di Francesco Greco. PRESICCE (Le) - Il potere della mente è del 30%, del corpo del 70%. Quando la mente lotta direttamente contro il corpo, risulta sempre perdente: il corpo è più forte. Se la mente decide di scalare una montagna e il corpo si rifiuta, la montagna non sarà scalata e l’individuo entrerà in tensione. La mente deve arrendersi alle esigenze corporee perché prioritarie, più importanti, più forti. Il corpo ha i suoi tempi, i ritmi e la mente li deve rispettare. Spesso si nega al corpo il dovuto riposo e lo si costringe a ritmi stressanti. Ciò equivale a una dichiarazione di guerra dall’esito scontato.
Le tecniche di rilassamento agiscono come mediatori di pace fra le parti in conflitto. Infatti, quando i muscoli si distendono, il sistema ipotalamico-ipofisario autorizza i capillari a distrarsi, il sangue a pervadere le fibre muscolari, a nutrire le cellule, a portare via i prodotti della “combustione” cellulare. Queste operazioni portano armonia nell’individuo. I rispettivi ritmi della mente e del corpo si allineano e si unificano, creando una circolazione sintonica delle energie, fonte di benessere, che faceva esclamare agli antichi: “Mens sana in corpore sano”.
Gli esercizi più utili per acquistare la coscienza del proprio corpo e un graduale dominio su di esso sono le tecniche di rilassamento, tra le quali rientra il Training Autogeno. In autunno (dal 26-9) partiranno in Salento corsi di T. A. tenuti dalla dottoressa Anna Colavita, Psicologa, Psicoterapeuta e Analista Transazionale. Info: e-mail: annacolavita@virgilio.it.
Domanda: Cos’è il Training Autogeno?
Risposta: E’ una tecnica di autodistensione, ideata tra il 1908 e il 1912 da Schultz, neurologo e psichiatra. Il presupposto fondamentale che sta alla base del T.A. nasce da un’osservazione del suo autore. Schultz aveva notato che tutti i pazienti sottoposti a ipnosi, una volta usciti dalla trance, riferivano d’aver provato una benefica deconnessione dall’ambiente. In questo stato di distacco dal mondo esterno, riferivano inoltre di aver provato due precise percezioni fisiologiche: pesantezza e calore. Schultz intuì che tali sensazioni - che hanno una spiegazione fisiologica nella decontrazione muscolare (pesantezza) e nella vasodilatazione dei vasi periferici (calore) - possono essere provate al di fuori dello stato ipnotico in seguito a un allenamento sistematico. Queste stesse sensazioni, poi, quando ben padroneggiate, portano al distacco dall’ambiente, che è il punto di partenza della trance. Si capovolge, dunque, un processo per perseguire fini terapeutici analoghi. Con l’ipnosi si parte dall’induzione della trance per arrivare a sensazioni psicofisiche, mentre con il TA ci si allena a vivere tali sensazioni per arrivare a uno stato mentale simile alla trance, lo stato autogeno, appunto.
D. Può essere inteso come fitness per la mente?
R. La risposta è si, specie se pensiamo al fitness come a una forma di allenamento che indirizza la persona a migliorare il proprio stato di salute: anche la mente si può allenare alla salute e al benessere.
D. Ma in che consiste, praticamente, il T.A.?
R. Il T. A. di base è composto da sei esercizi, due fondamentali (calore e pesantezza) e quattro complementari (cuore, respiro, plesso solare, fronte fresca), eseguiti sempre dopo l’esercizio propedeutico della calma, cioè dopo aver predisposto il nostro corpo e la nostra mente alla tranquillità.
D. Quali i benefici di questi esercizi?
R. Con “l’esercizio della calma” si mettono da parte preoccupazione e pensieri. Tale esercizio risulta molto utile per imparare a controllare stati di ansia generalizzata o di confusione e panico, poiché consente di accrescere la capacità di convogliare all’interno quelle energie mentali che tendono a disperdersi verso l’esterno, guidate da forze centripete che catturano l’attenzione su elementi che alimentano vissuti e pensieri negativi.
L’“esercizio della pesantezza” rappresenta un utile strumento per ottenere uno stato generale di rilassamento muscolare e consente di prendere consapevolezza di tensioni muscolari inconsapevoli e di vissuti psicologici che tendono a crearle e quindi a generare delle problematiche psicosomatiche quali dolori, crampi. Esso, pertanto, risulta estremamente utile per affrontare problematiche del dolore, cefalee muscolo-tensive, disturbi da stress, vertigini derivanti da tensioni accumulate sul collo o per combattere l’insonnia.
