BARI - Firmato, lo scorso 15 Luglio, il protocollo d’intesa tra Ministero dell’Interno e Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) relativo alle “Prime Linee Guida per l’avvio di un circuito stabile e collaborativo tra ANAC – Prefetture - UTG e Enti Locali per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e l’attuazione della trasparenza amministrativa.
L’oggetto e le finalità delle linee guida riguardano il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, gli orientamenti interpretativi per l'applicazione delle misure straordinarie di gestione e sostegno delle imprese di cui all'art. 32 del D.L. n. 90/2014 e gli indirizzi concernenti i protocolli di legalità in materia di appalti pubblici. Le Linee guida dovranno pertanto indirizzare l’azione dei Prefetti a supporto dell’Anac e degli Enti locali sul versante dei piani anticorruzione e della trasparenza.
“Le linee guida approvate da Ministero dell’Interno e Autorità Nazionale Anticorruzione – sottolinea il consigliere regionale del PD, Filippo Caracciolo – hanno il merito di affidare centralità, attraverso un coinvolgimento attivo, alla Prefetture nella loro funzione di rappresentanza generale del Governo sul territorio”.
“La Regione Puglia ha approvato in Giunta, negli scorsi mesi, il Piano Triennale di prevenzione della Corruzione a cui ha lavorato con grande dedizione l’assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva. Il Piano triennale di prevenzione della corruzione (Ptpc) razionalizza le attività amministrative e l’organizzazione dell’amministrazione dell’ente, monitorando i tempi dei procedimenti previsti dal Piano nazionale anticorruzione. Il Piano regionale classifica inoltre i procedimenti caratterizzati da una esposizione al rischio corruzione, assegnando ad ogni procedura un coefficiente di rischio, e individua specifici segmenti di attività ritenuti particolarmente sensibili, prevedendo misure di prevenzione specifiche. Al piano anticorruzione si aggiunge, in via complementare, il Piano Triennale della Trasparenza e della Integrità (PTTI)”.
“La Puglia - conclude Caracciolo - deve continuare nell’azione intrapresa di lotta ai fenomeni corruttivi e porsi come esempio di un sud virtuoso. Il buongoverno di una regione del sud non può che caratterizzarsi con un crescente impegno di contrasto ai fenomeni della corruzione. Il protocollo d’intesa stilato tra Ministero dell’Interno e Anac, con relative linee guida, non possono che rappresentare per la Regione Puglia un nuovo stimolo a far sempre meglio”.
L’oggetto e le finalità delle linee guida riguardano il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, gli orientamenti interpretativi per l'applicazione delle misure straordinarie di gestione e sostegno delle imprese di cui all'art. 32 del D.L. n. 90/2014 e gli indirizzi concernenti i protocolli di legalità in materia di appalti pubblici. Le Linee guida dovranno pertanto indirizzare l’azione dei Prefetti a supporto dell’Anac e degli Enti locali sul versante dei piani anticorruzione e della trasparenza.
“Le linee guida approvate da Ministero dell’Interno e Autorità Nazionale Anticorruzione – sottolinea il consigliere regionale del PD, Filippo Caracciolo – hanno il merito di affidare centralità, attraverso un coinvolgimento attivo, alla Prefetture nella loro funzione di rappresentanza generale del Governo sul territorio”.
“La Regione Puglia ha approvato in Giunta, negli scorsi mesi, il Piano Triennale di prevenzione della Corruzione a cui ha lavorato con grande dedizione l’assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva. Il Piano triennale di prevenzione della corruzione (Ptpc) razionalizza le attività amministrative e l’organizzazione dell’amministrazione dell’ente, monitorando i tempi dei procedimenti previsti dal Piano nazionale anticorruzione. Il Piano regionale classifica inoltre i procedimenti caratterizzati da una esposizione al rischio corruzione, assegnando ad ogni procedura un coefficiente di rischio, e individua specifici segmenti di attività ritenuti particolarmente sensibili, prevedendo misure di prevenzione specifiche. Al piano anticorruzione si aggiunge, in via complementare, il Piano Triennale della Trasparenza e della Integrità (PTTI)”.
“La Puglia - conclude Caracciolo - deve continuare nell’azione intrapresa di lotta ai fenomeni corruttivi e porsi come esempio di un sud virtuoso. Il buongoverno di una regione del sud non può che caratterizzarsi con un crescente impegno di contrasto ai fenomeni della corruzione. Il protocollo d’intesa stilato tra Ministero dell’Interno e Anac, con relative linee guida, non possono che rappresentare per la Regione Puglia un nuovo stimolo a far sempre meglio”.