No triv Bari all'attacco, 'Amministratori silenziosi e propaganda regionale'

BARI - A più di una settimana dalla scadenza per l’invio delle osservazioni al Ministero dell’Ambiente verso le quattro richieste d’ispezione nell’Adriatico della Global Petroleum Limited, il Coordinamento No Triv Terra di Bari prende atto che ai proclami della Regione Puglia non sono seguiti atti concreti ed istituzionali, parimenti, notiamo lo stesso “andazzo” nell’attività amministrativa dei comuni coinvolti direttamente dalle richieste. Solo Molfetta e Mola hanno licenziato, rispettivamente, una delibera di consiglio comunale ed una delibera di giunta, il cui contenuto, però, non ci convince, dato che nessuno dei due atti fa proprie le osservazioni presentate anche dal Coordinamento oltre che dagli altri singoli e gruppi organizzati, rimandando all’ azione dei rispettivi sindaci la nascita di un tavolo comune con gli paesi interessati per “la presentazione congiunta delle osservazioni e per l’individuazione di eventuali carenze normative nella documentazione presentata, anche attraverso la nomina di professionisti specifici, nonché di eventuali ulteriori iniziative che si dovessero rendere necessarie” (Comune di Molfetta) o “di dare mandato al Sindaco ad attivarsi e farsi promotore, in ogni sede istituzionale utile, con la massima urgenza, con i Sindaci dei Comuni interessati dalle attività della Global Petroleum (Giovinazzo, Bari, Mola di Bari, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi, San Pietro Vernotico e Torchiarolo) per la costituzione di un tavolo congiunto al fine di fronteggiare tale problematica” (Comune di Mola).

Attendiamo la pubblicazione sul sito del Ministero delle osservazioni che avrebbero presentato i comuni di Monopoli e Fasano come si evince dai comunicati stampa ufficiali.

Prendendo spunto da quanto deliberato, chiediamo ai comuni che si sono esposti l’immediata convocazione di un tavolo istituzionale che metta insieme amministrazioni, movimenti, associazioni di categoria, singoli e si occupi di estendere l’informazione nelle comunità interessate, di stimolare il dibattito, di mobilitare le parti sociali e di aprire la riflessione con i prossimi candidati alla presidenza della Regione Puglia chiedendo loro non solo d’esprimersi in merito alle molte richieste di ispezione e trivellazione operate dalle multinazionali del petrolio e del gas sul nostro territorio, ma di chiarire una volta per tutte le reali volontà di sviluppo di cui tutti i candidati si fanno portatori, possibilmente disinnescando il perpetuo ricatto tra salute e lavoro (vedi Taranto).

Ci sembra giunto il momento in cui le varie “maschere” vadano tolte e, al di là dei proclami, sia fatta chiarezza sulle scelte energetiche, economiche ed ambientali dei governi passati e presenti da parte dei prossimi candidati al ruolo di governatore della Regione Puglia.

Noi proseguiremo nel percorso di coinvolgimento dal basso, ripartendo da Molfetta e Giovinazzo su stimolo dei gruppi da cui è partito questo coordinamento e lo faremo giovedì 4 settembre.

Questo primo passo di una seconda fase sarà volto ad un maggior coinvolgimento degli altri gruppi che, a vario titolo, hanno sollecitato i loro territori.

Pensiamo che un coordinamento delle forze che si riconoscano in una vertenza comune e con un simbolo unitario, il “No Triv”, sia base essenziale per evitare fughe in avanti o comportamenti ondivaghi, consapevoli dell’importanza della posta in palio e di possibili strumentalizzazioni elettorali.
A riferirlo in una nota il coordinamento No Triv Terra di Bari Gruppo Molfetta-Giovinazzo.

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