Centro Ricerche Bonomo: si riparte dalla Fondazione e dai camici bianchi

Quello che fino a ieri era un Centro Ricerche chiuso e dal destino apparentemente incerto, da oggi torna finalmente nel pieno delle sue attività. Ricerca, innovazione e valorizzazione delle vocazioni agricole del territorio faranno così dell'ex Centro Ricerche Bonomo, ormai assorbito dalla neonata Fondazione “Bonomo per la ricerca in agricoltura”, un vero e proprio fiore all'occhiello della Provincia di Barletta - Andria - Trani. Nella stessa struttura ai piedi del Castel del Monte, oggi conferenza stampa con cui, di fatto, si è dato avvio alle attività della struttura. «Rilanciare il Centro Ricerche Bonomo era uno dei punti programmatici prioritari di tutti i candidati alla Presidenza della Provincia del 2009. Ed è stata una volontà perseguita in questi anni dall’intero Consiglio provinciale, che oggi portiamo a compimento - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Ventola -. Per riuscire in questo intento occorreva però capire con precisione cosa fosse accaduto in passato, dove una gestione forse un po’ troppo leggera ha rischiato di veder disperdere l’eccellente know-how e le tante professionalità che vi hanno prestato servizio». Decisivo, dunque, il ruolo della Provincia, che ha così avviato un nuovo percorso costituendo la Fondazione “Bonomo per la ricerca in agricoltura”, presieduta da Gianluca Nardone (Professore ordinario in Economia ed estimo rurale dell’Università degli Studi di Foggia), che alla pari di tutto il Consiglio di Amministrazione opererà in maniera completamente gratuita «Oggi finalmente si riapre - ha proseguito, soddisfatto, il Presidente Ventola -. Finalmente sono rientrati in servizio i ricercatori e nei prossimi giorni toccherà ai primi amministrativi e cercheremo, come da volontà espressa dal Consiglio provinciale, di impiegare prioritariamente chi già lavorava nel Centro Ricerche Bonomo. A tutti i dipendenti, che in questi anni hanno vissuto periodi davvero durissimi, va il nostro ringraziamento per aver attesto con pazienza questo momento». Grazie alla piena collaborazione col distretto agroalimentare del territorio, intanto, la Fondazione ha ottenuto finanziamenti dalla Regione Puglia per ben quattro progetti, entrando, di fatto, nel pieno della sua attività di ricerca. «Fino al giugno del 2015 lavoreremo, insieme ad aziende agricola ed alle imprese locali, sulle principali peculiarità del territorio: uva da tavola, carciofi, albicocche, prodotti cerealicoli e filiera floricola - ha spiegato il Presidente della Fondazione “Bonomo” Gianluca Nardone -. Contiamo inoltre di assumere anche altri ricercatori. Senza l’appoggio della Provincia di Barletta - Andria - Trani, del Comune di Andria e della Provincia di Bari, non avremmo potuto dare avvio a questa iniziativa. Abbiamo inoltre chiesto al più importante ricercatore della Puglia, Angelo Visconti, per 25 anni Direttore del Cnr Agroalimentare, di assumere la direzione scientifica e di collaborare per drenare ulteriori risorse». «Il Comune di Andria sosterrà la fondamentale attività di ricerca per innovare in un settore strategico del comparto economico-produttivo di tutta Italia - ha invece affermato il Sindaco di Andria Nicola Giorgino -. Faccio i complimenti alla Provincia per l’esempio di buona amministrazione che ha saputo dare e per aver resettato lo strumento di programmazione, investendo nelle finalità del Crb. Oggi è infatti sempre più necessario investire in innovazione e ricerca, soprattutto nel comparto agroalimentare. Il Comune, nelle forme che la legge riterrà opportune, sosterrà questi progetti di ricerca perché siamo convinti di dover investire risorse per innovare il comparto agroalimentare e produttivo». Il Consigliere regionale Ruggiero Mennea, delegato dall’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, ha ringraziato «quanti in questi anni si sono adoperati per tenere in vita la speranza di riaprire il Centro. A cominciare dal Presidente Ventola, che ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione ad un problema che sembrava destinato ad essere abbandonato. Questo è servito anche a preservare la memoria della famiglia Bonomo, che ha voluto donare a questa città ed a tutto il territorio una struttura perché fosse utilizzata per dare quella marcia in più al settore agroalimentare». L’Assessore all’Innovazione agricolo-aziendale della Provincia di Bari Francesco Caputo ha invece definito quella odierna come una «bella pagina di buona politica. Speriamo che questa iniziativa possa camminare con le proprie gambe dando lustro a questo territorio».

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