Ancora una tragedia per un'aggressione di un cane. La colpa non è degli animali ma dei padroni

LECCE - Il più classico attimo di distrazione che si trasforma in tragedia. L'ennesima di una serie infinita e mai in decrescita dovuta all'aggressione del fido di casa. Questa volta ad essere dilaniata sino alla morte una bimba di appena tre anni. Ad azzannarla proprio il cane di famiglia Bobby, un pastore tedesco di nove anni, che improvvisamente si è avventato contro la piccola con ferocia mordendola al collo, in testa e sulle braccia.Teatro della tragedia della serata dell'altro ieri, una villa di Fiano Romano.

Non si tratta, però di un caso isolato: secondo statistiche fondate ogni due ore i Pronto Soccorso degli Ospedali italiani devono assistere un caso di lesioni da morso di cane, perché molti proprietari non osservano le giuste accortezze per i propri animali, né vi è sempre adeguata vigilanza e controllo per i cani randagi che non di rado formano dei veri e propri branchi che gironzolano nei centri urbani e nelle periferie a ridosso delle città.Nei primi 210 giorni del 2014 risultano essere stati trattate un totale di 2.268 persone ferite da morso di cane che coinvolgono lesioni gravi e almeno un morto cui si aggiunge la piccola di Fiano Romano.

Non risultano sufficienti, quindi, le ordinanze del ministero della Salute che dispongono le regole per i proprietari di cani. Non l’obbligo del guinzaglio in città che può essere lungo al massimo un metro e mezzo o l’eventualità della museruola o l'aver detto basta ai cani aggressivi tipo pitbull ai delinquenti abituali e ai pregiudicati.E' evidente, quindi, che al di là dei regolamenti vigenti, per Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, si tratta principalmente di utilizzare buon senso e accortezze quando si hanno animali domestici in casa e gli stessi sono a contatto con i bambini per evitare il ripetersi di tragedie come quella del 24 settembre scorso perchè le reazione dei cani, purtroppo, sono difficilmente prevedibili.

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