BARI - Intervento del consigliere regionale Franco Pastore (Misto - Psi) su presentazione progetto esecutivo per realizzazione 24 alloggi popolari nel comune di Barletta.
"Saranno moderni, anzi rappresenteranno l’avanguardia delle costruzioni edili, dal punto di vista estetico ed energetico, dotati degli impianti più funzionali e in grado di ottimizzare i consumi, idrici e termici. I due fabbricati che conterranno i 24 alloggi popolari finanziati con 3.000.000 di euro dalla regione Puglia, nell’ambito del Programma straordinario di Edilizia Residenziale Pubblica, voluto dal ministero delle Infrastrutture, segneranno la fine di un modo di pensare e concepire l’edilizia economica e popolare, che un tempo era sinonimo di ghetto, realizzato “al risparmio” nelle zone urbane peggiori. Questi 24 alloggi, il cui progetto esecutivo è stato presentato oggi, a due anni dalla deliberazione del consiglio comunale, saranno invece realizzati nella 167, all’interno di un piano in cui criteri, materiali e standard sono quelli di ultima generazione.
Non dimentichiamo che molte delle cooperative che hanno costruito nella medesima zona, la 167, hanno potuto beneficiare di finanziamenti regionali proprio per gli alti standard dei progetti presentati.
Tornando ai 24 alloggi, con orgoglio posso dire di averne seguito l’iter sin dal principio, era il 2007. Allora non era neanche sicuro che avremmo potuto usufruire di finanziamenti. E’ stato nel 2009 che, come amministrazione comunale, decidemmo di candidare il progetto, improntato al miglioramento del tessuto urbano e della integrazione sociale.
Lungi, infine, dal credere che questi 24 alloggi, che non saranno pronti prima di un paio di anni, potranno soddisfare la domanda abitativa in città, una emergenza cresciuta di pari passo con le difficoltà economiche e gli sfratti, penso che uno strumento utile a superare l’emergenza, potrebbe essere un bando comunale.
Mi spiego meglio. Per esso intendo uno strumento utile anche a compiere una ricognizione delle case sfitte in città, col quale incrociare la domanda e l’offerta, con il comune in veste di soggetto garante dei locatari nei confronti degli affittuari, almeno per un anno.
Si tratta di una proposta che non avanzo per la prima volta, ne ho parlato almeno un anno fa, all’allora neo sindaco Cascella, al quale rinnovo la proposta, qualora voglia prenderla in considerazione.
L’Ente potrebbe creare un fondo straordinario per le emergenze abitative, magari con i soldi del contributo fitto casa, da rimpinguare con fondi propri, attinti dal bilancio comunale. Per incentivare i proprietari si potrebbe prevedere per loro l’abbattimento delle imposte comunali.
Certo non mancherebbe la collaborazione interistituzionale della regione Puglia, mi sento di garantirlo da subito, nella ricerca delle soluzioni più efficaci e degli strumenti più idonei".
"Saranno moderni, anzi rappresenteranno l’avanguardia delle costruzioni edili, dal punto di vista estetico ed energetico, dotati degli impianti più funzionali e in grado di ottimizzare i consumi, idrici e termici. I due fabbricati che conterranno i 24 alloggi popolari finanziati con 3.000.000 di euro dalla regione Puglia, nell’ambito del Programma straordinario di Edilizia Residenziale Pubblica, voluto dal ministero delle Infrastrutture, segneranno la fine di un modo di pensare e concepire l’edilizia economica e popolare, che un tempo era sinonimo di ghetto, realizzato “al risparmio” nelle zone urbane peggiori. Questi 24 alloggi, il cui progetto esecutivo è stato presentato oggi, a due anni dalla deliberazione del consiglio comunale, saranno invece realizzati nella 167, all’interno di un piano in cui criteri, materiali e standard sono quelli di ultima generazione.
Non dimentichiamo che molte delle cooperative che hanno costruito nella medesima zona, la 167, hanno potuto beneficiare di finanziamenti regionali proprio per gli alti standard dei progetti presentati.
Tornando ai 24 alloggi, con orgoglio posso dire di averne seguito l’iter sin dal principio, era il 2007. Allora non era neanche sicuro che avremmo potuto usufruire di finanziamenti. E’ stato nel 2009 che, come amministrazione comunale, decidemmo di candidare il progetto, improntato al miglioramento del tessuto urbano e della integrazione sociale.
Lungi, infine, dal credere che questi 24 alloggi, che non saranno pronti prima di un paio di anni, potranno soddisfare la domanda abitativa in città, una emergenza cresciuta di pari passo con le difficoltà economiche e gli sfratti, penso che uno strumento utile a superare l’emergenza, potrebbe essere un bando comunale.
Mi spiego meglio. Per esso intendo uno strumento utile anche a compiere una ricognizione delle case sfitte in città, col quale incrociare la domanda e l’offerta, con il comune in veste di soggetto garante dei locatari nei confronti degli affittuari, almeno per un anno.
Si tratta di una proposta che non avanzo per la prima volta, ne ho parlato almeno un anno fa, all’allora neo sindaco Cascella, al quale rinnovo la proposta, qualora voglia prenderla in considerazione.
L’Ente potrebbe creare un fondo straordinario per le emergenze abitative, magari con i soldi del contributo fitto casa, da rimpinguare con fondi propri, attinti dal bilancio comunale. Per incentivare i proprietari si potrebbe prevedere per loro l’abbattimento delle imposte comunali.
Certo non mancherebbe la collaborazione interistituzionale della regione Puglia, mi sento di garantirlo da subito, nella ricerca delle soluzioni più efficaci e degli strumenti più idonei".