Abolizione art.18, scontro Pd-Ncd
"Si è fatto un ddl delega che si sta discutendo in Parlamento. E' giusto o no riscrivere lo statuto dei lavoratori? Sì, lo riscriviamo. E riscrivendolo pensiamo alla ragazza di 25 anni che non può aspettare un bambino perché non ha le garanzie minime, non parliamo solo dell'art. 18 che riguarda una discussione tra destra e sinistra". Così Matteo Renzi a Millennium.
La vicenda dell'abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori infiamma dunque l'agenda politica della maggioranza.
La vicenda dell'abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori infiamma dunque l'agenda politica della maggioranza.
Ncd, che nei giorni scorsi aveva proposto che il tema venisse inserito nel decreto legge cosiddetto 'Sblocca-Italia', prosegue a rilanciare l'argomento. "Pronti ad approvare subito la norma, ribadisce il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi. "Non è solo un totem della sinistra da abbattere ma è il segnale più importante per dire che il sistema italiano del lavoro è cambiato", sottolinea il ministro Maurizio Lupi. "Abolizione dell'articolo 18 entro la fine di agosto", aveva chiesto lunedi' il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
Secca la replica del vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. La questione lavoro "sarà affrontata con la delega che in questo momento e' in discussione al Senato. In quest'ambito -assicura- affronteremo senza chiusure pregiudiziali le proposte che verranno messe in campo". "Cancellarlo non migliorerebbe le cose", dice il ministro democratico Marianna Madia. "Abolirlo un errore gravissimo", commenta il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini.
Secca la replica del vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. La questione lavoro "sarà affrontata con la delega che in questo momento e' in discussione al Senato. In quest'ambito -assicura- affronteremo senza chiusure pregiudiziali le proposte che verranno messe in campo". "Cancellarlo non migliorerebbe le cose", dice il ministro democratico Marianna Madia. "Abolirlo un errore gravissimo", commenta il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini.