dobbiamo attendere che altri organizzino per noi”. Ed ha rilanciato la sfida preannunciando “un evento scientifico – vetrina commerciale da realizzarsi in anteprima ad Expo 2015”.
In video conferenza, è intervenuta anche Claudia Sorlini, presidente del comitato tecnico scientifico Expo 2015: “milioni di visitatori, oltre che dai padiglioni di Expo, saranno attratti –ha detto– da location esterne all’esposizione. L’Unioncamere di Milano, infatti, ha messo a disposizione spazi esterni riservati alle PMI, ma che saranno inseriti nel circuito ufficiale di Expo. Le Università, invece, potranno sfruttare il padiglione Italia per la divulgazione scientifica e culturale.
Gli altri interventi hanno riguardato la sicurezza alimentare ed i controlli ufficiali come strumento per valorizzare la qualità delle produzioni agroalimentari e tutelare la salute dei consumatori.
Stefano Occhiogrosso, dell’ANCI, metterà a punto un format replicabile in tutte le regioni d’Italia dal titolo “15 ore ANCI per Expo”. Ha sottolineato, inoltre, la necessità di incrementare il consumo di prodotti di qualità del territorio negli appalti di fornitura delle mense.
Claudia Balzaretti dell’Università di Milano ha chiarito che “non sempre è possibile differenziare prodotti del territorio di qualità con tracciabilità garantita ed “EXPO 2015” – ha affermato – “rappresenta una grande rete per le PMI a patto che la qualità delle produzioni non solo sia dichiarata ma anche certificata da dati tecnico-scientifici affidabili. Diventa, quindi, importante – ha concluso - lo strumento della Rete Med&Food per dare valore aggiunto ai prodotti e garanzie al consumatore”.
A moderare il dibattito il giornalista Davide Carlucci. Ha evidenziato come il Med & Food si sia rivelato “uno strumento in grado di coagulare i fermenti e le iniziative che partono dal territorio, trasformandoli in un progetto coerente e concreto per conferire valore aggiunto alle produzioni agroalimentari del Mediterraneo. La Rete Med&Food può essere considerata, a giusta ragione, l’anello di collegamento fra territorio, imprese ed istituzioni per creare sinergie e valore aggiunto alle produzioni.”