L’“esercizio del calore” consente di ottenere dei cambiamenti a livello della circolazione nei vari distretti muscolari, approfondendo lo stato di rilassamento che è possibile ottenere attraverso il precedente esercizio, poiché accresce il rilassamento e anche la mobilità muscolare. Questo esercizio è utile per coloro che soffrono di disturbi legati alla cattiva circolazione e può essere un valido strumento di riscaldamento mentale dei muscoli che devono essere impegnati in uno sforzo fisico.
Attraverso l’“esercizio del cuore” ci si mette in contatto con il proprio ritmo interiore di vita e con la parte che simbolicamente è designata come “il centro delle emozioni”.
E’ un esercizio non sempre facile da eseguire e strettamente importante per favorire il contatto e la graduale accettazione sia della propria vita affettiva-emotiva, sia della natura umana. I risultati che possono essere ottenuti praticandolo correttamente hanno importanti ricadute positive nell’alleviare le somatizzazioni che riguardano problematiche circolatorie centrali, come la tachicardia, che nascono da situazioni ansiogene e che sono una delle componenti fondamentali del cosiddetto Disturbo da Attacchi di Panico.
Con l’“esercizio del respiro” si impara a lasciare che la funzione respiratoria non venga influenzata da aspetti psicologici che tendono a modificarla alterandola. Anche questo esercizio è molto utile in caso di problemi somatici legati all’ansia, poiché questi ultimi tendono sempre a manifestarsi con una ricaduta sul ritmo respiratorio che in genere viene accelerato, producendo scarsa ossigenazione e sintomi conseguenti come capogiri o sensazione di svenire.
L’“esercizio del plesso solare” è un esercizio che coinvolge molti organi interni quali intestino, fegato, pancreas, milza, rene e surrene, che convogliano tutti verso lo stesso ganglio nervoso che media il loro funzionamento. Eseguito con una mano sul ventre fino alla parte finale dello sterno per aumentare il contatto e la consapevolezza della zona su cui si lavora. Questo esercizio consente sia di lavorare per favorire un migliore funzionamento degli organi vitali coinvolti, che per ridurre le tensioni di natura psicologica che spesso sono alla base di gastriti e problemi digestivi.
Inoltre, esso aumenta il contatto con le sensazioni fisiche che si associano ai vissuti psicologici di accettazione o rifiuto di certe situazioni, soprattutto se relative a questioni non sempre completamente consapevoli.
Infine, l'“esercizio della fronte fresca”, che completa efficacemente un rilassamento generalizzato, consente di lavorare sia sulle problematiche somatiche connesse alla cattiva circolazione cerebrale, poiché agevola una vasocostrizione e quindi un controllato afflusso del sangue al cervello, sia su quelle problematiche psicologiche che sono avvertite e vissute come “calore e sovraccarico della mente”. La “mente fresca”, infatti, è simbolo di lucidità e di una capacità di vivere le emozioni e le decisioni con un giusto distacco emotivo che è possibile imparare a sperimentare a livello psicologico e fisico grazie all’apprendimento di tale esercizio.
D. Per chi è indicato il T.A.?
R. Per tutti coloro che vivono un momento di vita caratterizzato da ansia, stress o tensione, per chi svolge un lavoro molto stressante o chi deve confrontarsi con ritmi di vita molto accelerati. Infatti ormai è risaputo che lo stress sia una seria minaccia per la salute e per il benessere e come queste situazioni di tensione, agitazione e ansia, se protratte nel tempo e mal gestite, possano generare problemi molto seri al nostro organismo. Alla lunga infatti una situazione protratta di stress può portare a una serie di effetti nocivi come, solo per citarne alcuni: ansia, mal di testa, calo del desiderio sessuale, problemi dell'apparato gastrointestinale. Questa semplice ma efficace tecnica non solo può essere utile per prevenire tutta questa serie di sintomi ma soprattutto per gestire e attenuare disturbi già esistenti quali insonnia, emicrania, disturbi d'ansia e attacchi di panico e in quelle patologie che rientrano nella classificazione dei disturbi psicosomatici.
(Altre news: la dottoressa Colavita terrà i corsi presso la palestra “Dream Dance” di Presicce, Lecce, t. 389 21 39 246. Da venerdì 26 settembre dalle 17.00 alle 18.00 e per tutti i venerdì che seguono. C’è la possibilità di usufruire di una lezione gratuita. La partecipazione al corso è settimanale e si terrà il venerdì alle ore 18.00; ogni incontro durerà un’ora, di cui una parte dedicata all’allenamento e alla condivisione dei vissuti esperiti durante l’esercizio. Fino a dicembre 2014, per chi si iscrive, c’è uno sconto del 50%, per cui la quota di iscrizione è di 20 € mensili. Ai partecipanti si chiede di munirsi di un tappetino necessario per lo svolgimento degli esercizi).
