BARI - Il Consigliere regionale del PdL-Forza Italia, Luigi Mazzei ha diffuso al seguente nota:
“Nell’incontro che si è svolto oggi in Regione Puglia, a Lecce, negli uffici di Viale Aldo Moro, ho avvertito l’obbligo istituzionale di anticipare la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio finalizzato a:
- Decretare il vincolo urbanistico-ambientale per le aree colpite dal disseccamento rapido degli ulivi e interessate da espianto di alberi monumentali; alfine di evitare prospettive speculative sul territorio agricolo;
- condizionare gli aiuti della nuova PAC per l’olivicoltura al non uso di diserbo chimico e alle adeguate pratiche colturali, a partire dalle potature;
- istituire il fondo sociale di solidarietà in favore degli agricoltori ed i vivaisti colpiti dalla sindrome di disseccamento rapido dell’ulivo riconducibile al patogeno identificabile come xylella fastidiosa.
Tale ordine del giorno è stato sottoscritto da me e dai consiglieri: Pellegrino, Maniglio, Congedo, Barba, Aloisi, Caroppo, Negro.
Nel corso del dibattito ho preso la parola per esprimere un marcato disappunto riguardo alla lentezza degli interventi da parte della Regione.
Purtroppo sul tema del disseccamento rapido dell’ulivo stiamo raggiungendo una paralisi operativa che è grave tanto quanto l’accelerata diffusione nel Salento della xylella.
Ogni immobilismo acuisce il problema ed è logico attribuire alla Regione Puglia la responsabilità di questa preoccupante stasi.
Sembra proprio che il principio politico di responsabilità non sia contemplato nelle regole di condotta della Giunta e dei suoi uffici.
In Via Capruzzi non funziona, come ci si aspetterebbe, che la Regione risponda delle proprie azioni nelle materie di competenza. Nient’affatto. Dinanzi all’emergere di problematiche serie che richiedono decisioni altrettanto serie, oltre che rapide, ci si perde in ripetute convocazioni di tavoli, riunioni e incontri in cui nulla si decide e la risoluzione delle questioni viene procrastinata quotidianamente a data da definirsi.
Sulla drammatica emergenza della ‘xylella’, il cosiddetto disseccamento rapido dell’ulivo, si è partiti con la tanto sbandierata task force che nulla ha prodotto, ammesso e non concesso che abbia avuto inizio.
Tuttora ci si insegue in pletorici dibattiti e contraddittori che rimandano a domani le questioni che si dovrebbero affrontare oggi: il ristoro economico degli operatori, fiaccati dalla crisi che si è generata, la distruzione dell’ambiente.
Su questi temi, la Giunta regionale vuole o non vuole rispondere? Ogni ritardo è causa di aggravamento dei problemi. Scegliere di non scegliere non paga”.
“Nell’incontro che si è svolto oggi in Regione Puglia, a Lecce, negli uffici di Viale Aldo Moro, ho avvertito l’obbligo istituzionale di anticipare la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio finalizzato a:
- Decretare il vincolo urbanistico-ambientale per le aree colpite dal disseccamento rapido degli ulivi e interessate da espianto di alberi monumentali; alfine di evitare prospettive speculative sul territorio agricolo;
- condizionare gli aiuti della nuova PAC per l’olivicoltura al non uso di diserbo chimico e alle adeguate pratiche colturali, a partire dalle potature;
- istituire il fondo sociale di solidarietà in favore degli agricoltori ed i vivaisti colpiti dalla sindrome di disseccamento rapido dell’ulivo riconducibile al patogeno identificabile come xylella fastidiosa.
Tale ordine del giorno è stato sottoscritto da me e dai consiglieri: Pellegrino, Maniglio, Congedo, Barba, Aloisi, Caroppo, Negro.
Nel corso del dibattito ho preso la parola per esprimere un marcato disappunto riguardo alla lentezza degli interventi da parte della Regione.
Purtroppo sul tema del disseccamento rapido dell’ulivo stiamo raggiungendo una paralisi operativa che è grave tanto quanto l’accelerata diffusione nel Salento della xylella.
Ogni immobilismo acuisce il problema ed è logico attribuire alla Regione Puglia la responsabilità di questa preoccupante stasi.
Sembra proprio che il principio politico di responsabilità non sia contemplato nelle regole di condotta della Giunta e dei suoi uffici.
In Via Capruzzi non funziona, come ci si aspetterebbe, che la Regione risponda delle proprie azioni nelle materie di competenza. Nient’affatto. Dinanzi all’emergere di problematiche serie che richiedono decisioni altrettanto serie, oltre che rapide, ci si perde in ripetute convocazioni di tavoli, riunioni e incontri in cui nulla si decide e la risoluzione delle questioni viene procrastinata quotidianamente a data da definirsi.
Sulla drammatica emergenza della ‘xylella’, il cosiddetto disseccamento rapido dell’ulivo, si è partiti con la tanto sbandierata task force che nulla ha prodotto, ammesso e non concesso che abbia avuto inizio.
Tuttora ci si insegue in pletorici dibattiti e contraddittori che rimandano a domani le questioni che si dovrebbero affrontare oggi: il ristoro economico degli operatori, fiaccati dalla crisi che si è generata, la distruzione dell’ambiente.
Su questi temi, la Giunta regionale vuole o non vuole rispondere? Ogni ritardo è causa di aggravamento dei problemi. Scegliere di non scegliere non paga”.