Primarie per il sindaco di Altamura. Portoghese (Pd): “le faremo se non ci sarà un nome condiviso dall’intera coalizione”
Agostino Portoghese |
Impegnato in prima linea su diverse tematiche ha partecipato all’organizzazione della Marcia della Pace Gravina-Altamura del 2005 ed è stato tra i promotori del Corteo della Legalità tenutosi ad Altamura nel 2012. Dopo esser stato Responsabile Organizzazione del Pd altamurano nella Segreteria Cornacchia ne è diventato Segretario all’unanimità nel 2013. E’ Dottore in Economia e Commercio con un Master in revisione aziendale. Oggi lavora come precario nell’ufficio Finance di un’azienda nel barese.
D.: Signor Portoghese, eccole la domanda di rito nell’approssimarsi della scadenza di questo torno elettorale: Mario Stacca ha governato bene o male? Il suo Governo ha fatto tutto ciò che poteva e doveva oppure no?
R.: Il Governo di Stacca è stato, senza dubbio, il peggiore che questa Città abbia mai avuto. Non lo dicono unicamente le forze politiche di opposizione, lo avvertono i cittadini. Provi a chiedere ad un altamurano la prima cosa che ricordi fatta dal Governo di centro-destra e ascolterà le risposte. Altamura ha perso di credibilità in Provincia e in Regione, siamo tra i Comuni con le tasse più alte e abbiamo rinunciato a decine di finanziamenti comunitari e regionali. Una Città raggirata per dieci lunghi anni - tutti ricordano la promessa dei 3000 posti di lavoro fatta da Stacca nel 2010 - che ha bisogno di un riscatto sociale e di una nuova stagione amministrativa.
D.: Il successore di Mario Stacca. Sono voci assai marcate che, per fine di anno, il Partito Democratico di Altamura dovrebbe indire regolari elezioni primarie per l’individuazione del proprio candidato alla carica di Primo Cittadino. Si fanno almeno tre nomi. Anzitutto c’è il suo stesso, ossia quello del segretario cittadino del Partito Democratico. L’altro nome è quello dell’avvocato e Consigliere regionale Michele Ventricelli, favorito dall’ala sinistra dello schieramento di centro-sinistra. Infine non si esclude l’asso nella manica dell’onorevole Liliana Ventricelli, che rappresenterebbe, se eletta, la seconda donna alla guida della Città dopo il caso di Rachele Popolizio.
R.: Il Partito Democratico è stato chiaro sull’organizzazione delle primarie. Le faremo se non ci sarà un nome condiviso dall’intera coalizione. Nomi in campo al momento non ci sono e non ci saranno fino a quando non si concluderà il lavoro sulla piattaforma programmatica. Solo allora, in maniera a mio parere spontanea, sceglieremo la persona che rappresenterà meglio quella proposta politica. Ma sono certo che stavolta, oltre al candidato Sindaco, ci sarà una validissima squadra che rappresenterà tutte le forze migliori della Città.
D.: Cosa le viene da pensare osservando da vicino questa Maggioranza, vale a dire quella che sostiene l’attuale Governo municipale? Ma non dimentichi di parlarci anche della cosiddetta Minoranza, compresa quella d’immigrazione.
R.: Osservando la Maggioranza di centro-destra avverto profondo sconforto. Se le è capitato di seguire le sedute di Consiglio comunale avrà notato che nessuno dei consiglieri della destra altamurana, salvo piccole e studiate eccezioni, ha da dire qualcosa nei dibattiti consiliari. Sono muti, comodamente stesi sulle loro poltrone, quasi scocciati nel rappresentare centinaia di cittadini che guardano Canale2 e li hanno votati. Si riuniscono solo per approvare pacchetti di proposte studiate a tavolino nei giorni precedenti frutto di promesse, accordi politici e solite logiche clientelari. Si suddividono in gruppi e sottogruppi pur di piazzare la loro pedina in giunta, il loro assessore nullafacente che paghiamo tutti noi.
Il centrosinistra consiliare si è contraddistinto per presenza, studio, proposta, approfondimento. Lo testimoniano i fatti. Guardi per ultimo la proposta sulla trasformazione da diritto di superficie in diritto di proprietà frutto di un lavoro lungo con gli uffici comunali, di dedizione e soprattutto di mediazione. Abbiamo condotto un’opposizione responsabile votando favorevolmente i provvedimenti di interesse generale. Sono soddisfatto e li ringrazio di cuore per il lavoro svolto.
