Corsano, “Differenziata? La colpa è dei cittadini”

di Cosimo De Marco - Per poter ridurre le spese al proprio Comune occorrerebbe che all’origine, cioè nella consegna della spazzatura ci fosse, da parte dei cittadini, più consapevolezza sulla differenziata. In questo modo gli operatori finali, cioè quelli addetti alla selezione del materiale consegnato, farebbero meno lavoro, fatto meglio, con evidente risparmio di denaro, sia all’impresa sia ai Comuni interessati. Purtroppo durante il lavoro svolto ogni mattina ci accorgiamo che ciò non avviene per niente. I cittadini sono distratti, consegnano in un giorno materiali tra loro differenti, rendendo così difficile tutto e con ulteriore aggiunta di costi che ricadrebbero su loro stessi allorquando i Comuni interessati, per riflesso, sarebbero costretti ad aumentare ulteriormente le tasse del settore per rientrare nelle perdite. Noi addetti alla raccolta lo diciamo di continuo ai cittadini che questo non è un buon modo di fare e di collaborare meglio onde evitare tra l’altro la possibile non raccolta del materiale suddetto come necessaria forzatura a questa continua ‘distrazione e sordità’. Tutto questo per una più armonica relazione tra le parti e realizzazione di significate riduzioni delle tasse interessate, oggi Tarsu, domani Tasi, considerata a quanto si dice più gravosa per i cittadini. Vi sono poi problemi sulla distribuzione delle ore lavorative (minuti tolti: dalle tre ore e 20 a tre ore) che hanno portato ad un pesante contenzioso, ancora in corso, con la ditta del signor Cosimo Bianco. Si rileva poi che alcuni operatori ecologici svolgono dopo le tre ore stabilite straordinari di lavoro per altri 30 minuti senza alcuna remunerazione. Tutto questo non è accettabile sia per una palese divisione tra i lavoratori stessi, sia dal punto di vista sindacale che legale. Se le tre ore non bastano come più volte è stato detto, occorrerebbe che il tempo richiesto fosse distribuito in modo equilibrato su tutti gli addetti alla raccolta differenziata e naturalmente pagato. E’ tempo quindi di dire basta a questo stato di cose. Si esortano pertanto tutti gli operatori alla lotta e all’unità tra di loro per avere finalmente un contratto completo di sei ore e rendere veramente un migliore servizio all’utenza. Inoltre, si sottolinea che il camion della spazzatura, a Corsano, a volte viene lasciato pieno nei pressi di una fabbrica (tomaificio ? o cravattificio?) zona industriale (di Gagliano) liberando odori sgradevoli sentiti maggiormente dalle maestranze durante la pausa di riposo e merenda.