di Vittorio Polito - Per i tipi di Levante Editori è stato pubblicato nella collana “La Puglia nei documenti” il volume di Adele Pulice “Erranti in preghiera” (Culti e canti popolari religiosi in Terra di Bari e di Foggia).
Adele Pulice, già docente di Lettere, attiva nella vita culturale del territorio ed esperta di storia locale relativa a usi e costumi del popolo pugliese, è autrice di varie pubblicazioni, frutto delle sue particolari ricerche e questa volta ha posto il suo obiettivo su un particolare tema quello degli “erranti in preghiera”, tra i quali sono riconosciuti pellegrini, chierici, studenti, viandanti, mercanti, re e papi che “erravano” per i luoghi santi in cerca di un contatto fisico e spirituale con il santo preferito per chiedere grazie e protezioni.
Un notevole lavoro quello presentato dall’autrice per mezzo del quale ci dà l’opportunità di leggere documenti, testimonianze scritte e orali attraverso le quali consente al lettore di conoscere lo sviluppo della tradizione culturale religiosa riguardante i principali santi e patroni che, per la loro miracolosità, hanno avuto ed hanno un culto molto diffuso come San Nicola, San Michele, i Santi medici, San Pio, tutti Santi che veneriamo in Puglia rispettivamente a Bari, Monte Sant’Angelo, Bitonto e San Giovanni Rotondo.
Tra le tante informazioni che Adele Pulice propone, mi piace sottolineare le affinità di culto tra San Nicola e San Michele, entrambi venerati in Oriente e in Occidente, i quali entrano in tenzone con il diavolo, San Michele lotta per strappargli l’anima dei suoi devoti, mentre San Nicola beffa il diavolo con scherzi e tranelli. Non va dimenticato che San Nicola è protettore delle ragazze da marito, della sterilità femminile e dei naviganti.
Il testo che si divide in 14 capitoli dedicati al culto dei Santi, ai viaggiatori pellegrini, al culto di San Nicola, San Michele, Santi Medici Cosma e Damiano, San Pio, nonchè a quello Mariano, alle icone delle Madonne venute dall’Oriente cristiano, alle Madonne del Mare ed ai canti religiosi.
La conclusione è affidata a Carlotta De Matteo che tratta del virtuoso percorso dell’anima, mentre il disegno di copertina “L’errante” è di Rosalba Fantastico di Kastron. Il volume è anche corredato da numerose immagini della collezione di Vito Lozito.
Il prof. Domenico Colonna scrive in IV di copertina che «Adele Pulice contribuisce a far conoscere questa realtà, fissando quei ricordi che ancora permangono e che sono necessari alla memoria individuale e collettiva; così pure a presentarne aspetti non privi di originalità, utili per ulteriori approfondimenti».
Consentitemi ora una piccola azione ricognitiva, che considero doverosa, verso delle
persone cui voglio ed ho voluto bene.
La signora Pulice è stata la moglie del prof. Vito Lozito (scomparso nel 2007), grande amico da me conosciuto a casa Levante. Gianni Cavalli, il cuore palpitante di Levante, di solito conduce una vita spartana, concedendosi pochi minuti di svago, quasi sia un peccato trascurare il lavoro. Inizia il discorso dicendo hai sette minuti di tempo per cui... in questo modo frena ogni tua iniziativa, a meno che non vai a trovarlo di domenica mattina, giorno in cui i minuti concessi sono dieci. Una domenica di non pochi anni fa Gianni mi ha presentato il prof. Vito Lozito e siamo rimasti amabilmente a parlare di storia, cucina, santi, miracoli e donne fino alle tredici. L’amabilità, l’affabilità, la simpatia, il calore umano del professore avevano fatto breccia nella ‘scorza’ di Gianni, tanto da fargli dimenticare l’appuntamento con l’orologio. Di vivace intelligenza Lozito sfoderava battute che ti spiazzavano, ma lui subito si rendeva conto che forse aveva ‘osato’ troppo e con grande tatto si rifugiava in una risata accomodante. Santo Spirito deve molto a quest'uomo, che ha dedicato al centro costiero in terra di Bari un libro che è un’autentica perla di bellezze senza tempo. Lozito dava grande importanza alle attenzioni che la moglie aveva per lui e una volta mi ha raccontato che quando aveva lezioni all’Università Adele gli preparava un piccolo pranzo che consumava nella pausa. Ditemi voi se questo non è un canto popolare, pregno di quell’amore familiare che ha guidato il nostro Paese verso quella ripresa economica che ci ha consentito una vita più agiata. Il grande uomo quasi sempre è sorretto dal profondo amore di una grande donna. La prof. Pulice, con questo libro, si è confermata grande donna, ma anche scrittrice attenta e generosa.
