di Luigi Laguaragnella - In un paese in cui solo un italiano su due è lettore e i bambini e gli adolescenti alzano il dato, nonostante il 40% dei minori non prenda un libro in mano nell’arco di 365 giorni (secondo alcune statistiche dell’Istat effettuate tra il 2012 e il 2013), una famiglia su dieci non possiede un libro in casa ed infine poco più del 30% degli abitanti del Sud e delle Isole è lettore più o meno assiduo, non è moralistico sperare che almeno nei mesi estivi, sotto l’ombrellone, gli italiani portino con sé un libro, da poter sfogliare, mentre stesi al sole, si abbronzano fino a sudare. Un po’ di ombra sul viso provocata da un libro in mano, senza dubbio, non farebbe male alla testa.
In Puglia (che, sbirciando i dati Istat è tra i primi posti per dati negativi), terra di bel sole e mare cristallino, il numero esiguo dei lettori sembra essere mascherato dalle numerose manifestazioni letterarie che da giugno a settembre hanno come sede gli affascinanti scenari dei Comuni della provincia, popolando piazze e viuzze, richiamando addirittura l’interesse del panorama letterario nazionale. E così è stato: basta ricordare il recente “Libro possibile” di Polignano che ha ospitato duecento personaggi tra autori, editori e specialisti del settore, in una kermesse di presentazioni di libri in ogni scorcio del paese, in maniera così calzante da perdersi… in un mare di libri e di parole, a confermare che alcuni conti non quadrano nel rapporto tra scrittori e lettori.
Commenti a parte, l’esperienza del “Libro possibile” è positiva e propositiva dell’importanza della lettura e della conseguente capacità di essere comunità e creare dibattito. Per questo ben vengano tali iniziative, soprattutto in Puglia, dove il libro sarà ancora protagonista in appuntamenti irrinunciabili per la regione: “Il libro nel borgo antico” a Bisceglie a fine agosto e “Lector in fabula” a Conversano a metà settembre. Si tratta di manifestazioni ufficiali, si potrebbe dire per appassionati di lettura, eppure gli sforzi degli operatori devono tendere ad avvicinare nuovi lettori, attraverso proposte e idee creative che già da qualche tempo girano (nel senso letterale del termine) in lungo e in largo per la nostra regione nel tentativo di valorizzare un settore in continua decadenza. Quello che serve, infatti, è creare attività di promozione alla lettura che provochino il desiderio di leggere, prima che comprare libri. Promuovere i libri significa incontrarsi, raccontare, muoversi. Nel privato, soprattutto grazie alla mediazione del web (per alcuni ancora causa della crisi della vendita di libri, per altri possibilità di nuove professionalità soprattutto nel campo editoriale: quando terminerà questo dibattito, probabilmente non ci sarà più crisi per il patrimonio librario…) esiste un mondo che punta a valorizzare libri e lettori, ci sono persone che inventano strumenti e tecniche per portare il mondo della lettura fuori dai soliti contesti come casa e scuola (sono i luoghi in cui, forse, anziché togliere la voglia di leggere, come spesso accade, dovrebbero invogliare…). L’obiettivo, come già detto, oggi, non è soltanto comprare libri, ma creare lettori e per questo sono nate le forme di scambio, prestito, bookcrossing (l’inglese “fa più moda” in questi casi…): è partita quest’estate l’iniziativa “Tipi da spiaggia” sui litorali della provincia. Da Molfetta a Savelletri, da Castellaneta a Margherita di Savoia fino a settembre, alcuni lidi si sono trasformati anche in biblioteche balneari. Il bagnante può prendere in prestito un libro e tenerlo per tutto il tempo che ritiene necessario. Sono baresi le case editrici che hanno aderito all’iniziativa tipi da spiaggia. Può sembrare una moda, ma leggere sotto l’ombrellone non può ritenersi sconsigliabile. Ovviamente i lettori, successivamente, potranno commentare i propri libri sul web, creando una piazza virtuale con l’hashtag #tipidaspiaggia.
Purtroppo, iniziative del genere, catturano soprattutto l’attenzione attraverso i social network e quella fetta di lettori di quotidiani sembra arrivare in ritardo alla notizia. Oppure viene a conoscenze di realtà meritevoli esclusivamente per un fatto di cronaca come quello alle porte dell’estate accaduto alle operatrici del progetto “Librolab” la biblioteca itinerante che subendo il furto del furgoncino non poteva portare libri in giro per Bari animando e sollecitando la fantasia dei bambini. Per fortuna la “biblioteca su quattro ruote” è stata ritrovata ed è già in strada per nuovi “lidi”. Nella zona di Trani un esperimento simile è il BibloApeCar, un tre ruote pieno di scaffali di libri che per tutta l’estate sosterrà nella villa comunale pronto ad accogliere i piccoli lettori. E successivamente farà tappa nel Castello in occasione dei “Dialoghi di Trani” (altra manifestazione letteraria storica per la Puglia) a settembre.
Senza dubbio esistono altre originali e illuminanti idee per la promozione della lettura e per aumentare il numero dei lettori: sono iniziative che essenzialmente partono dal privato, un sottosuolo animato che muove e scuote la “cultura ufficiale”. Esperimenti di gruppi di lettura, bookcrossing, letture animate, se messi in rete, sono una risorsa da investire non solo “a progetto”. Partendo dal libro, rappresentano la comunità che si incontra, che genera pensiero. Sorprende che la promozione della lettura coinvolga maggiormente i piccoli centri e non la città di Bari: è raro vedere per le strade del centro del capoluogo attività “librarie”. Anche se occorre ricordare che al Parco 2 Giugno nella Biblioteca dei Ragazzi sono numerosi i progetti di lettura per i più piccoli.
Ebbene sì, quel dato Istat elevato grazie al numero di bambini-lettori è un segnale che qualcosa va cambiato nel sistema della didattica e che nel processo culturale, in cui la Puglia si trova, vanno incentivate le idee che per quanto originali e semplici allo stesso tempo, rappresentano la giusta rotta da seguire.
L’attività di promozione alla lettura può sembrare soltanto una moda perché valorizza anche il contesto in cui i libri vengono portati, rendendo, agli occhi di esperti, la lettura un contorno, ma accende la curiosità, aiutando, perché no, a comprare più libri.
L’estate da leggere non è una moda: sulla cresta dell’onda promuovendo la lettura in giro per la Puglia
diRedazione
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