FIORENTINA VOTO 6: i viola, protagonisti di un fantastico mercato la scorsa stagione, racimolano la sufficienza solo grazie alle ultime ore di mercato con l’arrivo di Richards dal City e di Kurtic dal Sassuolo. Il centrocampista sloveno, però, non è nemmeno l’ombra di Pizarro di cui andrà probabilmente a fare il vice. Purtroppo alcune criticità non sono state osservate, su tutte, i continui problemi fisici di Giuseppe Rossi. Un attaccante che potesse rimpiazzarlo non sarebbe stato male e il solo Marin non può certo bastare. Per il resto, apprezzabile la linea giovane, con i rientri di Bernardeschi, Babacar e Brillante, e soprattutto la permanenza di Cuadrado, uno dei pochissimi top players rimasti in serie A.
Obiettivo stagionale: conquistare l’Europa. La Champions League sempre molto difficile ma un tentativo va fatto per forza. L’El obiettivo comunque più ragionevole.
INTER VOTO 7: la squadra nerazzurra non aveva bisogno di innumerevoli rincalzi, potendo contare, ad esempio, su centrocampisti di sicura affidabilità come Hernanes e Kovacic o di attaccanti di primo livello come Palacio e il bomber Icardi. Tuttavia il biscione si è mosso abilmente strappando Dodò alla Roma, arraffandosi l’ottimo Vidic a parametro zero, e rimpolpando il centrocampo con la grinta di M’Vilà e del cileno Medel. Avrebbe senza dubbio meritato mezzo voto in più con l’arrivo di un altro attaccante (acquistato il solo Osvaldo): tre centravanti sono pochini nonostante il modulo di Mazzarri ne richieda spesso uno soltanto, col trequartista alle sue spalle. Il problema è che c’è da vincere una certa Europa League e i rincalzi non sono sicuramente all’altezza dell’undici titolare. Davvero un peccato non aver riscattato Rolando, autore di una stagione convincente lo scorso campionato.
Obiettivo stagionale: ritornare in Champions League. Le squadre di Mazzarri il secondo anno rendono meglio rispetto a quello precedente. Se l’accesso all’Europa League sembra estremamente alla portata, uno sforzo in più per ritornare nell’Europa che conta è d’obbligo.
JUVENTUS VOTO 7.5: è vero, forse è un po’ esagerato, ma la vecchia signora, diciamocela tutta, non era per nulla perfettibile mentre adesso ha una panchina notevolmente migliorata rispetto a quella della scorsa stagione. Evra sicuramente garantisce più qualità rispetto a Peluso (ceduto al Sassuolo), così come Romulo rispetto a Isla o il grande acquisto Morata rispetto a Vucinic o Quagliarella. Per non parlare del colpo gratuito Comam, giovane 18enne con tutte i crismi di un fenomeno alla Pogba. Marotta si dimostra ancora una volta un eccellente dirigente. Indubbiamente un difensore in più, in previsione delle fragili condizioni di Barzagli, sarebbe stato opportuno ma tutto sommato va bene così.
Obiettivo stagionale: vincere il quarto scudetto di fila. Magari non sarà facilissimo ripetere la scorsa stagione, col record di 102 punti, ma vincere il campionato per l’ennesima volta non è cosa fatta ma quasi. Per la Champions, invece, il gap con le top team europee è stato limato limitatamente. Allegri è un fantastico allenatore che saprà dire la sua anche nella massima competizione europea.
LAZIO VOTO 7: è stata una delle regine di questo mercato, in barba alle inspiegabili critiche rivolte dalla tifoseria al presidente Lotito. Rivoluzionata del tutto la retroguardia con i pregevoli innesti di Basta, De Vrij, uno dei protagonisti dello scorso Mondiale, e Gentiletti. Eccellente l’arrivo di Parolo (otto gol per lui nello scorso campionato). Da non sottovalutare l’acquisto di Djordjevic, cannoniere serbo, che troverà sicuramente moltissimo spazio in virtù delle precarie condizioni fisiche del titolare Miroslav Klose.
Stesso discorso di Cuadrado per la Fiorentina: la mancata cessione di Candreva è stata sicuramente la più saggia delle decisioni.
Obiettivo stagionale: raggiungere il quinto o il sesto posto, sperando nella qualificazione all’Europa League.
MILAN VOTO 6.5: squadra del tutto modificata, come sempre senza risorse economiche (quanto dev’essere dura ogni anno per Adriano Galliani!). Gli arrivi sono stati tantissimi, come non succedeva da anni. Ma sono davvero acquisti di spessore? Diego Lopez lo è senza dubbio. Il portiere spagnolo è uno dei migliori numero uno di tutto il campionato. Tuttavia, l’ex Real Madrid ha 33 anni e un contratto di quattro stagioni ricorda non poco gli errori di gestione aziendali del passato. E’ stato finalmente ceduto Balotelli, la vera palla al piede dei rossoneri, così come ci si è liberati della zavorra in eccesso (Kakà , Robinho, Constant). Purtroppo per tutti i tifosi del diavolo, il suo sostituto si chiama Fernando Torres e non Jackson Martinez o Mario Mandzukic. L’ex attaccante di Liverpool e Chelsea ha ben sei anni in più di SuperMario e il fatto che sia arrivato a costo zero certamente non è un valido deterrente, anzi, un’ulteriore preoccupazione per i supporters dei sette volte campioni d’Europa. Il vero fiore all’occhiello è l’acquisto last minute di Giacomo “Jack” Bonaventura, giovane italiano di straordinario valore che va finalmente a impreziosire un centrocampo tutto muscoli e poco fluoro. Mezzo punto in meno per la cessione clamorosa di Cristante al Benfica: un passo falso che ha fatto innervosire molti tifosi, errore a dir poco sesquipedale.
Obiettivo stagionale: tornare in Europa a tutti i costi. Il Milan viene da un’ottava posizione e sicuramente non sarà facile. L’Europa League, però, considerando l’assenza di coppe e il solo impegno in campionato, dovrà essere un’ossessione per i giocatori rossoneri.
NAPOLI VOTO 5: del tutto inspiegabile questa campagna di rafforzamento. Anzi, qui di rafforzamento non c’è davvero nulla. Il solito problema terzini non è stato per nulla risolto; non è stato riscattato Reina, validissimo portiere, e si è puntato tutto sul giovane Rafael le cui prime uscite lasciano a desiderare. In attacco Michu è diventato all’improvviso il vice Higuain e solo a scriverlo si accappona la pelle. La società di De Laurentiis, inoltre, sa perfettamente quello che lascia ma non quello che trova. Due dei migliori centrocampisti della serie A, Beherami e Dzemaili, lasciano il campionato italiano per accasarsi all’estero, il primo in Germania dove giocherà per l’Amburgo, il secondo in Turchia alla corte di Prandelli nel Galatasaray. Siamo così convinti che De Guzman e Diego Lopez siano migliori dei due svizzeri? Ai posteri l’ardua sentenza.
Obiettivo stagionale: sarebbe stato bello scrivere “andare più avanti possibile in Champions” ma il disastroso preliminare contro il Bilbao ha infranto ogni iridato sogno possibile. Il vero obiettivo è rimanere nelle prime tre posizioni di classifica. Per lo scudetto non è ancora arrivato il momento giusto.
ROMA VOTO 7.5: sarebbe stato 8.5 con la permanenza di Benatia ma la Roma, il vizietto delle crude cessioni non se lo vuole proprio levare. Il greco Manolas prende il posto del marocchino con la speranza che non lo faccia rimpiangere. Restyling assoluto in difesa: arrivano Holebas, Emanuelson, Ashley Cole, Yanga-Mbiwa e Astori. Parte Dodò, forse il migliore tra gli esterni, considerando la giovane età .
I giallorossi mettono a segno, però, l’acquisto dell’anno (assieme a Morata della Juventus), riuscendo ad ottenere le prestazioni sportive di Juan Manuel Iturbe, oggetto dei desideri, a inizio mercato, dello squattrinato Milan e della Juve, allora ancora guidata da Antonio Conte. Trenta milioni, sommandovi pure i relativi bonus, sono troppi per un attaccante che ha giocato solamente una stagione, tra l’altro a prestazioni intermittenti, ciononostante, il giovane esterno ex Porto e Verona ha ampi margini di miglioramento e nel tridente spregiudicato di mister Garcia potrebbe sfavillare non poco.
Alla vecchia guardia composta da Cole e Keita, si alternano acquisti di prospettiva quali Sanabria, Ucan e Paredes.
Obiettivo stagionale: vincere lo scudetto. In Champions il girone quasi impossibile legittimerebbe un’uscita prematura ma in campionato il tricolore è il giusto anelito. Certo, con l’armata Juve tra le scatole il discorso è terribilmente complicato ma con lo spirito giusto potrebbe avverarsi il desiderio più grande.
Obiettivo stagionale: conquistare l’Europa. La Champions League sempre molto difficile ma un tentativo va fatto per forza. L’El obiettivo comunque più ragionevole.
INTER VOTO 7: la squadra nerazzurra non aveva bisogno di innumerevoli rincalzi, potendo contare, ad esempio, su centrocampisti di sicura affidabilità come Hernanes e Kovacic o di attaccanti di primo livello come Palacio e il bomber Icardi. Tuttavia il biscione si è mosso abilmente strappando Dodò alla Roma, arraffandosi l’ottimo Vidic a parametro zero, e rimpolpando il centrocampo con la grinta di M’Vilà e del cileno Medel. Avrebbe senza dubbio meritato mezzo voto in più con l’arrivo di un altro attaccante (acquistato il solo Osvaldo): tre centravanti sono pochini nonostante il modulo di Mazzarri ne richieda spesso uno soltanto, col trequartista alle sue spalle. Il problema è che c’è da vincere una certa Europa League e i rincalzi non sono sicuramente all’altezza dell’undici titolare. Davvero un peccato non aver riscattato Rolando, autore di una stagione convincente lo scorso campionato.
Obiettivo stagionale: ritornare in Champions League. Le squadre di Mazzarri il secondo anno rendono meglio rispetto a quello precedente. Se l’accesso all’Europa League sembra estremamente alla portata, uno sforzo in più per ritornare nell’Europa che conta è d’obbligo.
JUVENTUS VOTO 7.5: è vero, forse è un po’ esagerato, ma la vecchia signora, diciamocela tutta, non era per nulla perfettibile mentre adesso ha una panchina notevolmente migliorata rispetto a quella della scorsa stagione. Evra sicuramente garantisce più qualità rispetto a Peluso (ceduto al Sassuolo), così come Romulo rispetto a Isla o il grande acquisto Morata rispetto a Vucinic o Quagliarella. Per non parlare del colpo gratuito Comam, giovane 18enne con tutte i crismi di un fenomeno alla Pogba. Marotta si dimostra ancora una volta un eccellente dirigente. Indubbiamente un difensore in più, in previsione delle fragili condizioni di Barzagli, sarebbe stato opportuno ma tutto sommato va bene così.
Obiettivo stagionale: vincere il quarto scudetto di fila. Magari non sarà facilissimo ripetere la scorsa stagione, col record di 102 punti, ma vincere il campionato per l’ennesima volta non è cosa fatta ma quasi. Per la Champions, invece, il gap con le top team europee è stato limato limitatamente. Allegri è un fantastico allenatore che saprà dire la sua anche nella massima competizione europea.
LAZIO VOTO 7: è stata una delle regine di questo mercato, in barba alle inspiegabili critiche rivolte dalla tifoseria al presidente Lotito. Rivoluzionata del tutto la retroguardia con i pregevoli innesti di Basta, De Vrij, uno dei protagonisti dello scorso Mondiale, e Gentiletti. Eccellente l’arrivo di Parolo (otto gol per lui nello scorso campionato). Da non sottovalutare l’acquisto di Djordjevic, cannoniere serbo, che troverà sicuramente moltissimo spazio in virtù delle precarie condizioni fisiche del titolare Miroslav Klose.
Stesso discorso di Cuadrado per la Fiorentina: la mancata cessione di Candreva è stata sicuramente la più saggia delle decisioni.
Obiettivo stagionale: raggiungere il quinto o il sesto posto, sperando nella qualificazione all’Europa League.
