Casarano, CNA sulla Tap: "No al vandalismo"
CASARANO (Le) - Mai come in questi ultimi tempi si parla tanto di ambiente, inquinamento e tutela del territorio; le emergenze ambientali sono all'ordine del giorno e portate alla ribalta dai media. Tuttavia, nonostante l'importanza dell'argomento, i convegni organizzati, gli incontri con ministri e sottosegretari, la tutela dell'ambiente trova ancora troppo poco spazio, specialmente quando si va a scontrare con gli interessi politici e quelli economici; basta, a conferma di ciò, pensare che i decreti ribattezzati "sblocca Italia" tendono ad aumentare l'impatto ambientale che potrebbero avere dal punto di vista produttivo. Anche lo stesso premier non è tanto in sintonia con l'ambiente, visto che ha definito "quattro comitatini" coloro che si battono per la tutela del territorio.
Leggiamo sul giornale, qualche giorno fa, un articolo in cui viene denunciato un atto vandalico nei confronti della sede della Confindustria leccese: una scritta “No Tav e No Tap” fa bella mostra di sé per denunciare due opere da fare ad ogni costo, una delle quali distruggerà uno dei territori salentini più belli, probabilmente da tutelare e rendere fruibile 365 giorni l'anno. A prescindere dal motivo per cui l'atto è stato perpetrato la CNA Lecce condanna qualsiasi atto vandalico, ci sono altri modi per affrontare e risolvere in modo civile le questioni anche le più ostiche.
Sono ormai alcuni anni che un Comitato formato da cittadini e persone che hanno messo da parte anche il proprio ruolo istituzionale per gridare al mondo la tutela della propria terra, cercano di dire no alla costruzione di un gasdotto denominato TAP (Trans Adriatic Pipeline).
Questa imponente infrastruttura servirà ad importare gas dall'Azerbaijan all'Europa, passando per il Salento e, precisamente, tra San Foca e Torre Ruggeri, nel territorio del comune di Melendugno. Ma il gas sarà solo "di passaggio" ed in media, durante l'anno, transiteranno lungo queste "tubature" la bellezza di ben 10 miliardi di metri cubi di gas naturale.
La CNA promuove e assiste le piccole e medie imprese, gli artigiani e il territorio in cui vivono ed operano: il ruolo delle Associazioni di categoria è proprio valorizzare al meglio le risorse che si hanno a disposizione, senza intaccare in alcun modo il luogo e l'ambiente circostante.
Il Salento rappresenta oggi la meta preferita di tanti turisti; "La Repubblica", testata autorevole di livello nazionale, titolava un suo articolo apparso qualche giorno fa in questo modo: “La Puglia nelle top ten del turismo il Salento meta preferita dagli italiani ”. Un bel successo, non c'è che dire!
Siamo convinti che un territorio cresce molto di più valorizzando ciò che la natura offre: il turista cerca luoghi incontaminati, dove può passeggiare tranquillamente e godere dei profumi delle piante aromatiche, assaggiare prodotti genuini, preparati con amorevole cura dai nostri contadini (e dai nostri artigiani), i formaggi, il vino, l'olio d'oliva apprezzato da tutti e i manufatti artigianali realizzati dalle abili mani dei nostri artisti.
Non abbiamo bisogno di grandi opere che non creabno lavoro ma che, in cambio, hanno un impatto letale sull'ambiente in cui viviamo e lavoriamo. La vocazione naturale del Salento è il Turismo: se cresce, crescono con lui anche le piccole e medie imprese. E, se le offerte di beni e servizi aumentano, aumenteranno le presenze: a goderne saranno le strutture ricettive, i ristoranti e tutte le attività commerciali.
Distruggere un indotto che promette occupazione, sviluppo e salvaguardia dell'ambiente è un vero e proprio crimine: non è necessario aver conseguito il premio Nobel per comprenderlo ma molti nostri politici continuano con le aberranti scelte della "costruzione delle cattedrali nel deserto" piuttosto che permettere uno sviluppo sostenibile.
Leggiamo sul giornale, qualche giorno fa, un articolo in cui viene denunciato un atto vandalico nei confronti della sede della Confindustria leccese: una scritta “No Tav e No Tap” fa bella mostra di sé per denunciare due opere da fare ad ogni costo, una delle quali distruggerà uno dei territori salentini più belli, probabilmente da tutelare e rendere fruibile 365 giorni l'anno. A prescindere dal motivo per cui l'atto è stato perpetrato la CNA Lecce condanna qualsiasi atto vandalico, ci sono altri modi per affrontare e risolvere in modo civile le questioni anche le più ostiche.
Sono ormai alcuni anni che un Comitato formato da cittadini e persone che hanno messo da parte anche il proprio ruolo istituzionale per gridare al mondo la tutela della propria terra, cercano di dire no alla costruzione di un gasdotto denominato TAP (Trans Adriatic Pipeline).
Questa imponente infrastruttura servirà ad importare gas dall'Azerbaijan all'Europa, passando per il Salento e, precisamente, tra San Foca e Torre Ruggeri, nel territorio del comune di Melendugno. Ma il gas sarà solo "di passaggio" ed in media, durante l'anno, transiteranno lungo queste "tubature" la bellezza di ben 10 miliardi di metri cubi di gas naturale.
La CNA promuove e assiste le piccole e medie imprese, gli artigiani e il territorio in cui vivono ed operano: il ruolo delle Associazioni di categoria è proprio valorizzare al meglio le risorse che si hanno a disposizione, senza intaccare in alcun modo il luogo e l'ambiente circostante.
Il Salento rappresenta oggi la meta preferita di tanti turisti; "La Repubblica", testata autorevole di livello nazionale, titolava un suo articolo apparso qualche giorno fa in questo modo: “La Puglia nelle top ten del turismo il Salento meta preferita dagli italiani ”. Un bel successo, non c'è che dire!
Siamo convinti che un territorio cresce molto di più valorizzando ciò che la natura offre: il turista cerca luoghi incontaminati, dove può passeggiare tranquillamente e godere dei profumi delle piante aromatiche, assaggiare prodotti genuini, preparati con amorevole cura dai nostri contadini (e dai nostri artigiani), i formaggi, il vino, l'olio d'oliva apprezzato da tutti e i manufatti artigianali realizzati dalle abili mani dei nostri artisti.
Non abbiamo bisogno di grandi opere che non creabno lavoro ma che, in cambio, hanno un impatto letale sull'ambiente in cui viviamo e lavoriamo. La vocazione naturale del Salento è il Turismo: se cresce, crescono con lui anche le piccole e medie imprese. E, se le offerte di beni e servizi aumentano, aumenteranno le presenze: a goderne saranno le strutture ricettive, i ristoranti e tutte le attività commerciali.
Distruggere un indotto che promette occupazione, sviluppo e salvaguardia dell'ambiente è un vero e proprio crimine: non è necessario aver conseguito il premio Nobel per comprenderlo ma molti nostri politici continuano con le aberranti scelte della "costruzione delle cattedrali nel deserto" piuttosto che permettere uno sviluppo sostenibile.