di Pierpaolo De Natale - Jerry Calà ha fatto recentemente parlare di sè a seguito di quanto postato online per l'Ice Bucket Challenge. Il cabarettista e attore catanese, al contrario di quanti hanno preferito accodarsi alla massa di secchiate d'acqua fredda, ha scelto di rispondere con un gesto pratico alla sfida e ha pubblicato l'importo della donazione da lui fatta alla AISLA ONLUS.
Innanzitutto, impossibile non chiederti il perchè della tua scelta in merito all'ice bucket challenge.
Guarda, è semplicissimo. Io quel giorno lì, siccome vedevo che tutti facevano questa cosa dell'ice bucket challenge, notavo che da nessuna parte veniva postato il modo per fare velocemente online una donazione. Allora ho scritto sia su Twitter che su Facebook che andavano benissimo le secchiate, ma che occorreva che qualcuno indicasse il modo per fare l'offerta. Dopo questo ci sono state un po' di reazione e qualcuno ha anche detto "tu ci metti come donare, ma che fai? Tu non sganci niente?", sai i soliti a cui non va mai bene niente. Al che ho detto: io sono uno che a quello che dico faccio seguire le azioni e allora ho deciso di pubblicare la mia offerta. Non mi sembra niente di male, anzi, l'ho premesso, ho scritto "forse qualcuno dirà che non è molto elegante, che sono un po' cafone", ma io rendo trasparente la mia offerta. Ci sono state varie reazioni, chi mi ha osannato per il gesto pratico, chi ha detto che l'ho fatto per farmi vedere. Chi se ne frega, ben venga un po' di cafoneria e anche un po' di esibizionismo, se questo porta acqua - non quella dei secchi - ma acqua vera, quindi soldi, alla causa. Io ho fatto di cuore una cosa che sentivo. Siccome ci sono i soliti criticoni, ho fatto vedere quanto ho donato. Che gli altri facciano come vogliono, che dicano che non è elegante, ma a me non frega niente. Io credo che questa cosa sia servita e talmente è stata seguita che ho avuto cinque milioni di visualizzazioni su Facebook e in qualche giorno, dalle misere trenta mila euro dell'altro ieri, oggi siamo a più di duecentocinquantamila euro. Se ho fatto partire questa cosa qua, sono felice di essere un po' cafone e mi aspetto che ci siano colleghi molto più ricchi di me e che siano anche più cafoni di me. Io l'ho fatto anche per questo: in America questa roba qui ha fruttato milioni di soldi, ma in Italia mi sembra che le secchiate abbiano avuto tanti magri risultati, quindi ho fatto questo per provocazione. Secondo le mie possibilità ho fatto una giusta offerta.
Siamo quasi giunti al termine di queste vacanze estive, considerando i numerosi film in cui hai recitato - da "Abbronzatissimi" a "Piano vacanze" - come pensi sia cambiata l'estate degli Italiani?
Beh, l'estate degli Italiani è sostanzialmente cambiata nella lunghezza. Quando ero bambino io, si partiva per il mese al mare, per la vacanza lunga, oggi si fa solo qualche weekend tra Giugno e Luglio; le vacanze si sono ridotte per via delle poche possibilità economiche e al massimo possono durare otto o nove giorni.
Magari la gente una volta in vacanza si rilassava di più, mentre oggi vedo che la gente sotto gli ombrelloni - con l'avvento di smartphone e tablet - continuano a mantenere rapporti con le sede di lavoro, si rilassano certamente meno di quando c'era il telefono a casa.
In merito alla tua carriera professionale, invece, quali sono i tuoi prossimi appuntamenti con il pubblico e quali i tuoi progetti futuri?
Io sono in continua tournée. Adesso vado a Forte dei Marmi, ora sono in Sardegna, dove ho finito l'ultimo spettacolo sabato sera. Mercoledì e giovedì faccio il mio show a La Capannina di Forte dei Marmi. Il 30 sarò a Milano Marittima al Pacifio Dinner. Quest'autunno continuerò un po' di tournée teatrale come ho fatto l'anno scorso. Poi c'è in ballo un film che forse girerò, ma ancora non dico niente, c'è in progetto un bel film con vecchi amici comici.