Adele Pulice, già docente di Lettere, attiva nella vita culturale del territorio ed esperta di storia locale relativa a usi e costumi del popolo pugliese, è autrice di varie pubblicazioni, frutto delle sue particolari ricerche e questa volta ha posto il suo obiettivo su un particolare tema quello degli “erranti in preghiera”, tra i quali sono riconosciuti pellegrini, chierici, studenti, viandanti, mercanti, re e papi che “erravano” per i luoghi santi in cerca di un contatto fisico e spirituale con il santo preferito per chiedere grazie e protezioni.
Un notevole lavoro quello presentato dall’autrice per mezzo del quale ci dà l’opportunità di leggere documenti, testimonianze scritte e orali attraverso le quali consente al lettore di conoscere lo sviluppo della tradizione culturale religiosa riguardante i principali santi e patroni che, per la loro miracolosità, hanno avuto ed hanno un culto molto diffuso come San Nicola, San Michele, i Santi medici, San Pio, tutti Santi che veneriamo in Puglia rispettivamente a Bari, Monte Sant’Angelo, Bitonto e San Giovanni Rotondo.
Tra le tante informazioni che Adele Pulice propone, mi piace sottolineare le affinità di culto tra San Nicola e San Michele, entrambi venerati in Oriente e in Occidente, i quali entrano in tenzone con il diavolo, San Michele lotta per strappargli l’anima dei suoi devoti, mentre San Nicola beffa il diavolo con scherzi e tranelli. Non va dimenticato che San Nicola è protettore delle ragazze da marito, della sterilità femminile e dei naviganti.
Il testo che si divide in 14 capitoli dedicati al culto dei Santi, ai viaggiatori pellegrini, al culto di San Nicola, San Michele, Santi Medici Cosma e Damiano, San Pio, nonchè a quello Mariano, alle icone delle Madonne venute dall’Oriente cristiano, alle Madonne del Mare ed ai canti religiosi.
La conclusione è affidata a Carlotta De Matteo che tratta del virtuoso percorso dell’anima, mentre il disegno di copertina “L’errante” è di Rosalba Fantastico di Kastron. Il volume è anche corredato da numerose immagini della collezione di Vito Lozito.
Il prof. Domenico Colonna scrive in IV di copertina che «Adele Pulice contribuisce a far conoscere questa realtà, fissando quei ricordi che ancora permangono e che sono necessari alla memoria individuale e collettiva; così pure a presentarne aspetti non privi di originalità, utili per ulteriori approfondimenti».
Consentitemi ora una piccola azione ricognitiva, che considero doverosa, verso delle
persone cui voglio ed ho voluto bene.
La signora Pulice è stata la moglie del prof. Vito Lozito (scomparso nel 2007), grande amico da me conosciuto a casa Levante. Gianni Cavalli, il cuore palpitante di Levante, di solito conduce una vita spartana, concedendosi pochi minuti di svago, quasi sia un peccato trascurare il lavoro. Inizia il discorso dicendo hai sette minuti di tempo per cui... in questo modo frena ogni tua iniziativa, a meno che non vai a trovarlo di domenica mattina, giorno in cui i minuti concessi sono dieci. Una domenica di non pochi anni fa Gianni mi ha presentato il prof. Vito Lozito e siamo rimasti amabilmente a parlare di storia, cucina, santi, miracoli e donne fino alle tredici. L’amabilità, l’affabilità, la simpatia, il calore umano del professore avevano fatto breccia nella ‘scorza’ di Gianni, tanto da fargli dimenticare l’appuntamento con l’orologio. Di vivace intelligenza Lozito sfoderava battute che ti spiazzavano, ma lui subito si rendeva conto che forse aveva ‘osato’ troppo e con grande tatto si rifugiava in una risata accomodante. Santo Spirito deve molto a quest'uomo, che ha dedicato al centro costiero in terra di Bari un libro che è un’autentica perla di bellezze senza tempo. Lozito dava grande importanza alle attenzioni che la moglie aveva per lui e una volta mi ha raccontato che quando aveva lezioni all’Università Adele gli preparava un piccolo pranzo che consumava nella pausa. Ditemi voi se questo non è un canto popolare, pregno di quell’amore familiare che ha guidato il nostro Paese verso quella ripresa economica che ci ha consentito una vita più agiata. Il grande uomo quasi sempre è sorretto dal profondo amore di una grande donna. La prof. Pulice, con questo libro, si è confermata grande donna, ma anche scrittrice attenta e generosa.