Le tecniche di rilassamento agiscono come mediatori di pace fra le parti in conflitto. Infatti, quando i muscoli si distendono, il sistema ipotalamico-ipofisario autorizza i capillari a distrarsi, il sangue a pervadere le fibre muscolari, a nutrire le cellule, a portare via i prodotti della “combustione” cellulare. Queste operazioni portano armonia nell’individuo. I rispettivi ritmi della mente e del corpo si allineano e si unificano, creando una circolazione sintonica delle energie, fonte di benessere, che faceva esclamare agli antichi: “Mens sana in corpore sano”.
Gli esercizi più utili per acquistare la coscienza del proprio corpo e un graduale dominio su di esso sono le tecniche di rilassamento, tra le quali rientra il Training Autogeno. In autunno (dal 26-9) partiranno in Salento corsi di T. A. tenuti dalla dottoressa Anna Colavita, Psicologa, Psicoterapeuta e Analista Transazionale. Info: e-mail: annacolavita@virgilio.it.
Domanda: Cos’è il Training Autogeno?
Risposta: E’ una tecnica di autodistensione, ideata tra il 1908 e il 1912 da Schultz, neurologo e psichiatra. Il presupposto fondamentale che sta alla base del T.A. nasce da un’osservazione del suo autore. Schultz aveva notato che tutti i pazienti sottoposti a ipnosi, una volta usciti dalla trance, riferivano d’aver provato una benefica deconnessione dall’ambiente. In questo stato di distacco dal mondo esterno, riferivano inoltre di aver provato due precise percezioni fisiologiche: pesantezza e calore. Schultz intuì che tali sensazioni - che hanno una spiegazione fisiologica nella decontrazione muscolare (pesantezza) e nella vasodilatazione dei vasi periferici (calore) - possono essere provate al di fuori dello stato ipnotico in seguito a un allenamento sistematico. Queste stesse sensazioni, poi, quando ben padroneggiate, portano al distacco dall’ambiente, che è il punto di partenza della trance. Si capovolge, dunque, un processo per perseguire fini terapeutici analoghi. Con l’ipnosi si parte dall’induzione della trance per arrivare a sensazioni psicofisiche, mentre con il TA ci si allena a vivere tali sensazioni per arrivare a uno stato mentale simile alla trance, lo stato autogeno, appunto.
D. Può essere inteso come fitness per la mente?
R. La risposta è si, specie se pensiamo al fitness come a una forma di allenamento che indirizza la persona a migliorare il proprio stato di salute: anche la mente si può allenare alla salute e al benessere.
D. Ma in che consiste, praticamente, il T.A.?
R. Il T. A. di base è composto da sei esercizi, due fondamentali (calore e pesantezza) e quattro complementari (cuore, respiro, plesso solare, fronte fresca), eseguiti sempre dopo l’esercizio propedeutico della calma, cioè dopo aver predisposto il nostro corpo e la nostra mente alla tranquillità.
D. Quali i benefici di questi esercizi?
R. Con “l’esercizio della calma” si mettono da parte preoccupazione e pensieri. Tale esercizio risulta molto utile per imparare a controllare stati di ansia generalizzata o di confusione e panico, poiché consente di accrescere la capacità di convogliare all’interno quelle energie mentali che tendono a disperdersi verso l’esterno, guidate da forze centripete che catturano l’attenzione su elementi che alimentano vissuti e pensieri negativi.
L’“esercizio della pesantezza” rappresenta un utile strumento per ottenere uno stato generale di rilassamento muscolare e consente di prendere consapevolezza di tensioni muscolari inconsapevoli e di vissuti psicologici che tendono a crearle e quindi a generare delle problematiche psicosomatiche quali dolori, crampi. Esso, pertanto, risulta estremamente utile per affrontare problematiche del dolore, cefalee muscolo-tensive, disturbi da stress, vertigini derivanti da tensioni accumulate sul collo o per combattere l’insonnia.
L’“esercizio del calore” consente di ottenere dei cambiamenti a livello della circolazione nei vari distretti muscolari, approfondendo lo stato di rilassamento che è possibile ottenere attraverso il precedente esercizio, poiché accresce il rilassamento e anche la mobilità muscolare. Questo esercizio è utile per coloro che soffrono di disturbi legati alla cattiva circolazione e può essere un valido strumento di riscaldamento mentale dei muscoli che devono essere impegnati in uno sforzo fisico.