MILAN VOTO 6.5: squadra del tutto modificata, come sempre senza risorse economiche (quanto dev’essere dura ogni anno per Adriano Galliani!). Gli arrivi sono stati tantissimi, come non succedeva da anni. Ma sono davvero acquisti di spessore? Diego Lopez lo è senza dubbio. Il portiere spagnolo è uno dei migliori numero uno di tutto il campionato. Tuttavia, l’ex Real Madrid ha 33 anni e un contratto di quattro stagioni ricorda non poco gli errori di gestione aziendali del passato. E’ stato finalmente ceduto Balotelli, la vera palla al piede dei rossoneri, così come ci si è liberati della zavorra in eccesso (Kakà , Robinho, Constant). Purtroppo per tutti i tifosi del diavolo, il suo sostituto si chiama Fernando Torres e non Jackson Martinez o Mario Mandzukic. L’ex attaccante di Liverpool e Chelsea ha ben sei anni in più di SuperMario e il fatto che sia arrivato a costo zero certamente non è un valido deterrente, anzi, un’ulteriore preoccupazione per i supporters dei sette volte campioni d’Europa. Il vero fiore all’occhiello è l’acquisto last minute di Giacomo “Jack” Bonaventura, giovane italiano di straordinario valore che va finalmente a impreziosire un centrocampo tutto muscoli e poco fluoro. Mezzo punto in meno per la cessione clamorosa di Cristante al Benfica: un passo falso che ha fatto innervosire molti tifosi, errore a dir poco sesquipedale.
Obiettivo stagionale: tornare in Europa a tutti i costi. Il Milan viene da un’ottava posizione e sicuramente non sarà facile. L’Europa League, però, considerando l’assenza di coppe e il solo impegno in campionato, dovrà essere un’ossessione per i giocatori rossoneri.
NAPOLI VOTO 5: del tutto inspiegabile questa campagna di rafforzamento. Anzi, qui di rafforzamento non c’è davvero nulla. Il solito problema terzini non è stato per nulla risolto; non è stato riscattato Reina, validissimo portiere, e si è puntato tutto sul giovane Rafael le cui prime uscite lasciano a desiderare. In attacco Michu è diventato all’improvviso il vice Higuain e solo a scriverlo si accappona la pelle. La società di De Laurentiis, inoltre, sa perfettamente quello che lascia ma non quello che trova. Due dei migliori centrocampisti della serie A, Beherami e Dzemaili, lasciano il campionato italiano per accasarsi all’estero, il primo in Germania dove giocherà per l’Amburgo, il secondo in Turchia alla corte di Prandelli nel Galatasaray. Siamo così convinti che De Guzman e Diego Lopez siano migliori dei due svizzeri? Ai posteri l’ardua sentenza.
Obiettivo stagionale: sarebbe stato bello scrivere “andare più avanti possibile in Champions” ma il disastroso preliminare contro il Bilbao ha infranto ogni iridato sogno possibile. Il vero obiettivo è rimanere nelle prime tre posizioni di classifica. Per lo scudetto non è ancora arrivato il momento giusto.
ROMA VOTO 7.5: sarebbe stato 8.5 con la permanenza di Benatia ma la Roma, il vizietto delle crude cessioni non se lo vuole proprio levare. Il greco Manolas prende il posto del marocchino con la speranza che non lo faccia rimpiangere. Restyling assoluto in difesa: arrivano Holebas, Emanuelson, Ashley Cole, Yanga-Mbiwa e Astori. Parte Dodò, forse il migliore tra gli esterni, considerando la giovane età .
I giallorossi mettono a segno, però, l’acquisto dell’anno (assieme a Morata della Juventus), riuscendo ad ottenere le prestazioni sportive di Juan Manuel Iturbe, oggetto dei desideri, a inizio mercato, dello squattrinato Milan e della Juve, allora ancora guidata da Antonio Conte. Trenta milioni, sommandovi pure i relativi bonus, sono troppi per un attaccante che ha giocato solamente una stagione, tra l’altro a prestazioni intermittenti, ciononostante, il giovane esterno ex Porto e Verona ha ampi margini di miglioramento e nel tridente spregiudicato di mister Garcia potrebbe sfavillare non poco.
Alla vecchia guardia composta da Cole e Keita, si alternano acquisti di prospettiva quali Sanabria, Ucan e Paredes.
Obiettivo stagionale: vincere lo scudetto. In Champions il girone quasi impossibile legittimerebbe un’uscita prematura ma in campionato il tricolore è il giusto anelito. Certo, con l’armata Juve tra le scatole il discorso è terribilmente complicato ma con lo spirito giusto potrebbe avverarsi il desiderio più grande.
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