di Mauro Guitto - In Italia si contano circa 11 milioni di fumatori, 5 dei quali sono di sesso femminile.
Fumare fa male. Lo sappiamo tutti e lo sappiamo da anni ma molti ancora ignorano (volutamente e non) che non fumare respirando il fumo di chi fuma fa altrettanto male.
L’AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) lancia l’allarme con i dati di una indagine presentati ai giornalisti a Milano conclusasi a luglio 2014 e che ha preso in esame tremila cittadini.
L’indagine rientra nella campagna nazionale di sensibilizzazione sulla patologia promossa dall’AIOM con il patrocinio della Fondazione “Insieme contro il Cancro” e dell’associazione dei pazienti “WALCE Onlus” (che sensibilizza le donne nei confronti del notevole aumento di tumori del polmone nella popolazione femminile, sostiene i pazienti e trasmette informazioni per la prevenzione, diagnosi e terapia).
Il Presidente dell’AIOM, il prof. Carmine Pinto, nonché Direttore Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, spiega che ogni anno il tumore al polmone è la terza neoplasia più frequente dopo quella al colon retto e al seno.
Tra gli intervistati il 59% ritiene che coloro che si ammalano siano fumatori invece il professore ricorda che il 90% del totale dei decessi per tumore del polmone sia determinato dalla respirazione del fumo di sigarette di chi fuma e di chi non fuma. Infatti ricorda che il fumo passivo provoca rappresenta il fattore inquinante principale degli ambienti chiusi e provoca nel mondo oltre 600mila morti l’anno.
L’AIOM ha predisposto due opuscoli informativi che saranno distribuiti nei centri oncologici e negli ambulatori dei medici di medicina generale di tutta Italia per informare e sensibilizzare i cittadini sulla pericolosità del fumo passivo e attivo. Gli opuscoli orienteranno anche pazienti e familiari ad affrontare la malattia con dei consigli.
Il professore annuncia che a Ottobre partirà un tour di sensibilizzazione in otto regioni d’Italia durante il quale interverranno oncologi e rappresentanti delle Istituzioni sanitarie.
Il prof. Francesco Cognetti, presidente di “Insieme contro il Cancro” sottolinea la necessità di estendere i divieti di fumare anche in tutti gli ambienti chiusi e quelli solitamente affollati come le automobili, le spiagge, gli stadi e i parchi. Luoghi che diventano come delle camere a gas pericolosissime soprattutto per donne gravide, bambini e anziani.
Cognetti prosegue evidenziando altri dati statistici grazie ai quali si evidenzia che la ricerca sta facendo passi avanti e sta consentendo la somministrazione di terapie più efficaci che hanno aumentato di alcuni punti percentuali il numero di persone che hanno superato la soglia dei 5 anni senza subire ricadute.
Fumare fa male. Lo sappiamo tutti e lo sappiamo da anni ma molti ancora ignorano (volutamente e non) che non fumare respirando il fumo di chi fuma fa altrettanto male.
L’AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) lancia l’allarme con i dati di una indagine presentati ai giornalisti a Milano conclusasi a luglio 2014 e che ha preso in esame tremila cittadini.
L’indagine rientra nella campagna nazionale di sensibilizzazione sulla patologia promossa dall’AIOM con il patrocinio della Fondazione “Insieme contro il Cancro” e dell’associazione dei pazienti “WALCE Onlus” (che sensibilizza le donne nei confronti del notevole aumento di tumori del polmone nella popolazione femminile, sostiene i pazienti e trasmette informazioni per la prevenzione, diagnosi e terapia).
Il Presidente dell’AIOM, il prof. Carmine Pinto, nonché Direttore Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, spiega che ogni anno il tumore al polmone è la terza neoplasia più frequente dopo quella al colon retto e al seno.
Tra gli intervistati il 59% ritiene che coloro che si ammalano siano fumatori invece il professore ricorda che il 90% del totale dei decessi per tumore del polmone sia determinato dalla respirazione del fumo di sigarette di chi fuma e di chi non fuma. Infatti ricorda che il fumo passivo provoca rappresenta il fattore inquinante principale degli ambienti chiusi e provoca nel mondo oltre 600mila morti l’anno.
L’AIOM ha predisposto due opuscoli informativi che saranno distribuiti nei centri oncologici e negli ambulatori dei medici di medicina generale di tutta Italia per informare e sensibilizzare i cittadini sulla pericolosità del fumo passivo e attivo. Gli opuscoli orienteranno anche pazienti e familiari ad affrontare la malattia con dei consigli.
Il professore annuncia che a Ottobre partirà un tour di sensibilizzazione in otto regioni d’Italia durante il quale interverranno oncologi e rappresentanti delle Istituzioni sanitarie.
Il prof. Francesco Cognetti, presidente di “Insieme contro il Cancro” sottolinea la necessità di estendere i divieti di fumare anche in tutti gli ambienti chiusi e quelli solitamente affollati come le automobili, le spiagge, gli stadi e i parchi. Luoghi che diventano come delle camere a gas pericolosissime soprattutto per donne gravide, bambini e anziani.
Cognetti prosegue evidenziando altri dati statistici grazie ai quali si evidenzia che la ricerca sta facendo passi avanti e sta consentendo la somministrazione di terapie più efficaci che hanno aumentato di alcuni punti percentuali il numero di persone che hanno superato la soglia dei 5 anni senza subire ricadute.