Attraverso l’“esercizio del cuore” ci si mette in contatto con il proprio ritmo interiore di vita e con la parte che simbolicamente è designata come “il centro delle emozioni”.
E’ un esercizio non sempre facile da eseguire e strettamente importante per favorire il contatto e la graduale accettazione sia della propria vita affettiva-emotiva, sia della natura umana. I risultati che possono essere ottenuti praticandolo correttamente hanno importanti ricadute positive nell’alleviare le somatizzazioni che riguardano problematiche circolatorie centrali, come la tachicardia, che nascono da situazioni ansiogene e che sono una delle componenti fondamentali del cosiddetto Disturbo da Attacchi di Panico.
Con l’“esercizio del respiro” si impara a lasciare che la funzione respiratoria non venga influenzata da aspetti psicologici che tendono a modificarla alterandola. Anche questo esercizio è molto utile in caso di problemi somatici legati all’ansia, poiché questi ultimi tendono sempre a manifestarsi con una ricaduta sul ritmo respiratorio che in genere viene accelerato, producendo scarsa ossigenazione e sintomi conseguenti come capogiri o sensazione di svenire.
L’“esercizio del plesso solare” è un esercizio che coinvolge molti organi interni quali intestino, fegato, pancreas, milza, rene e surrene, che convogliano tutti verso lo stesso ganglio nervoso che media il loro funzionamento. Eseguito con una mano sul ventre fino alla parte finale dello sterno per aumentare il contatto e la consapevolezza della zona su cui si lavora. Questo esercizio consente sia di lavorare per favorire un migliore funzionamento degli organi vitali coinvolti, che per ridurre le tensioni di natura psicologica che spesso sono alla base di gastriti e problemi digestivi.
Inoltre, esso aumenta il contatto con le sensazioni fisiche che si associano ai vissuti psicologici di accettazione o rifiuto di certe situazioni, soprattutto se relative a questioni non sempre completamente consapevoli.
Infine, l'“esercizio della fronte fresca”, che completa efficacemente un rilassamento generalizzato, consente di lavorare sia sulle problematiche somatiche connesse alla cattiva circolazione cerebrale, poiché agevola una vasocostrizione e quindi un controllato afflusso del sangue al cervello, sia su quelle problematiche psicologiche che sono avvertite e vissute come “calore e sovraccarico della mente”. La “mente fresca”, infatti, è simbolo di lucidità e di una capacità di vivere le emozioni e le decisioni con un giusto distacco emotivo che è possibile imparare a sperimentare a livello psicologico e fisico grazie all’apprendimento di tale esercizio.
D. Per chi è indicato il T.A.?
R. Per tutti coloro che vivono un momento di vita caratterizzato da ansia, stress o tensione, per chi svolge un lavoro molto stressante o chi deve confrontarsi con ritmi di vita molto accelerati. Infatti ormai è risaputo che lo stress sia una seria minaccia per la salute e per il benessere e come queste situazioni di tensione, agitazione e ansia, se protratte nel tempo e mal gestite, possano generare problemi molto seri al nostro organismo. Alla lunga infatti una situazione protratta di stress può portare a una serie di effetti nocivi come, solo per citarne alcuni: ansia, mal di testa, calo del desiderio sessuale, problemi dell'apparato gastrointestinale. Questa semplice ma efficace tecnica non solo può essere utile per prevenire tutta questa serie di sintomi ma soprattutto per gestire e attenuare disturbi già esistenti quali insonnia, emicrania, disturbi d'ansia e attacchi di panico e in quelle patologie che rientrano nella classificazione dei disturbi psicosomatici.
(Altre news: la dottoressa Colavita terrà i corsi presso la palestra “Dream Dance” di Presicce, Lecce, t. 389 21 39 246. Da venerdì 26 settembre dalle 17.00 alle 18.00 e per tutti i venerdì che seguono. C’è la possibilità di usufruire di una lezione gratuita. La partecipazione al corso è settimanale e si terrà il venerdì alle ore 18.00; ogni incontro durerà un’ora, di cui una parte dedicata all’allenamento e alla condivisione dei vissuti esperiti durante l’esercizio. Fino a dicembre 2014, per chi si iscrive, c’è uno sconto del 50%, per cui la quota di iscrizione è di 20 € mensili. Ai partecipanti si chiede di munirsi di un tappetino necessario per lo svolgimento degli esercizi).