BARI - “Molti dei rilievi formulati dalla Commissione europea all’Italia sull’ultima versione dell’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi strutturali 2014-2020 ricalcano sostanzialmente le condizioni inserite nel parere sul primo progetto di intesa approvato lo scorso aprile dalla Commissione Politiche dell’Unione Europea che presiedo. In particolare, come ripeto da tempo, concordo sull’esigenza di non concentrare le risorse europee su micro interventi e su misure anticicliche a breve e medio termine. Più utile, al contrario, sfruttare gli investimenti per operare miglioramenti di carattere strutturale e infrastrutturale che correggano le debolezze tipicamente italiane, dalla disoccupazione giovanile alla forte disparità che ancora esiste tra Nord e Sud del Paese”. E’ quanto affermato, in una nota, dal presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd.
“Deve inoltre essere previsto per ciascun obiettivo tematico – prosegue Bordo – un cronoprogramma che definisca uno stretto legame tra azioni previste, risultati attesi e tempi di realizzazione anche analizzando l’efficacia, o l’inefficacia, degli interventi precedenti. Come ho sottolineato in più occasioni, la bozza di accordo dovrebbe contemplare un’analisi dettagliata degli errori commessi in passato e dei motivi che hanno prodotto eccessivi ritardi nella spesa. Solo in questo modo si eviteranno in futuro irregolarità, mala gestione e sprechi delle risorse. Ritengo infine che sia necessario rendere completamente operativa l’Agenzia per la coesione territoriale e che si debba rafforzare poi il suo ruolo di assistenza e supporto per le Regioni e gli enti locali” conclude Bordo.
“Deve inoltre essere previsto per ciascun obiettivo tematico – prosegue Bordo – un cronoprogramma che definisca uno stretto legame tra azioni previste, risultati attesi e tempi di realizzazione anche analizzando l’efficacia, o l’inefficacia, degli interventi precedenti. Come ho sottolineato in più occasioni, la bozza di accordo dovrebbe contemplare un’analisi dettagliata degli errori commessi in passato e dei motivi che hanno prodotto eccessivi ritardi nella spesa. Solo in questo modo si eviteranno in futuro irregolarità, mala gestione e sprechi delle risorse. Ritengo infine che sia necessario rendere completamente operativa l’Agenzia per la coesione territoriale e che si debba rafforzare poi il suo ruolo di assistenza e supporto per le Regioni e gli enti locali” conclude Bordo.