di Luca Losito - La Fidelis Andria comincia a muoversi sul serio: dopo l’iscrizione al campionato, la risoluzione del caos Ds, ecco la nomina del nuovo allenatore. Giancarlo Favarin, tecnico di grande esperienza, subito presentato alla piazza. I presupposti sembrano interessanti, sebbene ci sia ancora molto da fare in fase d’allestimento dell’organico. Tuttavia, ora, con la guida tecnica definita, i movimenti possono iniziare.
La settimana, in casa azzurra, era cominciata al meglio con l’ok della Co.Vi.So.D. per quanto riguarda l’iscrizione alla Serie D. Poi, c’è stato il caos Ds: via il nuovo Sgrona, dentro il predecessore De Santis. Infine, l’arrivo fulmineo di Giancarlo Favarin: pisano doc, un curriculum importante, numerose esperienze sulle panchine più prestigiose di Serie D e Lega Pro, giunto in terra federiciana per diventare il valore aggiunto della squadra. “Uniti possiamo fare un grande campionato”, la sua fulminea dichiarazione trasmette più di qualsiasi altro commento.
Insomma, in casa Fidelis, nonostante un cartello di “Work in Progress” da tenere ancora per un po’ in bella mostra, tutto sembra procedere nel migliore dei modi. Ribaltoni, dietrofront e quant’altro, purtroppo, nel calcio, sono all’ordine del giorno. Importante è non farsi cogliere impreparati. Niente drammi: bisogna solo lasciare lavorare la dirigenza. Poi, per ben figurare in campionato, ci sarà un degno leader in panchina. E non è poco.
La settimana, in casa azzurra, era cominciata al meglio con l’ok della Co.Vi.So.D. per quanto riguarda l’iscrizione alla Serie D. Poi, c’è stato il caos Ds: via il nuovo Sgrona, dentro il predecessore De Santis. Infine, l’arrivo fulmineo di Giancarlo Favarin: pisano doc, un curriculum importante, numerose esperienze sulle panchine più prestigiose di Serie D e Lega Pro, giunto in terra federiciana per diventare il valore aggiunto della squadra. “Uniti possiamo fare un grande campionato”, la sua fulminea dichiarazione trasmette più di qualsiasi altro commento.
Insomma, in casa Fidelis, nonostante un cartello di “Work in Progress” da tenere ancora per un po’ in bella mostra, tutto sembra procedere nel migliore dei modi. Ribaltoni, dietrofront e quant’altro, purtroppo, nel calcio, sono all’ordine del giorno. Importante è non farsi cogliere impreparati. Niente drammi: bisogna solo lasciare lavorare la dirigenza. Poi, per ben figurare in campionato, ci sarà un degno leader in panchina. E non è poco.