BARI - “Inaspettatamente non leggo strali e urla scandalizzate da parte di esponenti del Pd dopo il passaggio di Antonio Buccoliero nelle file del proprio gruppo consiliare”. Così il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo commenta l’accoglienza che il Partito Democratico ha riservato al collega Antonio Buccoliero, che ha appena aderito al gruppo consiliare.
“Ricordo a quelli con la memoria un po’ più corta - continua Congedo - che nel 2010 Buccoliero fu eletto in Consiglio nella lista “I pugliesi” a sostegno del candidato presidente del centrodestra Rocco Palese. Apprendo oggi della scelta del collega di accasarsi nel partito più importante del centrosinistra, anche se preferisco non entrare nelle motivazioni personali e politiche che lo hanno spinto a compiere questo passo. Era lecito aspettarsi, però, l’indignazione di qualche esponente del Partito Democratico (almeno di quello leccese), che in passato ha dimostrato inequivocabilmente di valutare in maniera molto negativa questi passaggi di campo. Quando qualche anno fa alcuni consiglieri comunali di Lecce eletti nel centrosinistra (ad esempio, gli attuali consiglieri Borgia e Montinaro) decisero a un certo punto di sostenere il sindaco e la maggioranza di centrodestra, dal Pd arrivarono attacchi pesantissimi, denunce di immoralità e censure di ogni tipo nei confronti dei protagonisti della vicenda e della parte politica che li aveva accolti. Oggi i ruoli si sono invertiti, ma pare si sia invertita anche la logica del Partito Democratico. L’entusiastica accoglienza di uno eletto con l’altra parte - conclude - è il segno che le cose cambiano, assieme al metro di giudizio e al senso della moralità”.
“Ricordo a quelli con la memoria un po’ più corta - continua Congedo - che nel 2010 Buccoliero fu eletto in Consiglio nella lista “I pugliesi” a sostegno del candidato presidente del centrodestra Rocco Palese. Apprendo oggi della scelta del collega di accasarsi nel partito più importante del centrosinistra, anche se preferisco non entrare nelle motivazioni personali e politiche che lo hanno spinto a compiere questo passo. Era lecito aspettarsi, però, l’indignazione di qualche esponente del Partito Democratico (almeno di quello leccese), che in passato ha dimostrato inequivocabilmente di valutare in maniera molto negativa questi passaggi di campo. Quando qualche anno fa alcuni consiglieri comunali di Lecce eletti nel centrosinistra (ad esempio, gli attuali consiglieri Borgia e Montinaro) decisero a un certo punto di sostenere il sindaco e la maggioranza di centrodestra, dal Pd arrivarono attacchi pesantissimi, denunce di immoralità e censure di ogni tipo nei confronti dei protagonisti della vicenda e della parte politica che li aveva accolti. Oggi i ruoli si sono invertiti, ma pare si sia invertita anche la logica del Partito Democratico. L’entusiastica accoglienza di uno eletto con l’altra parte - conclude - è il segno che le cose cambiano, assieme al metro di giudizio e al senso della moralità”.