di Nicola Zuccaro - Che fine ha fatto il Piano di Sviluppo Rurale per la Puglia? All'indomani della scadenza dei termini
per la presentazione del relativo Piano a Bruxelles - 22 luglio 2014 ndr - e di una seduta del Consiglio Regionale,
nel corso della quale - a detta del consigliere Ignazio Zullo - sono emerse le difficoltà manifestate dall'Assessore
Nardoni, anche in merito alle azioni di sostegno a favore dell'olivicoltura pugliese, il Gruppo Regionale di Forza Italia
pone questa domanda.
E' un quesito non fine a se stesso ma che va ben oltre perchè tende ad evidenziare quei ritardi - a tutt'oggi vigenti - per dotare la Puglia di uno strumento governativo in linea con la Pac ovvero la Politica Agricola Comunitaria. I ritardi della Puglia sono confermati, del resto, dall'approvazione licenziata dal Friuli e dalla Toscana lo scorso 4 luglio, dall'Emilia Romagna il 7 luglio, dal Veneto il 9 luglio e dalla Lombardia lo scorso 11 luglio.
La mancata approvazione nei termini previsti, però, nasconde - come ha rilevato il consigliere Marmo - una grave inadempienza politica e rappresenta dalla mancata convocazione di una sessione comunitaria finalizzata ad arrivare, a questo appuntamento con una condivisione comunitaria. Sarà la seduta del 25 luglio, con la partecipazione degli Europarlamentari pugliesi a "rimediare" a questa come ad altre inadempienze, domanda ancora Marmo?
L'altra gravità politica e non compresa dal Consigliere Mazzei, riguarda la disinformazione della maggioranza politica, Pd in testa, non è riuscita a intercedere presso il Dicastero delle Politiche Agricole - diretto dal piddino Martina - al fine di sollecitare la Giunta Regionale per l'approvazione, in tempo utile, del Psr. A rischio, per questo inadempimento, sono anche i livelli occupazionali impiegati nel settore agricolo.
E' un quesito non fine a se stesso ma che va ben oltre perchè tende ad evidenziare quei ritardi - a tutt'oggi vigenti - per dotare la Puglia di uno strumento governativo in linea con la Pac ovvero la Politica Agricola Comunitaria. I ritardi della Puglia sono confermati, del resto, dall'approvazione licenziata dal Friuli e dalla Toscana lo scorso 4 luglio, dall'Emilia Romagna il 7 luglio, dal Veneto il 9 luglio e dalla Lombardia lo scorso 11 luglio.
La mancata approvazione nei termini previsti, però, nasconde - come ha rilevato il consigliere Marmo - una grave inadempienza politica e rappresenta dalla mancata convocazione di una sessione comunitaria finalizzata ad arrivare, a questo appuntamento con una condivisione comunitaria. Sarà la seduta del 25 luglio, con la partecipazione degli Europarlamentari pugliesi a "rimediare" a questa come ad altre inadempienze, domanda ancora Marmo?
L'altra gravità politica e non compresa dal Consigliere Mazzei, riguarda la disinformazione della maggioranza politica, Pd in testa, non è riuscita a intercedere presso il Dicastero delle Politiche Agricole - diretto dal piddino Martina - al fine di sollecitare la Giunta Regionale per l'approvazione, in tempo utile, del Psr. A rischio, per questo inadempimento, sono anche i livelli occupazionali impiegati nel settore agricolo.