Innanzitutto, impossibile non chiederti il perchè della tua scelta in merito all'ice bucket challenge.
Guarda, è semplicissimo. Io quel giorno lì, siccome vedevo che tutti facevano questa cosa dell'ice bucket challenge, notavo che da nessuna parte veniva postato il modo per fare velocemente online una donazione. Allora ho scritto sia su Twitter che su Facebook che andavano benissimo le secchiate, ma che occorreva che qualcuno indicasse il modo per fare l'offerta. Dopo questo ci sono state un po' di reazione e qualcuno ha anche detto "tu ci metti come donare, ma che fai? Tu non sganci niente?", sai i soliti a cui non va mai bene niente. Al che ho detto: io sono uno che a quello che dico faccio seguire le azioni e allora ho deciso di pubblicare la mia offerta. Non mi sembra niente di male, anzi, l'ho premesso, ho scritto "forse qualcuno dirà che non è molto elegante, che sono un po' cafone", ma io rendo trasparente la mia offerta. Ci sono state varie reazioni, chi mi ha osannato per il gesto pratico, chi ha detto che l'ho fatto per farmi vedere. Chi se ne frega, ben venga un po' di cafoneria e anche un po' di esibizionismo, se questo porta acqua - non quella dei secchi - ma acqua vera, quindi soldi, alla causa. Io ho fatto di cuore una cosa che sentivo. Siccome ci sono i soliti criticoni, ho fatto vedere quanto ho donato. Che gli altri facciano come vogliono, che dicano che non è elegante, ma a me non frega niente. Io credo che questa cosa sia servita e talmente è stata seguita che ho avuto cinque milioni di visualizzazioni su Facebook e in qualche giorno, dalle misere trenta mila euro dell'altro ieri, oggi siamo a più di duecentocinquantamila euro. Se ho fatto partire questa cosa qua, sono felice di essere un po' cafone e mi aspetto che ci siano colleghi molto più ricchi di me e che siano anche più cafoni di me. Io l'ho fatto anche per questo: in America questa roba qui ha fruttato milioni di soldi, ma in Italia mi sembra che le secchiate abbiano avuto tanti magri risultati, quindi ho fatto questo per provocazione. Secondo le mie possibilità ho fatto una giusta offerta.
Siamo quasi giunti al termine di queste vacanze estive, considerando i numerosi film in cui hai recitato - da "Abbronzatissimi" a "Piano vacanze" - come pensi sia cambiata l'estate degli Italiani?
Beh, l'estate degli Italiani è sostanzialmente cambiata nella lunghezza. Quando ero bambino io, si partiva per il mese al mare, per la vacanza lunga, oggi si fa solo qualche weekend tra Giugno e Luglio; le vacanze si sono ridotte per via delle poche possibilità economiche e al massimo possono durare otto o nove giorni.
Magari la gente una volta in vacanza si rilassava di più, mentre oggi vedo che la gente sotto gli ombrelloni - con l'avvento di smartphone e tablet - continuano a mantenere rapporti con le sede di lavoro, si rilassano certamente meno di quando c'era il telefono a casa.
In merito alla tua carriera professionale, invece, quali sono i tuoi prossimi appuntamenti con il pubblico e quali i tuoi progetti futuri?
Io sono in continua tournée. Adesso vado a Forte dei Marmi, ora sono in Sardegna, dove ho finito l'ultimo spettacolo sabato sera. Mercoledì e giovedì faccio il mio show a La Capannina di Forte dei Marmi. Il 30 sarò a Milano Marittima al Pacifio Dinner. Quest'autunno continuerò un po' di tournée teatrale come ho fatto l'anno scorso. Poi c'è in ballo un film che forse girerò, ma ancora non dico niente, c'è in progetto un bel film con vecchi amici comici.