di Mauro Guitto - Taranto si incontra per una volta in un luogo per così dire insolito per protestare contro il progetto Tempa rossa.
Domenica 13 Luglio 2014 dalle ore 10:30 sulla spiaggia di Lido Azzurro, a pochi chilometri dalla città , associazioni ambientaliste e comitati di cittadini protesteranno per ribadire il proprio NO al progetto Tempa Rossa.
A beneficio dei meno informati ricordiamo che Tempa Rossa è un giacimento petrolifero scoperto nel 1989 nell’alta valle del Sauro in Basilicata.
Va sottolineato, inoltre, che Taranto già è teatro di traffico di navi cariche di petrolio proveniente dall’altro giacimento lucano della Val d’Agri.
Il progetto Tempa Rossa prevede il trasporto di quasi 3 milioni di tonnellate di petrolio annue dalla Basilicata e la predisposizione di 2 serbatoi per la ricezione e lo stoccaggio di 180mila metri cubi di greggio al porto di Taranto per piazzarlo poi sui mercati esteri. Queste operazioni, che saranno rese possibili grazie anche a opportuni lavori di adattamento dell’area portuale, provocheranno l’aumento del traffico navale annuo di circa 100 unita, dalle attuali 45 alle 140 navi in transito fino al porto tarantino.
Shell, Total e Mitsui pressano il ministero delle Infrastrutture affinchè il progetto si sblocchi dallo stallo in cui attualmente si trova. Diversi i motivi del blocco: l’approvazione del piano regolatore portuale, il parere del Sindaco di Taranto Ippà zio Stefà no il quale ha invece annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di indire un referendum per chiedere ai cittadini se dare l’assenso al progetto (il primo cittadino dovrebbe esprimersi entro il 30 Luglio c.a.) e non ultimo la posizione delle associazioni ambientaliste e cittadine già sfinite dall’inquinamento ILVA.
Confindustria Taranto nei giorni scorsi si è detta favorevole a Tempa Rossa e allo stesso modo si è pronunciato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Per entrambi il progetto è della massima importanza per non perdere i 300 milioni di euro all’uopo investiti.
Ieri in una conferenza stampa tenutasi a Taranto cui erano presenti, tra gli altri, Angelo Bonelli, Vincenzo Fornaro (Verdi) e Vittoria Orlando (comitato Taranto Respira) hanno presentato i motivi del No a Tempa Rossa) e hanno ancora una volta puntato il dito sulla indecisione e l’assenza del Sindaco Stefà no. Chiedono inoltre ancora una volta che il Governo smetta di considerare Taranto come una città a vocazione industriale senza mai tenere conto delle ripercussioni ambientali e sanitarie derivanti da progetti scellerati volti solo a creare profitti per lo Stato italiano e per le grandi industrie mondiali sulla pelle dei tarantini.
Anche Legambiente ha espresso ieri il suo no a Tempa Rossa nella persona di Lunetta Franco, presidente del circolo di Taranto che ha ribadito il No a interventi di potenziamento dell’apparato industriale che non farebbero altro che peggiorare le criticità ambientali e sanitarie a carico del territorio ionico.
E questa sera alle ore 18 si riunisce il Movimento Stop Tempa Rossa al Parco Archeologico di Taranto per discutere e sentire proposte da parte dei cittadini che vorranno intervenire.
Aderiscono al Movimento diversi cittadini e varie associazioni tra le quali Legamjonici contro l'l'inquinamento, Cittadini e Lavoratori liberi e pensanti, Peacelink, Fondo Antidiossina Onlus, Associazione Culturale Pediatri Puglia, Taranto Respira, Verdi Taranto, Organizzazione Lucana Ambientalista, Federazione Nazionale dei Verdi e tantissime altre associazioni di varie città italiane.
Domenica 13 Luglio 2014 dalle ore 10:30 sulla spiaggia di Lido Azzurro, a pochi chilometri dalla città , associazioni ambientaliste e comitati di cittadini protesteranno per ribadire il proprio NO al progetto Tempa Rossa.
A beneficio dei meno informati ricordiamo che Tempa Rossa è un giacimento petrolifero scoperto nel 1989 nell’alta valle del Sauro in Basilicata.
Va sottolineato, inoltre, che Taranto già è teatro di traffico di navi cariche di petrolio proveniente dall’altro giacimento lucano della Val d’Agri.
Il progetto Tempa Rossa prevede il trasporto di quasi 3 milioni di tonnellate di petrolio annue dalla Basilicata e la predisposizione di 2 serbatoi per la ricezione e lo stoccaggio di 180mila metri cubi di greggio al porto di Taranto per piazzarlo poi sui mercati esteri. Queste operazioni, che saranno rese possibili grazie anche a opportuni lavori di adattamento dell’area portuale, provocheranno l’aumento del traffico navale annuo di circa 100 unita, dalle attuali 45 alle 140 navi in transito fino al porto tarantino.
Shell, Total e Mitsui pressano il ministero delle Infrastrutture affinchè il progetto si sblocchi dallo stallo in cui attualmente si trova. Diversi i motivi del blocco: l’approvazione del piano regolatore portuale, il parere del Sindaco di Taranto Ippà zio Stefà no il quale ha invece annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di indire un referendum per chiedere ai cittadini se dare l’assenso al progetto (il primo cittadino dovrebbe esprimersi entro il 30 Luglio c.a.) e non ultimo la posizione delle associazioni ambientaliste e cittadine già sfinite dall’inquinamento ILVA.
Confindustria Taranto nei giorni scorsi si è detta favorevole a Tempa Rossa e allo stesso modo si è pronunciato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. Per entrambi il progetto è della massima importanza per non perdere i 300 milioni di euro all’uopo investiti.
Ieri in una conferenza stampa tenutasi a Taranto cui erano presenti, tra gli altri, Angelo Bonelli, Vincenzo Fornaro (Verdi) e Vittoria Orlando (comitato Taranto Respira) hanno presentato i motivi del No a Tempa Rossa) e hanno ancora una volta puntato il dito sulla indecisione e l’assenza del Sindaco Stefà no. Chiedono inoltre ancora una volta che il Governo smetta di considerare Taranto come una città a vocazione industriale senza mai tenere conto delle ripercussioni ambientali e sanitarie derivanti da progetti scellerati volti solo a creare profitti per lo Stato italiano e per le grandi industrie mondiali sulla pelle dei tarantini.
Anche Legambiente ha espresso ieri il suo no a Tempa Rossa nella persona di Lunetta Franco, presidente del circolo di Taranto che ha ribadito il No a interventi di potenziamento dell’apparato industriale che non farebbero altro che peggiorare le criticità ambientali e sanitarie a carico del territorio ionico.
E questa sera alle ore 18 si riunisce il Movimento Stop Tempa Rossa al Parco Archeologico di Taranto per discutere e sentire proposte da parte dei cittadini che vorranno intervenire.
Aderiscono al Movimento diversi cittadini e varie associazioni tra le quali Legamjonici contro l'l'inquinamento, Cittadini e Lavoratori liberi e pensanti, Peacelink, Fondo Antidiossina Onlus, Associazione Culturale Pediatri Puglia, Taranto Respira, Verdi Taranto, Organizzazione Lucana Ambientalista, Federazione Nazionale dei Verdi e tantissime altre associazioni di varie città italiane.