I cosiddetti transfughi, Fratelli d’Italia e Movimentiamoci, hanno condotto un’opposizione aspra ma se, come sospetta qualcuno, ritorneranno alla corte di Stacca e Forza Italia faranno impallidire i peggiori trasformisti.
D.: Come ha letto le dimissioni di Donato Piglionica?
R.: Non le ho lette, le ho semplicemente rispettate.
D.: A suo parere quale sarà la problematica più urgente che il prossimo nuovo sindaco dovrà affrontare e da cosa dovrà sommamente guardarsi se vorrà reggere o galleggiare per i prossimi anni?
R.: L’emergenza lavoro. Come Partito Democratico in collaborazione con la Confconsumatori abbiamo cercato di dare un piccolissimo segnale costituendo una piccola cooperativa sociale con i disoccupati che quotidianamente ci chiedono un aiuto ma il problema andrebbe affrontato in tutta la sua complessità. Pensiamo ad un nuovo Piano per il turismo che abbracci la valorizzazione dell’agro-alimentare, del patrimonio artistico-culturale e rilanci una visione complessiva del territorio con i paesi limitrofi. Un Piano infrastrutturale che porti nel giro di due anni ad un investimento su mobilità e servizi. Un Piano sull’edilizia, settore in difficoltà ma che merita una proposta all’avanguardia in termini di eco-sostenibilità. Riattiveremmo una buona fetta di economia cittadina. Non possiamo più accettare supinamente l’esodo dei giovani laureati verso il Nord o l’estero, ne tantomeno aiutare i disoccupati con azioni di assistenzialismo spicciolo come abbiamo visto questi anni. Il lavoro che avremo dal 2015 in poi non permetterà nessun galleggiamento ma una concentrazione degli sforzi per la rinascita altamurana.
D.: Il coordinamento del centro-sinistra altamurano ha recentemente diramato un comunicato che chiama a raccolta le forze progressiste del paese intorno ad “un progetto civico, aperto e inclusivo” con lo scopo di realizzare una “proposta politica di rilancio per Altamura”. Si fa richiamo, invero, ad alcuni pilastri programmatici che, però, guardacaso, somigliano fortemente o, addirittura, sono identici a quelli del centro-destra cittadino. Ha senso ma, soprattutto, è normale che due schieramenti propongano le stesse cose?
R.: Non ho letto, ne ascoltato nessun tipo di proposta programmatica da parte del centro-destra. La riterrei un controsenso visti i dieci anni di Governo e tutte le promesse mancate. Noi abbiamo lanciato una proposta antitetica al modo di governare della destra e abbiamo chiarito alla Città e a tutti quelli che si uniranno in questo percorso, quali saranno le nostre priorità. Tutte proposte legate una all’altra, tutte imprescindibili. Il centro-destra non so con quale valutazione potrà ripresentarsi programmaticamente.
D.: Politica nazionale. Quanto c’è di vero nell’accusa di cesarismo rivolta a Matteo Renzi? Il modo di fare dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri è la chiave vincente delle riforme, oppure davvero il Parlamento è diventato una cornice funzionale alle decisioni del Governo? E ancora: cosa suggerirebbe ai cittadini altamurani di fronte all’annunciato arrivo di tasse dalle proporzioni ciclopiche per l’Autunno da parte di Roma e di altre sostanziose da parte del Governo municipale, sulle quali è stato gettato un allarme esplicito già da parte di Consiglieri comunali durante il mese di Luglio?
R.: Il Parlamento è organo costituzionalmente funzionale all’elaborazione legislativa. Tuttavia il Presidente Renzi ha bisogno di correre incontro al cambiamento e di accelerare il passo. Lo chiede il Paese, gliel’ha testimoniato con il 40% delle ultime elezioni. Ovviamente le risposte devono essere calibrate, condivise con un largo numero di forze parlamentari e non possono esser bloccate. Non c’è più tempo.
Le imposte dovranno esser gestite dall’ente comunale. Il lavoro sulla Tasi, ad esempio, in alcuni comuni si sta gestendo bene attraverso un’ottima ripartizione proporzionale tra chi possiede di più e chi meno. Spero che se ne prenda coscienza anche a livello comunale insieme alla gestione dell’ecotassa e di altre imposte. Tutto questo purtroppo non è ancora materia affrontata adeguatamente nel Consiglio comunale e rischia, se non esaminato puntualmente, di diventare una scure sulle tasche degli altamurani.