di Nicola Zuccaro - Il 9 settembre 1943, all'indomani del proclama di Badoglio che decretava la firma dell'armistizio
(firmato cinque giorni, il 3 settembre in una tenda da campo, presso la località siciliana di Cassibile) con le forze armate anglo-americane, Bari fu invasa dai militari della Wermacht.
Coloro che, fino a qualche giorno prima erano gli alleati dell'Esercito Italiano, vollero impadronirsi, senza alcuna esitazione, del Porto di Bari e di altre infrastrutture presenti in città . I vertici militari operanti nel capoluogo pugliese, come quelli presenti sul resto della penisola, erano allo sbando; privi di una guida capace, di impartire delle disposizioni.
Bari segnò, per l'audacia del Gen.Nicola Bellomo, la differenza. Reduce dalla Prima Guerra Mondiale, Bellomo riusci in brevissimo tempo, a raggruppare militari e civili per difendere la città dall'invasore tedesco.
In quella giornata di combattimenti a ritagliarsi un ruolo fu anche Michele Romito. Giovane abitante in Bari Vecchia, Romito fu protagonista del lancio di un ordigno verso un blindato tedesco, diretto presso la Basilica di San Nicola. Quel gesto, oltre alle contestuali trattative fra Bellomo e gli ufficiali tedeschi, contribuì a chiudere, senza ulteriore spargimento quella drammatica giornata.
Essa sarà ricordata per il suo 71mo Anniversario, martedì 9 settembre 14, con la deposizione di tre corone. La prima alle 9.30 presso il Palazzo della Vecchia Dogana, presso il Porto. La seconda alle 10.00 su una pietra d'inciampo in Via Venezia (Muraglia) e la terza alle 10.30 in Via Forese presso il monumento che ricorda il contributo del 51mo Battaglione A.U.C. Bersaglieri.
Esso accompagnò fuori dalla città , nella serata di giovedì 9 settembre 1943, le truppe tedesche presso lo scalo ferroviario di Parco Nord. Alla luce di questi episodi, Bari risultò essere, per le cronache di guerra, la prima città ad essere liberata, senza l'ausilio degli anglo-americani. Costoro giunsero a Bari l'11 settembre del 1943.
Coloro che, fino a qualche giorno prima erano gli alleati dell'Esercito Italiano, vollero impadronirsi, senza alcuna esitazione, del Porto di Bari e di altre infrastrutture presenti in città . I vertici militari operanti nel capoluogo pugliese, come quelli presenti sul resto della penisola, erano allo sbando; privi di una guida capace, di impartire delle disposizioni.
Bari segnò, per l'audacia del Gen.Nicola Bellomo, la differenza. Reduce dalla Prima Guerra Mondiale, Bellomo riusci in brevissimo tempo, a raggruppare militari e civili per difendere la città dall'invasore tedesco.
In quella giornata di combattimenti a ritagliarsi un ruolo fu anche Michele Romito. Giovane abitante in Bari Vecchia, Romito fu protagonista del lancio di un ordigno verso un blindato tedesco, diretto presso la Basilica di San Nicola. Quel gesto, oltre alle contestuali trattative fra Bellomo e gli ufficiali tedeschi, contribuì a chiudere, senza ulteriore spargimento quella drammatica giornata.
Essa sarà ricordata per il suo 71mo Anniversario, martedì 9 settembre 14, con la deposizione di tre corone. La prima alle 9.30 presso il Palazzo della Vecchia Dogana, presso il Porto. La seconda alle 10.00 su una pietra d'inciampo in Via Venezia (Muraglia) e la terza alle 10.30 in Via Forese presso il monumento che ricorda il contributo del 51mo Battaglione A.U.C. Bersaglieri.
Esso accompagnò fuori dalla città , nella serata di giovedì 9 settembre 1943, le truppe tedesche presso lo scalo ferroviario di Parco Nord. Alla luce di questi episodi, Bari risultò essere, per le cronache di guerra, la prima città ad essere liberata, senza l'ausilio degli anglo-americani. Costoro giunsero a Bari l'11 settembre del 1943.