BARI - "La Puglia non ne può più della "minaccia" di vedere il fondale del proprio mare devastato dalle ricerche dei "cacciatori di oro nero": non passa giorno che non si aggiungano nuovi cittadini alla protesta. La minaccia adesso incombe sempre di più sulla costa che va da Giovinazzo, a Nord di Bari, fino ad Ostuni, un tratto di costa lunghissimo su cui la Global Petroleum sembra non voler staccare gli occhi. Se gli iter autorizzativi non dovessero essere bloccati si registrerebbe un gravissimo danno non solo per il territorio ma anche per l'economia: si tratta di una fascia costiera che punta su turismo e pesca e che ha il mare come grande risorsa. Faccio appello a tutti i parlamentari pugliesi affinché facciano sentire la voce della Puglia a Roma e chiedo anche l'intervento dei nostri pugliesi con incarichi di governo: intercedano e facciano comprendere al governo nazionale che il mare della Puglia non può e non deve essere toccato".
A riferirlo in una nota Peppino Longo, consigliere regionale dell'Udc.