“In un momento di crisi economica come questo, dove le imprese sono strozzate dalla mancanza di liquidità, non possono che preoccuparci i segnali negativi che arrivano dalle banche pugliesi: il Gruppo Bancario Mediterraneo, GBM Banca, che affonda le sue radici nella sesta Provincia, annuncia di trasferire la sua sede legale a Roma”. Così il vicepresidente del Consiglio Regionale pugliese, Nicola Marmo. “La banca in questione - prosegue- dà lavoro a 33 dipendenti tra Andria, Molfetta e Bari, che non si sa che fine possano fare se la dirigenza dovesse decidere, dopo il trasferimento, di chiudere le sedi locali dedicandosi alla piazza romana. A questo, si aggiunge anche la situazione della Bcc di Canosa, sanzionata da Bankitalia. Non bisogna sottovalutare questi segnali, perché le banche possono assolvere ad una funzione essenziale per il rilancio dell’economia del territorio, delle imprese e delle famiglie. Vanno sostenute a patto però che siano protagoniste attive della ripresa con strategie di credito di ampio respiro. Possiamo immaginare che le assemblee dei soci stiano organizzando la fuga dalla Puglia per l’insussistenza delle politiche economiche regionali di questi 10 anni. Ma non possiamo non appellarci allo spirito imprenditoriale dei loro vertici - conclude Marmo - perché non abbandonino la sfida nella nostra Regione, tagliando le gambe alle occasioni di crescita che abbiamo bisogno di costruire, e continuino a svolgere una funzione propulsiva per lo sviluppo economico pugliese. Noi vigileremo affinché l'operatività in Puglia prosegua seriamente a tutela del territorio e di quanti vi lavorano".
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