di Redazione - Orrore e crudeltà. Si infittisce sempre di più la storia dei passeggeri del volo Mh17 della Malaysia Airlines precipitato nell'Ucraina dell'est dopo essere stato abbattuto da un missile, mentre si infittisce il mistero delle scatole nere: con una nuova presunta intercettazione fratta filtrare dall'intelligence di Kiev, in base alla quale spunterebbe un ordine di farle sparire, dato da Mosca ai separatisti. Secondo diversi media stranieri, i servizi segreti ucraini sostengono di essere in possesso di una registrazione telefonica tra interlocutori russi e ribelli filorussi che lascerebbero intendere la volontà di Mosca di non consegnare le scatole nere agli ispettori.
I separatisti hanno trovato "materiale che potrebbe provenire dalle scatole nere" dell'aereo malese precipitato in Ucraina. A renderlo noto uno dei loro leader, Alexandre Borodai, aggiungendo di essere pronto a consegnarlo agli esperti internazionali incaricati delle indagini, perché i ribelli "non hanno specialisti e non si fidano di quelli ucraini". Il materiale, ha specificato, si trova a Donetsk. E mentre aumentano sconcerto e rabbia in tutto il mondo per il trattamento riservato ai corpi delle vittime della sciagura, oggi la missione Osce, accompagnata da un gruppo di ribelli pesantemente armati e nervosi, è riuscita a verificare la presenza di gran parte dei corpi delle vittime della sciagura su un treno alla stazione della città di Torez. I cadaveri hanno occupato tre carrozze del treno, apparentemente refrigerate.
Dalle ricerche effettuate, gli ispettori Osce non hanno potuto verificare il loro numero. "Abbiamo monitorato il sito in cui si trovano ora i corpi, che vengono refrigerati all'interno di tre vetture", ha riferito Alexander Hug, vicecapo della missione, aggiungendo che purtroppo non è stato possibile contare i corpi, "sarebbe troppo difficile in questa situazione". "Andare dentro le carrozze senza speciali attrezzature è impossibile. Il fetore è troppo forte", ha aggiunto Michael Bociurkiw, portavoce della missione. E se è un altro mistero quello del numero dei corpi caricati sul treno, su cui i separatisti si sono rifiutati di rispondere, lo è anche la loro destinazione. Fonti dei ribelli hanno parlato di una prima tappa a Donetsk. Altri hanno indicato come meta Kharkiv. Ma per il momento non vi sono certezze.
L'aereo della compagnia di bandiera indiana Air India proveniente da New Delhi e diretto a Birmingham "era a meno di 25 chilometri di distanza" dal Boeing malese abbattuto giovedì in Ucraina. Lo rivela oggi il quotidiano The Times of India. "Questa distanza - informa il giornale - è percorsa da un Dreamliner o Boeing 777 in appena in 90 secondi". Proprio perché era così vicino "gli uomini radar di Dnipropetrovsk hanno chiesto al pilota dell'Air India di stabilire un contatto con i piloti dell'aereo malese che non rispondevano più alle sue chiamate". Il quotidiano rivela inoltre che "minuti prima della tragedia, i piloti dell'aereo indiano hanno udito dalla radio che il controllore del traffico aereo aveva dato l'autorizzazione al MH17 per un 'rotta diretta', che consente a un aereo in volo di procedere tra due punti al di fuori del piano di rotte. Si tratta di una pratica che è comune perché permette di risparmiare carburante "ma che è stata fatale".
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