Gaza nel sangue, colpito orfanotrofio. Onu, cessate il fuoco

Non accennano a terminare gli scontri a Gaza. Sono oltre 120 le vittime palestinesi negli ultimi 5 giorni della ripresa dei raid israeliani. Più di una ventina di palestinesi sarebbero rimasti uccisi sulla striscia di Gaza nelle ultime ore. I raid avrebbero colpito Jabalya, Deir al-Balah, Gaza ed un'associazione caritativa per andicappati a Beit Lahia.

+ RAZZO SU FOLLA, 6 MORTI E 20 FERITI

''Nessuna pressione internazionale ci impedira' di agire contro i terroristi a Gaza''. Così il premier Benyamin Netanyahu. ''Soppesiamo tutto, ci prepariamo a tutto. Tsahal (l'esercito israeliano) ha avuto ordine di tenersi pronto'' ha aggiunto rispondendo alla domanda di una giornalista relativa ad una possibile operazione di terra a Gaza.

Intanto un vero e proprio 'avvertimento' alle linee aeree straniere di sospendere i voli per Tel Aviv e' stato lanciato dal braccio di armato di Hamas, che stamane ha indirizzato almeno quattro razzi - intercettati dalle batterie difensivi israeliani - verso l'aeroporto internazionale Ben Gurion. Lo riferisce l'agenzia palestinese Maan.

Nuove scene di orrore sono state segnalate stamane a Beit Lahya (a nord di Gaza) dopo che l'aviazione israeliana ha centrato un orfanotrofio, provocando la morte di tre piccole disabili. Lo riferisce la agenzia di stampa Quds Press, secondo cui diverse infermiere sono rimaste ferite. In Israele l'episodio non e' stato commentato. In generale il portavoce militare sostiene che Hamas ha sistematicamente provveduto a nascondere missili e armi in moschee ed in istituti pubblici.

ONU: CESSATE IL FUOCO - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu lancia un "appello per la de-escation" a Gaza, chiedendo "il ripristino della calma e una ripresa del cessate il fuoco del novembre 2012". I Quindici in una dichiarazione all'unanimita', chiedono "il rispetto del diritto umanitario internazionale, comprese le norme sulla protezione dei civili, ed esprimono il loro sostegno per la ripresa di negoziati diretti tra israeliani e palestinesi con l'obiettivo di un accordo sulla soluzione dei due Stati".

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