MARTINA FRANCA - Pochi istanti al via della 40ma edizione del Festival della Valle d’Itria, solenne appuntamento che in una vera e propria fantasmagoria di immagini, musica, coreografia e canto, ripercorrerà dal 18 luglio al 3 agosto i quattro decenni del festival rievocandone le emozioni nello spazio simbolo della sua identità: il cortile di Palazzo Ducale.
Ma il Festival è molto di più di 15 intensissime giornate di spettacolo. È un respiro lungo che avvolge i vicoli della bianca Martina in un tripudio di note e di colori, di voci straniere e passi affrettati che rendono questo piccolo luogo il centro del mondo, da molto prima e per molto dopo delle densissime giornate di Festival.
In questo scenario si articola “RIFF – Rivisitazioni in Festival”, una mostra a cielo aperto di fotografia che dà il benvenuto e porta per mano cittadini e visitatori in un percorso fotografico che collega i principali luoghi del festival, ripercorrendo visivamente i primi 40 anni di Festival della Valle d’Itria.
Gli scatti e i contenuti, forniti dalla Fondazione Paolo Grassi, raccontano i momenti di scena e i dietro le quinte, mescolando i contributi di fotografi professionisti come Mimmo Laera con quelli delle giovani promesse della fotografia come Rosanna Carrieri, Ludovica Germinario, Vincenzo Mola.
“Quaranta edizioni paragonabili a un viaggio che, iniziato a Martina Franca, ha toccato il mondo intero attraverso l’esperienza di migliaia di artisti, organizzatori e tecnici del teatro provenienti da ogni angolo del pianeta, il cui bagaglio professionale è stato arricchito o perfezionato anche mediante il Festival della Valle d’Itria.” (Franco Punzi - Presidente del Festival della Valle d’Itria)
La mostra è curata da Lorenza Dadduzio, direttore artistico-organizzativo di Rivisitazioni. Sarà presentata sabato 19 luglio 2014 alle 18.30 nell’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, insieme al volume che ripercorre i 40 anni di Festival, alla presenza del Presidente della Fondazione Franco Punzi, del Direttore Rino Carrieri e del Direttore artistico del Festival Alberto Triola.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Martina Franca, con il particolare sostegno dell’assessorato alla cultura e con il supporto logistico della Fondazione Paolo Grassi.
Ma il Festival è molto di più di 15 intensissime giornate di spettacolo. È un respiro lungo che avvolge i vicoli della bianca Martina in un tripudio di note e di colori, di voci straniere e passi affrettati che rendono questo piccolo luogo il centro del mondo, da molto prima e per molto dopo delle densissime giornate di Festival.
In questo scenario si articola “RIFF – Rivisitazioni in Festival”, una mostra a cielo aperto di fotografia che dà il benvenuto e porta per mano cittadini e visitatori in un percorso fotografico che collega i principali luoghi del festival, ripercorrendo visivamente i primi 40 anni di Festival della Valle d’Itria.
Gli scatti e i contenuti, forniti dalla Fondazione Paolo Grassi, raccontano i momenti di scena e i dietro le quinte, mescolando i contributi di fotografi professionisti come Mimmo Laera con quelli delle giovani promesse della fotografia come Rosanna Carrieri, Ludovica Germinario, Vincenzo Mola.
“Quaranta edizioni paragonabili a un viaggio che, iniziato a Martina Franca, ha toccato il mondo intero attraverso l’esperienza di migliaia di artisti, organizzatori e tecnici del teatro provenienti da ogni angolo del pianeta, il cui bagaglio professionale è stato arricchito o perfezionato anche mediante il Festival della Valle d’Itria.” (Franco Punzi - Presidente del Festival della Valle d’Itria)
La mostra è curata da Lorenza Dadduzio, direttore artistico-organizzativo di Rivisitazioni. Sarà presentata sabato 19 luglio 2014 alle 18.30 nell’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, insieme al volume che ripercorre i 40 anni di Festival, alla presenza del Presidente della Fondazione Franco Punzi, del Direttore Rino Carrieri e del Direttore artistico del Festival Alberto Triola.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Martina Franca, con il particolare sostegno dell’assessorato alla cultura e con il supporto logistico della Fondazione Paolo Grassi.