“Ferrovie anno zero, Brindisi e Lecce lontane e la Puglia resta ai confini dell’impero”

BARI - Il Presidente del Gruppo consiliare de La Puglia Prima di Tutto, Francesco De Biasi ha diffuso la seguente nota:
“A leggere le cronache del convegno organizzato a Bari dal Pd sulla questione dell’alta velocità ferroviaria che dovrebbe collegare il Sud, e la Puglia, al resto d’Italia e all’Europa, cadono le braccia. Non è stata data una sola risposta alle domande che la gente, attraverso i giornali, pone al Palazzo per risolvere una questione che da anni è vittima dell’indifferenza delle istituzioni, delle Ferrovie dello Stato e più in generale degli operatori del settore. E poco importa, a quanto pare, che adesso ai vertici della più importante azienda ferroviaria del Paese ci sia un pugliese. Ovvero, uno di noi.
Ma non c’è da meravigliarsi. Purtroppo siamo abbandonati al nostro destino, lontani dal resto d’Italia, isolati dall’Europa. E se non si riesce a collegare il capoluogo di regione, Bari, con le altre metropoli del centro e del nord, immaginiamo che pensare di risolvere i problemi di carattere locale sia di fatto un vero e proprio sogno. Di quelli chiusi in un cassetto di cui si è… smarrita la chiave.
Prendiamo il caso di Brindisi, ad esempio. Ha il grande vantaggio di ospitare un aeroporto che teoricamente dovrebbe servire tutto il Salento; eppure i passeggeri che raggiungono il “Papola Casale” hanno poi non poche difficoltà per spostarsi verso le mete vacanziere. Esiste un progetto, chiamato pomposamente ‘Shuttle’ che però di fatto è solo un pezzo di carta. Adesso si parla di un cantiere che dovrebbe essere aperto a settembre e di un esercizio che potrebbe entrare in funzione nel 2016. Nel frattempo il turismo pugliese e salentino ha davanti ben tre estati: quella che è appena cominciata, quella prossima e quella del 2016 perché sui ritardi siamo pronti a scommettere.
Che fare nel frattempo? Qualcuno aveva pensato ad un treno veloce, tipo una metropolitana di superficie, che collegasse i Comuni tra i due capoluoghi di provincia, ovvero Brindisi e Lecce. Una idea logica, quasi ai limiti dell’ovvio. Solo che l’interlocutore dovrebbe essere questo governo e Ferrovie dello Stato. Il che, visto quanto accaduto a Bari, non ci lascia alcuna speranza…
Siamo, e purtroppo resteremo, i confini dell’impero”./comunicato

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