di Luigi Laguaragnella - La questione sicurezza a Bari, si può ben dire, che non è deve essere un argomento da tenere in “panchina”. Il ritrovamento (addirittura da tutt’altra del luogo del furto) della panchina letteralmente sradicata su Lungomare e riposizionata con il diretto aiuto del sindaco De Caro è soltanto un episodio, paradossale e spiacevole allo stesso tempo, che richiama l’attenzione dei cittadini e della nuova amministrazione. E’ fondamentale che l’intera comunità si renda attiva nella prevenzione della sicurezza: è strano che nessuno abbia visto qualcuno portar via la panchina di Lungomare che per peso e grandezza non può essere certo invisibile. Oltre alle misure da intraprendere da parte del sindaco e del neo questore De Jesu, lo stesso De Caro, che in questi giorni sta incontrando e ascoltando i baresi, si rivolge proprio a questi ultimi per collaborare alla sicurezza.
Alle pagine di cronaca cittadina stanno aumentando le colonne che aggiornano su scippi e rapine che si stanno ripresentando a Bari vecchia, in particolar modo nei confronti dei turisti. Da tanti anni non si parlava di micro criminalità in una zona che, invece è stata riqualificata e che poco alla volta lascia sempre più incuriositi e affascinati per la bellezza delle strade e dei suoi abitanti. E tra crocieristi, pellegrini per San Nicola, turismo eno-gastronomico e scenario ispiratore di molti registi per i loro set cinematografici Bari Vecchia, ma tutta Bari in genere, era ed è una città in progresso che punta, anche se ancora molte difficoltà, all’accoglienza e alla valorizzazione del suo patrimonio.
La questura ha studiato un “crime mapping” che analizza i territori entro cui porre rimedio con telecamere e pattuglie di sicurezza più presenti; in tale studio si evince che anche a causa della crisi economica di molte famiglie si torna a delinquere, ma non si può permettere che vengano assaliti i turisti lasciando così, di Bari un’immagine negativa. Il turismo deve continuare a svilupparsi perché è una risorsa e il capoluogo pugliese ne è degno.
L’impressione è che dopo la scadenza dei due mandati di sindaco di Emiliano (che contro la criminalità organizzata ha lottato per anni), qualche “gatto” torni a ballare e a far male: la sparatoria su corso Vittorio Emanuele di qualche settimana fa in pieno centro e pieno di passanti è un segnale che però non deve far rassegnare addetti ai lavori e cittadini. Il neo sindaco De Caro è spesso in strada per vedere, verificare, ascoltare e richiamare al senso della comunità. Gli episodi criminali di Bari Vecchia, sono giunti, forse inaspettati, ma piazza Umberto, per esempio, necessita di maggior sicurezza e riqualificazione, trovandosi in una zona trafficata essendo adiacente alla stazione, ma rischiosa.
Bari non può permettersi di tornare indietro, dopo gli sforzi delle amministrazioni, delle forze dell’ordine, di tanti cittadini che si impegnano per rendere questa città vivibile e con un’immagine positiva come questi anni, in molti casi è riuscita a dare. Gli episodi di criminalità non possono e non devono prendere il sopravvento dopo anni di battaglie volti alla riqualificazione soprattutto di Bari vecchia, fiore all’occhiello della città e della Puglia. Non possono mettere in ombra le belle realtà presenti a Bari anch’esse risorse su cui investire e riempire di luce tale da accecare chi continua a rovinare con azioni illegali la sua città. Bari non può tornare indietro e avvalorare coloro i quali senza averla visitata, pensano ancora che soprattutto la città vecchia sia un quartiere inaccessibile. La recente storia conferma invece una bella scoperta di turisti e cittadini e così deve continuare ad essere. Si è giunti ad un punto che come città e cittadini non si può far altro che andare avanti e puntare in alto.
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